Pensavate mi fossi dimenticata di far leggere il maschietto di casa? Eh no. Qui, anche se la scuola è finita, la lettura prosegue. Faccio sempre più fatica a proporgli qualcosa perché tra il grest giornaliero e le uscite al parchetto con gli amici, la sera si arriva fin troppo stanchi ma ho pensato che, se gli avessi proposto un libro colorato e pieno di immagini, avrebbe affrontato la lettura con uno spirito diverso. E così è stato.
Dura la vita da duro è sicuramente un libro che può essere letto da bambini più piccoli dell’età del mio nano feroce ma è un testo che parla di bullismo, visto da entrambe le facce, e quindi perché non affrontare l’argomento in modo leggero ma costruttivo? Qui troviamo due tigri: la tigre bianca che è il bullizzato e la classica tigre che è il bullo. Entrambi vivono la loro vita come se non ci fosse un modo per viverla diversamente ma basta davvero poco per far aprire a entrambi gli occhi, da una parte per ribellarsi al sopruso parlandone con un adulto disposto ad ascoltarlo e dall’altra per smettere di prevaricare gli altri.
Imparerò a dire finalmente NO!
Al maschietto il libro è piaciuto molto. Un po’ perché ci sono molte immagini colorate, un po’ perché il buono viene contraddistinto con lo sfondo di colore verde e il cattivo con quello rosso, e un po’ perché comunque l’argomento interessa. Gli è piaciuto molto anche il fatto che il libro non si apre come un normale libro ma che si apre orizzontalmente.
Trovo che non ci sia un’età giusta per affrontare l’argomento bullismo. Prima è, meglio è. Certo, per ogni età c’è il giusto modo di approcciare la cosa. E trovo anche che un libro di questo tipo possa aiutare un genitore a parlarne e aiutare il figlio a capire quale comportamento è giusto tenere.