Il passato non è mai tale se non lo
affronti e lo lasci in un angolo nascosto della tua mente o del tuo cuore.
Opal ha vissuto per qualche anno al maniero. Si è integrata
con gli altri orfani ed ha stretto amicizie così forti che ancora oggi, a
distanza di anni, porta con sé. La giovane Opal che lavorava in un negozio di
caramelle indossando una tremenda divisa colorata, ha lasciato il passo ad una
giovane donna in carriera. Ha studiato in uno dei migliori college degli States
e, insieme alla sua compagna di stanza, ha fondato la sua società di
organizzazione di eventi. Ha fatto anni di dura gavetta e, quando è stata
pronta a lasciare il nido, ha spiegato le ali e ha preso il volo. Ora la sua
società va a gonfie vele e anche la sua vita sentimentale è stabile. Roger è il
compagno che ha scelto. Un avvocato in carriera che non le fa provare forti
emozioni ma su cui sa che può sempre contare.
Tutto però si complica quando Hanna, la sua migliore amica
del liceo, la contatta per organizzare il proprio matrimonio. Evento che si
deve organizzare in brevissimo tempo e nell’hotel acquisito dal fratello
Preston. Questo evento è l’occasione per rivedere quel ragazzo che le aveva
fatto a brandelli il cuore quando era solo una ragazzina e per capire se il
passato è stato lasciato definitivamente alle spalle. Questo evento è lo
strappo di quel cerotto che teneva uniti i pezzi del cuore di Opal e che
riporterà a galla sentimenti tenuti ben chiusi per evitare ulteriori sofferenze.
A volte capita che feriamo le uniche
persone che cerchiamo di salvaguardare o di aiutare.
Preston è un grandissimo stronzo (e lasciatemelo dire!). È
egocentrico ed egoista. Ha fatto soffrire Opal quando era solo una ragazzina.
L’ha fatta sentire inferiore, non adatta, non alla sua altezza. È stato
cresciuto da una famiglia che non era proprio l’esempio del rispetto e
dell’amore e l’unico insegnamento che ha avuto è stato “lavora duramente per
ottenere sempre più potere”. E se non ci riesci con il lavoro, intreccia
relazioni che ti permettano di andare avanti. Anche lui è diventato grande. Le
cavolate dell’adolescenza alle spalle. Il primo hotel acquisito da solo. Una
relazione con l’ennesima “barbie” cresciuta nella famiglia giusta. Eppure
quando rivede la sua Candy quei sentimenti sopiti sono tornati a galla.
Ma sarà solo voglia di “rivangare i bei tempi andati”? O
forse è qualcosa di più profondo?
«Non possiamo scegliere chi amare, e
raramente abbiamo il potere di portare a nostro vantaggio gli eventi che ci
aspettano».
Leggere Candy è stato davvero molto piacevole
(nonostante i refusi trovati). Finalmente ho ritrovato l’aria che
mi aspettavo di respirare con questa Collection. Un’aria pulita, leggera,
fresca. Con un salto nel passato per mantenere il filo rosso che lega la serie
e per dare consistenza ai personaggi ma con l’occhio puntato al futuro. Non
troviamo rapine e parolacce, ma il più classico dei romance. Un romance in cui
troviamo tensione da leggero mal di stomaco, un filo di mistero e tante
emozioni.
Troviamo una Opal che si è fatta da sola. Che, anche con il
cuore a pezzi, ha dato il meglio di sé. Che ha scelto una vita senza troppi
scossoni, piuttosto che una vita sulle montagne russe dei sentimenti. Ha
trovato il suo posto nel mondo con un lavoro che le piace molto, che le riesce
bene e in cui mette tutta sé stessa. Ha stretto buone amicizie con persone che
le vogliono bene e che, anche se a volte la consigliano male, lo fanno per il
suo bene. Per spronarla a tirar fuori i suoi sentimenti e ad accettarli.
E poi troviamo un Preston che sembra quasi un principe sul suo trono. Lui è
sopra tutto e sopra tutti. È intoccabile, inarrivabile, tutto gira intorno a
lui. Ma quando Opal inizia a fare la preziosa, a tirarsi indietro, ecco che deve
prendere coscienza di ciò che realmente vuole e di ciò che prova per lei. Deve
trovare il coraggio di “diventare grande”. Di fare delle scelte. Di fare ciò
che lui vuole e non ciò che gli altri vogliono che lui faccia.
E so che, ora che sono arrivata alla fine, non dovrei
lamentarmi. Il romanzo mi è piaciuto e quindi, qualsiasi cosa io possa dire risulterebbe
come quelle persone che si lamentano del brodo troppo grasso. Eppure un piccolo
appunto mi permetto di farlo. Ho trovato il finale un po’ frettoloso. Da quando
Opal prende la sua decisione, tutto si chiude in pochissime pagine. Avrei
preferito che ci fosse un chiarimento più approfondito, più adeguato. E invece
sono rimasta un po’ delusa.
Ora non mi resta altro da fare che aspettare la prossima uscita…
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