Il primo libro che sono andata a recuperare è Tutto il blu che parla di noi, il numero uno della serie I colori dell'amore.
Se le sbarre di una galera fossero d'oro, farebbero sentire i prigionieri meno liberi?
Faith Howard Moore vive in quella che, di facciata, potrebbe sembrare la famiglia perfetta. Suo padre è un diplomatico e il suo lavoro ha permesso a moglie e figlie di vivere senza negazioni e privazioni.
La pittura è la grande passione di Faith. Nella rimessa di casa dipinge con le dita, per sentire il colore sulla sua pelle e ha una predilezione per il blu.
I genitori, ovviamente, non prendono in considerazione l'amore e il grande talento che la figlia ha per l'arte e, nell'estate prima dell'inizio del college, la mandano a Parigi per uno stage presso l'ambasciata americana. Lì, per non metterla sotto i riflettori, la fanno girare in incognito, facendola presentare con un nuovo cognome. Per il tempo in cui Faith Howard Moore sarà a Parigi diventerà Faith Jones.
Le giornate a Parigi sono impegnative: mattine e pomeriggi vengono trascorsi all'ambasciata in mezzo alle scartoffie ma, per fortuna, durante una passeggiata, Faith trova una piccola bottega in cui il proprietario mette a disposizione tele e colori in cambio di un'offerta volontaria. È proprio qui che entra in contatto con Terence Fareed Wilkinson. Uomo dallo sguardo tenebroso e magnetico, Fareed non passa inosservato, tanto che Faith l'aveva già notato all'ambasciata dove anche lui lavora. E Fareed, ovviamente, nota la giovane Faith.
L'inizio del loro rapporto rientra nella classica categoria enemies to lovers, con tutto ciò che ne consegue: frecciatine, dispetti, frasi dette a metà . Quando la passione scaturisce ecco che arrivano anche i fuochi d'artificio.
Chi ama, regala la libertà . Nulla ha più valore della libertÃ
Ma a Faith qualcosa non torna: Fareed è avvolto davvero da troppo mistero. E se i sentimenti che dichiara non fossero autentici? Se ci fosse qualche scheletro nell'armadio?
Una cosa è certa: Fareed non sa che Faith è una Howard Moore, così come Faith non sa che Fareed odia quella famiglia per vicende legate al passato e alla sua famiglia stessa.
La vita è solo una, non rinunciare a quello che ami
Lo stage finisce, Faith ritorna in America ed è qui che accade l'inaspettato. Ad un evento incontra Fareed e tutto, tutto, cambia e viene stravolto.
È esattamente in questo punto che mi sono ritrovata a dirmi "Acciderbolina, che mi ha combinato la Ror!"
Se fino al rientro in America tutto mi sembrava strettamente rientrante nel cliché del romanzo rosa, da quel punto in poi davvero in romanzo si fa diverso, audace e non è più possibile mettere giù il libro fintanto che non si giunge all'ultima parola dell'ultimo capitolo.
L’amore è sacrificio, Fareed, è rinunciare a quello che amiamo per fare felici gli altri. E se i nostri sacrifici, per quanto importanti, non ci pesano, allora si trasformano in semplici gesti d’amore, rendendo sensata ogni cosa.
Come avrete evinto anche questa volta la Ror con me ha vinto! Ho finito il libro in pochissimo tempo e sul mio kindle Tutti i baci che non ti ho ancora dato è già lì che mi aspetta.
Trovo la scrittura della Ror mai noiosa, straordinariamente corretta (cosa non da poco) e incalzante. Insomma: mi piace!
E se una cosa piace, che si fa? La si consiglia, e io la Ror ve la consiglio caldamente ;)
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