Dopo aver letto Colpa delle stelle (di cui trovate la recensione qui), trovare un altro libro che fosse anche lontanamente all’altezza non è stato facile. In questa difficile ricerca mi è venuta in soccorso un’amica di mamma. Ha pensato di regalarmi Raccontami di un giorno perfetto per il mio compleanno. All’inizio ero un po’ titubante, ho fatto fatica a convincermi che dovevo dargli una possibilità ma, non appena sono entrata nel vivo della storia… non sono più riuscita a staccarmene! La sera papà doveva obbligarmi a spegnere la luce per farmi mettere giù il libro! E, nonostante tutto, l’ho finito in tre giorni.
Perché la vita non può essere così? Solo le parti piacevoli, niente parti terribili o anche soltanto sgradevoli. Perché non possiamo allontanare le cose brutte e tenere solo quelle belle? È quello che voglio fare con Violet: darle solo il bello e tenere fuori il brutto. Voglio che siano solo cose belle a circondarci.
Il libro parla di due ragazzi: Violet e Theodore, detto Finch. Violet è stata coinvolta, con la sorella, in un incidente stradale che ha causato la morte di quest’ultima. Questo episodio, così traumatico, le ha provocato un’immensa tristezza che l’ha portata a salire fin sulla torre campanaria della scuola, con l’intento di buttarsi di sotto. Finch, invece, è sulla torre con l’intento di capire cosa si prova a guardare le cose dall’alto. A scuola viene soprannominato “lo schizzato” per i suoi modi particolari di comportarsi e di vestirsi ma, in realtà sta combattendo una dura battaglia contro la depressione. Cosa lega due ragazzi così diversi? Cosa li accomuna?
Questa è una storia davvero ben scritta, è interessante e molto bella. Ha un finale davvero inaspettato e mi ha emozionata tantissimo, al punto che alla fine ho pianto calde lacrime. Posso solo dire che John Green è stato sbalzato al secondo posto della mia top five da una grandissima Jennifer Niven.
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