Pensavate mi fossi dimenticata di far leggere il maschietto di casa? Eh no. Qui, anche se la scuola è finita, la lettura prosegue. Faccio sempre più fatica a proporgli qualcosa perché tra il grest giornaliero e le uscite al parchetto con gli amici, la sera si arriva fin troppo stanchi ma ho pensato che, se gli avessi proposto un libro colorato e pieno di immagini, avrebbe affrontato la lettura con uno spirito diverso. E così è stato.

Dura la vita da duro è sicuramente un libro che può essere letto da bambini più piccoli dell’età del mio nano feroce ma è un testo che parla di bullismo, visto da entrambe le facce, e quindi perché non affrontare l’argomento in modo leggero ma costruttivo? Qui troviamo due tigri: la tigre bianca che è il bullizzato e la classica tigre che è il bullo. Entrambi vivono la loro vita come se non ci fosse un modo per viverla diversamente ma basta davvero poco per far aprire a entrambi gli occhi, da una parte per ribellarsi al sopruso parlandone con un adulto disposto ad ascoltarlo e dall’altra per smettere di prevaricare gli altri.

Imparerò a dire finalmente NO!

Al maschietto il libro è piaciuto molto. Un po’ perché ci sono molte immagini colorate, un po’ perché il buono viene contraddistinto con lo sfondo di colore verde e il cattivo con quello rosso, e un po’ perché comunque l’argomento interessa. Gli è piaciuto molto anche il fatto che il libro non si apre come un normale libro ma che si apre orizzontalmente. 

Trovo che non ci sia un’età giusta per affrontare l’argomento bullismo. Prima è, meglio è. Certo, per ogni età c’è il giusto modo di approcciare la cosa. E trovo anche che un libro di questo tipo possa aiutare un genitore a parlarne e aiutare il figlio a capire quale comportamento è giusto tenere.

Sono stupita. Che dico mai, sono meravigliata. Anzi no, sono stupefatta. Mio figlio ha finito un altro libro e in meno di una settimana!

Devo proprio lanciare un appello: “Chiunque abbia rapito il mio bambino, irrequieto e capriccioso per quanto riguarda la lettura, è pregato di tenerselo. Ripeto: chiunque abbia preso il mio bambino che faceva i capricci per fare i compiti e leggere, è pregato di tenerselo!”

Oggi vi parlo di un libro proposto dalla maestra in quanto lettura a supporto del testo storico, argomento che stanno trattando a scuola. L’ultimo gladiatore di Pompei parla di due ragazzini, Tito e Lucilla, e delle loro avventure. Avventure che ci portano a entrare nella vita quotidiana dell’epoca. Che ci fanno entrare nelle loro case, nelle scuole e per le strade di Pompei poco prima che il Vesuvio la nasconda agli occhi del mondo sotto strati di cenere.

“Per il coraggio e l’umiltà che possiedi, ti conferisco il titolo di gladiatore di Pompei. La bontà d’animo sarà la tua arma affilata e l’intelligenza il tuo scudo. Ognuno entra nel mondo con una vocazione, ti auguro di trovare la tua e lottare sempre con forza.”

Ho notato che i libri con riferimenti storici piacciono particolarmente al maschietto di casa, tanto che anche l’altro libro della collana (di cui trovate la recensione qui) era stato davvero molto apprezzato. Non so se questo è dovuto al fatto che storia sia la sua materia preferita o se gli piaccia particolarmente sapere come si viveva all’epoca, sta di fatto che questi romanzi li divora. E se a questo aggiungiamo il fatto che, proprio l’estate scorsa, l’abbiamo portato a visitare Pompei per toccare con mano quanto si apprende sui libri di storia, forse anche questo l’ha portato a leggere voracemente il libro.

Ora che a scuola sono passati al testo giallo, avrà la stessa presa di quello storico? Non mi resta altro da fare se non spulciare tra i titoli proposti e vedere se qualcosa lo attira. Prossimamente vi farò sapere com’è andata...

Io davvero non posso crederci che il piccolo nano feroce di casa abbia finito un altro libro. Chi l’avrebbe mai detto che in poco tempo ne leggesse così tanti! 
È proprio vero, quando un libro piace, lo si legge velocemente. 

Ne Il mio peggior... amico entriamo nel mondo di Dexter, un bambino che odia tutti e dentro di sé ha davvero tanta rabbia. Odia il bidello, la maestra, i suoi compagni di classe.
Dexter è colui che ha alzato le mani su Leon nel bagno della scuola perché stava facendo una cosa che avrebbe tanto voluto fare lui. Le cose cambiano quando, un giorno, Dexter decide di andare a fare un giro in bicicletta e cade. Lo aiuta la mamma di un bambino. E fatalità vuole che questa mamma sia proprio la mamma di Leon. Dexter si chiede perché tra tutti i bambini esistenti dovesse proprio litigare con Leon per poi trovarsi in questa situazione imbarazzante. Eppure questo evento dà inizio ad una nuova amicizia...

Qualche volta le storie vere hanno più di una storia dentro. 

Questo libro è stato regalato al piccoletto per il suo compleanno. Stranamente non l’ha lasciato “marcire” nella libreria e l’ha preso in mano in pochissimo tempo. E, cosa ancora più strana, gli è anche piaciuto.
Anche se ha trovato scontato che i due ragazzini finissero per fare amicizia, ha trovato bello il fatto che si siano dati una possibilità per diventare amici.
A volte basta davvero poco per cambiare idea sulle persone, per guardarle sotto un altro punto di vista e per decidere di dare loro un’altra possibilità.

 Ve l'ho detto che in questo 2021 avrei provato ad essere più costante con le letture per bambini e ragazzi, vero?

Non potete negare il fatto che ci stia provando ;) 

Non ci crederete ma, il mio piccolo nano feroce, ha finito un altro libro. Diciamo che per farglielo finire ho dovuto leggermente ricattarlo ma, si sa, tutti i metodi sono buoni per fargli prendere in mano un libro.

In Scuola media. Gli anni peggiori della mia vita conosciamo Rafe, un ragazzino un po’ timido, non molto bravo a scuola, che viene preso di mira dal bulletto della classe. Per sopravvivere agli anni delle scuole medie Rafe decide che deve trasgredire a tutte le centododici regole di condotta dell’istituto. Ce la farà nella rocambolesca impresa?

Le regole sono fatte per essere infrante.

Il libro, stranamente, è piaciuto al piccoletto di casa. L’ha gradito particolarmente perché ci sono tanti disegni che aiutano la lettura e perché i capitoli non sono molto lunghi. La parte che gli è piaciuta di più? Quando Refe si è innamorato di Jeanne Galletta perché passavano del tempo insieme per cucinare cibo per la mensa dei poveri. (Sono basita @__@! Anche lui ha un cuore!!)

Dopo che mi ha letto la sua frase preferita posso capire perché questo libro gli è piaciuto così tanto: diciamo che l’ha fatta sua! Dalla nascita…

Era da un bel po' di tempo che non vi proponevo un libro per ragazzi, vero? Quest'anno devo impegnarmi maggiormente e dare a questa categoria di libri più spazio...

Per farlo però ho bisogno della prole che ho generato e non ci crederete mai (io per prima ho fatto fatica ad accettare la realtà!) ma mio figlio, il piccolo nano feroce, ha finito un libro. Sarà che ultimamente le sue punizioni sono del genere “non giochi con la PS fino a che non hai finito il libro”, sarà che questo libro gli è piaciuto particolarmente ma questa volta non ha fatto storie per leggerlo. Anzi. In due giorni lo ha divorato.  Sì, mi sono emozionata

Il robot selvatico ci porta nella vita di una robot, Roz, che naufraga su un’isola deserta. Lei è stata programmata per sopravvivere a qualsiasi situazione, anche le più estreme. Ma quando si ritrova da sola in mezzo alla natura e cerca un posto dove dormire, ecco che si imbatte in un nido d’anatra. Qui cova l’unico uovo nel nido e, una volta che l’uovo si schiude, diventa la mamma di “Becco Lustro”. Con lei instaura un bellissimo rapporto d’amicizia. Un rapporto che va oltre le apparenze, oltre le differenze tra robot e natura. 

Sono fortunata perché posso ancora parlare e pensare.

Questo titolo è stato suggerito dall’insegnante di italiano a supporto di un progetto sui testi che stanno facendo in classe ed è un libro che il piccoletto ha apprezzato particolarmente. Gli è piaciuto il fatto che la robot abbia fatto amicizia con un animale e che, anche se molto diversi tra loro, siano riusciti ad instaurare un bel rapporto.

Addirittura alla fine della lettura è arrivato da me con un foglietto con una scritta a penna dicendomi: “Mamma! Questa è la citazione per la tua recensione! Mi sono segnato questa frase perché mi è piaciuta particolarmente.”

Che dire. Forse anche il piccolo nano feroce sta crescendo?

Mi sono resa conto che è da un po' di tempo che non vi propongo una lettura per ragazzi. Come colmare tale mancanza? Proponendovi una delle letture a cui si è dedicato l'ometto di casa durante le vacanze estive. Il piccoletto ha scelto un libro che parla degli egizi e delle piramidi. Il libro vede come protagonisti due fratelli, Tiy e Isesi, che sono sulle tracce di altrettanti malviventi, profanatori di tombe. La coppia di bambini entreranno in una piramide dove troveranno tutti i tesori sepolti insieme alla defunta. Tesori bellissimi che servono per la vita dopo la morte. Ma Tiy e Isesi non entreranno solo nella piramide, dovranno percorrere le terre che costeggiano il Nilo e si troveranno, alla fine, al cospetto del faraone Chefren.

Tiy si trovò a pensare che poco importavano le ricchezze che il faraone avrebbe ammassato nella camera funeraria: lo sforzo più alto compiuto dal sovrano per ottenere l’immortalità era proprio la sua piramide, che avrebbe testimoniato la sua gloria. Per l’eternità. 

Stranamente questo libro è piaciuto tanto al nano feroce. Gli è piaciuto perché la storia, e gli egizi in particolare, sono argomenti che lo appassionano (sì, mi sono emozionato al solo scriverlo). Il racconto è scritto molto bene e l’avventura che vivono i due fratelli è avvincente, al punto che la sera non dovevo chiamarlo mille volte per farlo leggere ma prendeva il libro di sua spontanea volontà. 

La cosa bella di questo libro è che oltre al racconto avventuroso si approfondiscono argomenti studiati a scuola, argomenti che lo hanno affascinato. Ho visto che questo testo fa parte di una specie di collana di libri di approfondimento della storia e, se questo gli è piaciuto tanto, ne approfitterò sicuramente per acquistarne altri.