Tutta la vita che vuoi, Enrico Galiano

Il mio cane è un po' come me: ha la passione per i libri. La cosa che differenzia la nostra passione in comune è l'utilizzo diverso che ne facciamo. A me piace leggerli, al mio cane piace mangiarli. Tutta la vita che vuoi è il secondo libro che ha deciso di ingurgitare (il primo è stato La storia infinita). Se avete sentito un tuono per tutta Italia, ero io.
Dietro ad una grande donna c'è un uomo altrettanto grande, giusto? Per fortuna nel mio caso è così, perché quell'anima pia di mio marito, a sorpresa, a pochi giorni dal misfatto canino, è tornato a casa con una nuova copia del libro che avevo in lettura.

Eccomi allora qui con il libro finito tra le mani e tanti pensieri che mi frullano per la testa.

…Eppure, ci sono momenti in cui senza preavviso ti trovi davanti tutta la vita che c’è in un istante.

Claudia, Giorgio e Filippo Maria sono tre ragazzi quasi maggiorenni che hanno alle spalle dei problemi familiari: Claudia vive in una comunità, Giorgio si sente incompreso dal padre e Filippo Maria è stato abbandonato dalla madre in tenera età.
Questi problemi si riflettono sul loro modo di essere e di rapportarsi con gli altri. Giorgio e Filippo Maria sono amici da sempre e un giorno, per caso, Claudia entra nelle loro vite sconvolgendole.
Sono tre ragazzi con una sensibilità spiccata che, nonostante gli altri li considerino degli sfigati di prima categoria, in realtà sono dei grandi che hanno trovato il coraggio di fare cose che gli adulti non potrebbero nemmeno immaginare di fare.

La cosa veramente difficile non è fare tanta strada, ma costruirne una nuova. Anche piccola, anche stretta, anche piena di buche: ma nuova.

La forza trainante di questo gruppo è Claudia. Lei che vive quasi ai margini, e forse toglierei il quasi, lei che deve cercare sempre il lato bello delle cose per trovare lo stimolo per vivere, lei che di suo è un ossimoro, entra come un uragano nelle vite dei due ragazzi e le stravolge. Le cambia per sempre. E non ci impiega molto a farlo: bastano meno ventiquattro ore. Poche ore in cui succede davvero di tutto, anche le cose più impensabili, ma in questo piccolo lasso di tempo, per la prima volta nella loro vita, si sentono parte di un gruppo, sentono che qualcosa è cambiato per sempre. Perché basta guardare il passato da una prospettiva diversa per cambiare il proprio presente e, di conseguenza, il proprio futuro.

Se non hai mai vissuto, mai davvero, il primo giorno in cui sei vivo non dura solo un giorno.

Inutile dire che in Tutta la vita che vuoi il mio amore per Enrico Galiano, non me ne voglia la mia famiglia, non fa altro che persistere più forte che mai. Mi cattura il suo modo di scrivere così schietto, così privo di giri di parole inutili, così diretto.
Un po' come lo sono i giovani che ci presenta: schietti, diretti, autentici e limpidi.

Come per Eppure cadiamo felici, anche in questo libro il numero di frasi e passaggi sottolineati è immenso, sceglierne soltanto un paio mi è davvero difficile.
Fosse per me inserirei tutti i 225 motivi per cui vale davvero la pena vivere…

E allora per qualche istante mi sento fortunata, perché vivere è un sacco di cose brutte, è vero, e a volte costa proprio tanto, ma dentro ognuno di questi stupidissimi foglietti stropicciati, almeno per cinque minuti, mi sembra di leggerci che lo vale, sì insomma che forse lo vale, il prezzo del biglietto.”
~
Ci sono mani che ti possono toccare solo dove ti stanno toccando. E mani che, quando ti toccano, non ti toccano solo lì.
~
Ci sono ferite che rimarginano e spariscono, e ferite che lasciano un segno. Poi ci sono le ferite che restano aperte per sempre: Paolo sarà una di queste.
~
220. Gli abbracci. Quelli che durano tanto. Quelli che a un certo punto ti verrebbe voglia di addormentarti lì dentro, e magari parli ma non si sente bene perché la bocca ce l’hai conficcata sulla spalla dell’altra persona. Quelli lì.
~
Non piove più.
~
Casa è dove entri e vedi un pezzo di te in ogni cosa. Casa è dove ogni mobile, ogni quadro appeso, ogni piega delle lenzuola parla di te.

Elle

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