Nonostante abbia il Kindle pieno di libri, non so mai cosa leggere e, una sera, presa dalla disperazione, ho pensato bene di scaricare Onora la madre e iniziarlo.
Qualcuno di voi l’ha letto?
Rex è il padre di Jordan ed è vedovo da otto anni. Il costo delle cure mediche che ha dovuto sostenere sono talmente alte che si è trovato a dover vendere la casa e andare a vivere in una roulotte in un ex campeggio. Il lavoro nella sua officina meccanica è costante ma non gli permette di far fronte alle spese che deve sostenere.
Rex è un gran lavoratore. Ama la sua famiglia ed è ancora profondamente legato alla defunta moglie. I rapporti con Jordan non sono idilliaci. Si girano in torno in punta di piedi. Cercano di sfiorarsi il meno possibile. Per questo motivo quando la scuola finirà , Jordan andrà a lavorare in officina con il padre ma facendo il turno serale. Non si staranno tra i piedi l’uno con l’altro e, forse, ci saranno più entrate.
Jordan è un ragazzo con poche prospettive e poche aspirazioni. Non vuole andare al college. Vuole lavorare con il padre, avere dei soldi in tasca e sposare la ragazza con cui sta da anni, April. Pur di aumentare il giro di affari inizia a fare da deposito auto ad un uomo un po’ losco ma che gli permette di avere qualche soldo in più in tasca. Tutto fila su binari ben oliati fino a quando nella loro vita non arriva Ella Black.
Ella sarà colei che stravolgerà gli equilibri precari di quel piccolo paesino di poche anime dove vivono nel deserto del Texas, al confine con il Messico. Ella è esuberante. È provocante e provocatoria. Si veste succinta e attira l’attenzione. Vive nella roulotte di fronte a quella di Rex e Jordan e ben presto approda anche nelle loro vite mettendo in discussione ciò che hanno avuto fino a quel momento.
E April? Come prenderà l’arrivo di Ella? Se all’inizio cercherà di diventare sua amica, di starle vicino, ben presto si renderà conto di quanto possa mettere in subbuglio la sua relazione con Jordan. Relazione già precaria ma che con gli scossoni che Ella produce, potrebbe addirittura affondare. Forse è arrivato il momento per la caritatevole April di tirar fuori le unghie e lottare per ciò che vuole realmente.
«Non possiamo vivere senza fare i conti con le nostre responsabilità »
Ho scaricato questo romanzo senza leggere trama o recensioni. Mi sono fidata ciecamente dell’autrice. L’ho iniziato e, pagina dopo pagina, sono arrivata a metà circa senza capire dove stesse andando a parare. Sono andata avanti con la lettura quasi solo per la curiosità di capire dove Naike ci stesse portando e, una volta arrivata alla fine, mi sono resa conto che non so bene dove volesse andare a parare.
Nessuno dei protagonisti ne esce bene da questo racconto. Non Jordan che passa per arrivista e ingenuo prima e poi per quello debole. Non Ella che fa sempre la parte della ragazza che approfitta della situazione, che cerca di derubare chi già non ha nulla. Rex, forse, è l’unico che si salva. L’unico a uscirne “in piedi”. È quello con la testa sulle spalle. Quello che ancora soffre per la perdita dell’amata moglie. Quello che cerca di fare sempre la cosa giusta anche se non è sempre facile. Anche se va contro la sua natura riservata.
Sicuramente quella che ne esce peggio di tutti è April. Se all’inizio sembra tanto caritatevole e aperta verso i più bisognosi, subito dopo passa per quella fanatica per la Chiesa e senza scrupoli, pronta a tutto pur di ottenere ciò che vuole. All’apparenza può sembrare buona e disponibile ma, in realtà , è cattiva, capricciosa e calcolatrice. Deve sempre avere ciò che vuole, in un modo o nell’altro. E se non ci riesce con i propri mezzi, ecco che chiede l’intervento del padre, che tutto può e tutto fa, pur di accontentarla.
Il libro, in sé, ha un suo senso logico. È comunque scorrevole e coinvolgente. Ma davvero mi sono domandata più volte cosa mi sono persa nel mentre. Se, per caso, non ho capito io il senso del libro. Se, forse, ho avuto io problemi di comprensione. O se, invece, altre persone, come me hanno avuto delle difficoltà . Quindi, carissime, se qualcuna di voi l’ha letto e l’ha capito, che mi contatti che ci facciamo due chiacchiere… Grazie!