Un amore colpevole (Giada), Anna Chillon

Avete mai la sensazione di aver bisogno di un libro “leggero”? Io spesso la provo e quando mi succede, trovare qualcosa che sia all’altezza del mio bisogno non è semplice. Perché, tipicamente, mi imbatto in libri impegnativi. Ma qualche tempo fa, in uno dei tanti post su Facebook ho visto che una ragazza promuoveva questa autrice per i suoi libri erotici. E chi sono io per non provare a leggerla?

  

“Sii presente, ascolta te stessa e ciò che ti circonda, guardati intorno, o la vita ti sfuggirà senza che tu te ne accorga.”

 

Giada ha solo diciotto anni. Figlia unica di genitori che hanno già deciso per lei il futuro. Abitano poco fuori Roma ma stanno acquistando un agriturismo in Toscana per garantirle quel futuro che loro si sono guadagnati a fatica. I genitori sono davvero molto protettivi, al punto che, per quei weekend che devono passare in Toscana per l’acquisizione dell’agriturismo, chiedono ad un amico di famiglia di tenere d’occhio la figlia. 

Giada, diciamocelo pure, è molto ingenua. Non ha mai avuto un ragazzo e la sua inesperienza la porta a fare scelte un po’ avventate. Prima tra tutte è quella di attirare l’attenzione di un ragazzo poco raccomandabile, Simon. Avere la casa libera e l’attenzione dei genitori un po’ allentata, è una tentazione. Quindi, perché non approfittarne e invitare a casa questo possibile nuovo boyfriend?

 

“Tutti sbagliamo facilmente. Quel che importa è non smettere di andare avanti comunque.”

 

Ma a mettere i bastoni tra le ruote ecco che arriva Vincent, l’amico di famiglia che deve tenerla d’occhio. Vincent non è per nulla scemo. Sa come ci si può sentire a quell’età e, soprattutto, ha visto le occhiate che Giada lancia a Simon, e lui, la fiducia di Aronne non vuole perderla. Per questo si presenta a casa di Giada a qualsiasi ora. E, ovviamente, nonostante le mille raccomandazioni, trova Giada e Simon in atteggiamenti che di amichevole hanno ben poco. La disubbidienza è una cosa che Vincent non sopporta. Il non poter dare fiducia a qualcuno lo disturba. Quindi decide di punire Giada, proprio per farle capire che certi atteggiamenti e certi comportamenti non si possono tenere, a maggior ragione ora che sta diventando adulta.

Dall’essere il suo controllore al diventare il nuovo bersaglio delle attenzioni di Giada, il passo è davvero molto breve. Vincent riuscirà a tenere le mani a posto? Riuscirà a rimanere indifferente alle attenzioni di una diciottenne?

  

La differenza di età tra Giada e Vincent è notevole. Lui potrebbe benissimo essere suo padre. Tant’è che l’ha vista nascere e le è stato vicino durante tutti gli anni della sua crescita. A complicare le cose, c’è anche il legame di amicizia tra Vincent e Aronne. Un legame che va quasi oltre l’amicizia, sfiora quasi la fratellanza. Questo complica sicuramente le cose tra loro. Ma quello che è positivo è che Vincent riconosce i bisogni di Giada e cerca di soddisfarli. E non parlo solo dei bisogni sessuali. Parlo, soprattutto, dei suoi desideri. Di ciò che vorrebbe fare da grande, della città in cui vorrebbe vivere, degli studi che vuole fare. Tutto ciò che i genitori non hanno ascoltato e che, invece, Vincent è disposto a offrirle. Con lui è libera di essere sé stessa e, soprattutto, di essere ciò che vuole.

 

“Il tempo non è mai perso, in un modo o nell’altro è sempre vissuto. Sta a te decidere in che modo.”

 

Con la lettura di questo libro mi sono immedesimata tantissimo in Aronne, il papà di Giada. Mi sono immaginata io al suo posto e non so se avrei reagito come lui ha fatto con Vincent. Probabilmente avrei dato di matto e avrei sicuramente rovinato un’amicizia di lunga data. Ma tant’è che l’autrice ha deciso di far viaggiare la storia su altri binari e di complicare ulteriormente le cose aggiungendo elementi che servono da base per il secondo volume della trilogia.

Per quanto questo libro possa essere una lettura “leggera” non sono riuscita a entrare in sintonia con i protagonisti. Non ho trovato un grande punto di incontro e la storia in sé mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca. Non è riuscita a trascinarmi, a coinvolgermi. 

Nonostante questo, però, ho voluto procedere con la lettura del secondo volume. Sarà stato più di mio gradimento? Se siete curiosi, non dovete far altro che seguirmi e stare a vedere…

Elle

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