«Tieni presente che è da quando ti liberi di quello che
sei che diventi quello che potresti essere.»
Viktoria
Weber è stata soprannominata, da suo fratello Mikael e dal suo migliore amico
Logan, lady iceberg. Questa sua freddezza è sicuramente dovuta alle sue origini tedesche, all'istruzione impartita in
un collegio in Germania e dal suo carattere molto distaccato. Viktoria lavora
come disegnatrice di tessuti nell’azienda di famiglia. Il lavoro le occupa
davvero tanto tempo ed energie. Il padre pretende eccessivamente tanto da lei.
Pretende la sua totale dedizione, il suo impegno, la sua creatività e la sua
completa disponibilità . La sua vita, alle soglie dei trent’anni, è scandita da
attacchi di panico frequenti, dal suo impegno lavorativo, dalle lezioni di yoga
nel dojo di Mikael e Logan e da due viaggi a New York durante la fashion week.
Viktoria
e Mikael hanno un legame molto stretto. Nonostante abbiano due caratteri molto
diversi, sono legati da un amore molto profondo. Si fanno scherzi, si prendono
in giro ma l’uno può sempre contare sull’altro. Viktoria sa che suo fratello ci
sarà sempre per lei. E Mikael sa che lei ci sarà sempre per lui. Si capiscono
al volo, basta uno sguardo. Per questo Mikael si accorge quando Viktoria inizia
a guardare Logan con occhi diversi. Dal migliore amico di suo fratello, ben
presto diventa l’uomo che vorrebbe al proprio fianco. E Mikael fa davvero di
tutto per far avvicinare i due. Addirittura rinuncia al suo weekend a New York
con la sorella pur di fare da cupido. E la freccia farà centro? Ebbene sì. La
freccia fa proprio il suo dovere. Quel weekend sarà la svolta nella loro
relazione. Sarà il punto di partenza per la loro storia d’amore. E tutto va a
gonfie vele per un paio di mesi. Finché una tragedia sconvolgerà le loro vite.
Questa li colpirà improvvisamente ma la reazione al dolore non sarà la stessa.
Come far sopravvivere una relazione quando l’unica cosa a cui si riesce a
pensare è la disgrazia che si è abbattuta come un uragano?
«Anche tu devi cogliere quello che di bello la vita ti
offre, perché i
brevi istanti di serenità sono quelli che ti permettono di affrontare e
superare i periodi no.»
Quando
l’autrice mi ha chiesto di partecipare a questo RP non ci ho pensato due volte.
Non ho nemmeno letto la trama. Mi ci sono buttata e basta. Quindi, quando sono
arrivata a circa metà libro e mi sono resa conto di che strada stava prendendo,
mi sono un po’ demoralizzata. Non perché il libro non fosse scritto bene o non
fosse bello. Semplicemente perché nella mia vita, in questo momento, avrei avuto
bisogno di qualcosa di meno impegnativo, meno riflessivo.
Nonostante
la mia età non sia poi così lontana da quella di Viktoria, non sono riuscita a
identificarmi con lei. L’ho trovata distante, distaccata, molto fredda. L’ho
trovata molto sotto pressione, molto impegnata eppure cagionevole. I suoi
continui attacchi di panico ne sono un esempio. E la situazione peggiora
ulteriormente quando si ritrova a dover fare i conti con le difficoltà che la
vita le mette davanti. Difficoltà non indifferenti, certo, ma che non riesce ad
affrontare. Vuole prendere tempo, affrontare le cose a modo suo, ma senza
rendersi conto che qualche volta chiedere aiuto può essere solo un modo per
guardare in faccia la realtà e superarla nel migliore dei modi.
E
Logan? Io sono innamorata di Logan. Perché è equilibrato, centrato, maturo.
Anche lui si trova a dover far fronte a un treno merci che lo investe a tutta
velocità . A problemi che non avrebbe mai immaginato di dover affrontare. Eppure
rimane con i piedi per terra. Rimane al suo posto. Rimane ad aspettare la donna
che ama, nonostante anche lui sia bisognoso di cure e attenzioni. Rimane a
guardare i bisogni di Viktoria mettendo temporaneamente in secondo piano i
propri.
«Anche tu devi cogliere quello che di bello la vita ti
offre, perché i
brevi istanti di serenità sono quelli che ti permettono di affrontare e
superare i periodi no.»
Mi
rendo conto che non tutte le persone affrontano il dolore e le difficoltà nello
stesso modo. Ognuno deve seguire il proprio cuore. I propri tempi. Le proprie
necessità . Ma trovo che quando nella vita si è in coppia, queste difficoltà non
debbano essere motivo di separazione ma, al contrario, possano essere un modo
per avvicinarsi, per starsi vicini. Per supportarsi. Per poter portare il peso
insieme. E dividere in due il fardello. Perché è vero che quando si cade
bisogna essere in grado di rialzarsi ma, se ad aiutarti c’è una mano amica, la
risalita è sicuramente meno faticosa.
Si torna alla vita, sempre, dopo ogni caduta, dopo
ogni perdita, dopo tutto quello che ci ha piegato le ginocchia.