Le letture estive del maschietto di casa procedono e ho avuto finalmente l’occasione di fargli leggere e, soprattutto, comprendere questi due bellissimi libri che vedete in foto.
In questo post vi parlerò de La valle dei mulini, nel prossimo de La grande fabbrica delle parole. È da qualche anno che li ha sulla libreria, comprati in occasione di qualche festività attirata dalle bellissime grafiche, ma non li ha mai letti perché, secondo me, non sono di facile comprensione per bambini dell’età prescolare.
In questo post vi parlerò de La valle dei mulini, nel prossimo de La grande fabbrica delle parole. È da qualche anno che li ha sulla libreria, comprati in occasione di qualche festività attirata dalle bellissime grafiche, ma non li ha mai letti perché, secondo me, non sono di facile comprensione per bambini dell’età prescolare.
La valle dei mulini parla di questa valle dove l’uomo non sogna più. Sono arrivate le macchine perfette ad esaudire perfettamente tutti i desideri e, agli abitanti del paese, basta noiosamente schiacciare un pulsante per avere quello che più vuole.
A questo punto non servono più le stelle cadenti per esprimere i desideri. Solo la sarta del paese, Anna, non ha smesso di sognare e, una notte, incontra un gigante che ha il desiderio di volare e le chiede di cucirgli un vestito che gli permetta di farlo. Ma Anna non sa come fare e si ricorda dell’esistenza del Giardino dei Soffioni dove gli abitanti del paese si recavano per formulare i loro desideri.
È così che Anna affiderà al vento il suo desiderio e questo riporterà in vita i mulini della valle e spanderà nuovamente i desideri dimenticati tra le vie de paese.
La storia è davvero bella e la grafica, davvero spettacolare, non fa che rendere il viaggio tra queste pagine ancora più magico.
Nessun commento:
Posta un commento