L’avevo detto che sarei tornata in versione stalker e ho mantenuto la promessa. Mi rammarico di non aver letto i due libri in ordine ma di averli invertiti e di essermi, così, spoilerata da sola il finale. La recensione del finale di questa dilogia lo trovate qui.
“Bisogna tenere d’occhio quelli che si credono i depositari della verità” … “Se gli sei d’intralcio sono capaci di schiaccarti.”
Quello che c’è tra noi parla di Sam e Jase, due diciassettenni come tanti ma con famiglie completamente diverse tra loro. Samantha Reed è figlia della senatrice Reed. Vive da sempre nella bambagia grazie ad un fondo fiduciario intestato alla madre e non le è mai mancato nulla. Nonostante questo non si è mai seduta troppo sugli allori, in estate si dà da fare con vari lavoretti per guadagnare qualcosa da potersi gestire come vuole. La madre è una donna molto forte e controllata che ha deciso di crescere le due figlie da sola anche se non è mai stata una donna molto materna. Poco sopporta i bambini piccoli e tantomeno le famiglie numerose come quella dei Garrett. La senatrice ha decretato un divieto assoluto alle figlie: non fare amicizia con i componenti della famiglia Garrett. Ma, nonostante questo, Sam, da che ha memoria, ha sempre spiato i vicini di casa dalla finestra della sua camera. Sam è la classica “brava ragazza”. Molto a modo, molto impostata, brava a scuola, senza grilli per la testa. Ha sempre rispettato le regole e, soprattutto, crede fermamente che tutti debbano rispettarle.
“Forse è perché mi piacciono le cose che richiedono tempo e attenzione. Valgono di più.”
Jase invece è il terzo figlio di una famiglia numerosa. Ha un sacco di fratelli e in casa sua è sempre tutto sottosopra. I suoi genitori si amano alla follia, come se fosse il primo giorno. Sono innamorati e lo si vede dai loro atteggiamenti, dal loro modo di fare. Amano anche la loro famiglia numerosa anche se questo vuol dire non avere mai un soldo e fare fatica ad arrivare a fine mese. Questo amore famigliare viene trasmesso anche ai figli. Jase si domanda perché i genitori abbiano fatto questa scelta di vita, ma sa che quello che conta è l’affetto che regna sovrano. Jase è un bravissimo ragazzo. Lavora nel negozio di famiglia per aiutare il padre, studia con buoni risultati e si allena tantissimo nella speranza di riuscire ad avere una borsa di studio completa per il college grazie ai meriti sportivi. Jase è il tipo di ragazzo che mi piacerebbe vedere accanto a mia figlia. Un ragazzo rispettoso delle persone che ha a fianco. Non forza mai la mano a nessuno. È pacato, dolce, non si arrabbia mai e non si arrende mai. È in grado di aggiustare qualsiasi cosa, anche i cuori più duri.
Come fanno i due ragazzi a conoscersi? Sam pensa di essere brava a nascondersi quando spia i vicini ma non sa che Jase è un bravo cacciatore. Una sera d’estate Jase si arrampica sul pergolato di casa Reed e raggiunge Sam sul tetto. Da quel momento Sam viene catapultata e inglobata in un mondo completamente diverso. Un mondo fatto di gesti d’affetto, di urla e capricci, di mani sporche e di domande sparate a raffica. Un mondo in cui non avrebbe mai pensato di entrare a far parte.
“I miei genitori non avranno un soldo, e le cose adesso vanno male, ma sono genitori fantastici. Quand’eravamo piccoli, Alice chiedeva sempre alla mamma se eravamo ricchi: lei rispondeva che eravamo ricchi nelle cose che contano. Devo ricordare che ha ragione.”
Già ero affezionata a questi due ragazzi incontrati anche in Un cattivo ragazzo come te, ma ora che li ho conosciuti meglio, mi sono proprio innamorata. Una che invece non sopporto proprio è la senatrice. Ma mi devo tappare la bocca e bloccare le mani per non dire o scrivere parolacce o qualcosa di offensivo. È una donna fredda, calcolatrice. Non ho mai percepito nessun gesto di affetto sincero nei confronti delle figlie se non verso la fine, quando Sam ha avuto il coraggio di mantenere le sue posizioni e non scendere a patti con lei.
Anche in questo libro ho trovato la scrittura della Fitzpatrick molto scorrevole. Le pagine sono scivolate via una dietro l’altra con facilità. È uno young adult e quindi la trama non è molto complessa ma gli “elementi disturbatori” sono ben inseriti e contestualizzati.
Ho cercato in lungo e in largo nell’etere per scoprire se ha scritto altri libri della serie “Stony Bay Beach” ma non ne ho trovati, purtroppo. Perché sì, lo ammetto, mi piacerebbe leggere ancora della famiglia Garrett...
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