Penso che un libro, indipendentemente dal genere, debba avere una grande capacità: emozionare il lettore. Trasportarlo in un’altra dimensione. Fargli dimenticare per qualche ora la propria vita e fargli fare un viaggio. Un bellissimo viaggio mentale. Questo è esattamente quello che mi è successo leggendo Undressed di Moloko Blaze.
Le sue mani mi strinsero i polsi come manette, manette che mi stavano promettendo la libertà di essere me stessa, di riappropriarmi del mio nome, del mio corpo, del mi spirito, di tutto ciò che avevo perduto molto tempo fa.
Charlotte ha solo diciannove anni. Ha lasciato il suo paese natale nello Utah e si è trasferita a New Orleans per studiare arte. Dire “ha lasciato” è un eufemismo, sarebbe più giusto dire “è scappata” da Grantsville a gambe levate. Charlotte ha un corpo androgino e un fisico che la fa sembrare ancora una bambina. Ama vestirsi con jeans sdruciti di almeno cinque anni e magliette di gruppi rock che conosce solo lei. Ha capelli tinti di rosso fragola con una sola ciocca azzurra e tende a nasconderli sotto una cuffia con visiera ormai sudicia a cui però è molto affezionata. Non vuole farsi chiamare Charlotte perché preferisce Charlie. È il solo modo che conosce per nascondere la ragazza che era nello Utah e per passare il più inosservata possibile. Dopo essere stata licenziata come cameriera in un locale si trova nei guai. Ha bisogno di soldi e dormire sul divano del suo amico Peter non è più un’opzione. Ha bisogno di un lavoro e quando qualcuno le propone di provare a fare la modella per gli artisti, con molto imbarazzo ci prova. È la sua “ultima spiaggia” e sa benissimo che non ha molte alternative. È così che finisce nello studio di James e Robin.
Impossibile misurare James La Salle con il metro con cui si misurava il resto del mondo: lui aveva parametri tutti suoi, non compatibili con nessun altro.
James è un gigante biondo con metallici occhi grigi. Al suo cospetto Charlie è una piccola bambolina che deve piegare la testa all’indietro per riuscire a guardarlo in viso. Un viso bellissimo ma anche molto misterioso. James La Salle è un noto pittore un po’ fuori dai canoni e proprietario di un club di discutibili costumi. Al suo fianco c’è Robin Delacroix un creolo dagli occhi azzurri e fisico da urlo. Lavorare con loro e per loro, diventare la loro musa ispiratrice, è un’occasione per Charlie. L’occasione che le permette di uscire dal suo guscio, di togliere la maschera, di tirar fuori il suo segreto e di essere compresa da qualcuno molto simile a lei. Con loro non si sente diversa e, per la prima volta nella sua vita, si sente capita.
Siamo la stessa cosa, con le nostre spine possiamo ferire e ferirci, ma anche due cactus possono sopravvivere vicini in mezzo al deserto.
Lo devo dichiarare pubblicamente: Bianca Ferrari è la mia spacciatrice ufficiale di titoli da leggere. Qualsiasi cosa lei consigli, io la leggo e difficilmente mi trovo in disaccordo con lei. Qualche tempo fa aveva pubblicato un post in cui pubblicizzava Moloko Blaze e, non appena mi sono iscritta all’Unlimited l’ho scaricato e, in meno di dodici ore, l’ho aperto, iniziato e finito. Sì, lo so! Mi faccio schifo da sola. Ma quando un libro mi prende, per me è davvero difficile staccarmene. Non ci riesco. È più forte di me.
Non mi sembra di aver letto molti libri erotici nella mia vita (o forse sì!) ma quelli che ho letto li avrei potuti tranquillamente classificare come soft porn (o pornazzi, come direbbe una mia cara amica). Storie poco romance e molto sex, in cui il sesso è praticamente il fulcro della storia e la storia d’amore è un contorno. E, diciamocelo fuori dai denti, spesso le scene di sesso sono talmente ripetitive che dopo un po’ le salti (o guardi il soffitto pensando “No! Ti prego, non ancora sesso!”) e sono talmente fuori da ogni logica che, se lette con attenzione, quella povera ragazza deve essere alquanto snodabile per riuscire a eseguire quanto raccontato. In queste pagine, invece, ho trovato il vero senso di quello che penso debba essere un romanzo erotico. Non una semplice ripetizione di atti sessuali, ma la crescita individuale di Charlotte attraverso la sua libertà sessuale. Una crescita che si vede attraverso le tre parti di cui è composto il libro: Undressed, Untold e Undefined.
Se all’inizio troviamo una Charlie timida e impaurita davanti ai suoi desideri, man mano che la narrazione procede la troviamo sempre più consapevole di ciò che desidera e di ciò che vuole. Anche le scene hot sono un crescendo. Ma la cosa che mi ha stupita davvero è che, nonostante siano molto reali, molto dettagliate, non sono mai stucchevoli, mai fuori luogo, mai troppo.
Ho trovato la narrazione molto serrata, molto coinvolgente, mai scontata. La trama è ben bilanciata tra la storia d’amore e l’erotismo. Un erotismo non solo fisico, ma soprattutto mentale. Dove tutto nasce dalla testa per poi passare al piano fisico. I personaggi sono reali, comuni, vividi, non il classico principe azzurro sul cavallo bianco. Sono persone con pregi e difetti, con segreti nascosti che li hanno fatti diventare quelli che sono e che, nonostante le loro abitudini sessuali, sono riusciti a trovare il giusto equilibrio che permette loro di trovare una pace interiore, che permette loro di stare bene con sé stessi.
La verità era che lui il mio cuore non l’aveva mai chiesto, ero stata io a donarglielo senza riserve e ora avrei pagato a caro prezzo questa mia follia.
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