Abbiamo un bacio in sospeso (io e te), Riccardo Bertoli

Non potete nemmeno immaginare da quanto tempo non prendevo in mano un cartaceo. Ormai il Kindle è diventato un’estensione del mio braccio e tornare a tenere in mano fisicamente un libro mi mancava. A sopperire a questa mancanza ci ha pensato la biblioteca. E io cosa ho fatto? Ho lasciato il romanzo sulla cima della mia pila sempre più alta che staziona costantemente sul mio comodino. Solo quando mi è arrivata la fatidica mail che mi ricordava la scadenza del prestito, mi sono decisa a iniziarlo. E vi posso solo dire che, già con l’introduzione, Riccardo Bertoli mi ha toccato corde che mi hanno fatto commuovere.


Le piccole sconfitte che accumuli negli anni assumono davvero un significato solo quando ti accorgi che, in fondo, ti hanno portato dove non avresti mia pensato, tutto intero, e magari felice.


Lì, dove ogni cosa ti ricorda l’unica di cui non devi dimenticarti mai: che meriti sempre tutto l’amore che ci metti.


Leonardo vive a Milano con Paola. La loro storia dura da dieci anni ma ormai è arrivata al capolinea. Da mesi la relazione si trascina senza che uno dei due prenda il coraggio a due mani e tagli quel filo che li lega. Solo Leonardo, dopo l’ennesima discussione, si fa forza e prepara le valigie. Così, di punto in bianco, molla tutto e torna nella sua città natale, Verona. Qui trova la forza di fare il lavoro che ha sempre sognato di fare, il fotografo. Leonardo ama fotografare le persone, soprattutto quando loro non se lo aspettano. I visi delle persone gli trasmettono emozioni che vuole mettere su carta e che porta sempre con sé, nel suo book. Leo a Verona ritrova il padre, con cui non è mai riuscito ad incastrarsi in un buon rapporto, e i suoi amici con i quali è cresciuto. Per mesi gli è parso di vivere in una bolla, senza avere il coraggio di rialzare la testa. La rottura con Paola lo ha segnato e ha paura di lasciarsi andare per soffrire nuovamente. Ma piano piano il tempo lenisce le ferite e quando, nei suoi viaggi in treno verso l’ufficio, incontra gli occhi di una ragazza che si siede sempre al solito posto, ecco che qualcosa in lui cambia. Leo spera di incontrarla tutti i giorni sullo stesso vagone perché la sensazione che gli provoca vederla salire su quel treno è intensa. Quella quotidianità, quello cambio di sguardi rubati, quello studiarsi di nascosto provocano in lui emozioni che da tempo non provava più. In uno di quei viaggi Leo la fotografa. Fotografa questa ragazza nel riflesso del finestrino e posiziona l’immagine stampata proprio nella prima pagina del suo book. I giorni passano e tutto rimane invariato fin quando Leo tira fuori dal book la fotografia e la mette sul sedile dove di solito si siede la ragazza. Leo, però, non rimane in attesa seduto al suo posto, si sposta su un altro vagone e aspetta di vedere la mossa che farà lei. Insomma, lancia il sasso e nasconde la mano, con la speranza che qualcosa sott’acqua si muova. E così, anche a noi non rimane altro che aspettare e vedere che succede.


Credo sia molto più facile trovarsi che tenersi, perché non si sceglie di innamorarsi, ma di non lasciarsi andare invece sì.


Mi sono ritrovata in molti pensieri e in molti modi di fare di Leo. Nelle sue paure, nelle sue “seghe mentali”, nel suo vivere con il freno a mano tirato. Nel suo costruire muri per non soffrire. Nel suo preferire vivere tranquillo piuttosto che osare per scoprirsi troppo. E, fortunatamente, al mio fianco ho una persona come Sara, la sconosciuta del treno. Una che riesce a tirar fuori il lato più sbarazzino, più giocherellone di me. Quello che ti permette di vedere le cose sotto lenti diverse. Quello che ti permette di vivere la vita con più leggerezza, in modo più fatalista. Succeda quel che succeda, io intanto la vivo fino alla fine.


Non dovremmo permettere a nessuno di dirci che cosa è giusto, perché le uniche cose esatte sono quelle che ci rendono felici.


Ho adorato fin da subito il modo di scrivere di Riccardo. Molto introspettivo, molto riflessivo, ma comunque scorrevole e piacevole da leggere. Ho adorato i suoi protagonisti e anche i personaggi che ruotano intorno a loro. Luca con il suo vivere la vita a piene mani, senza farsi scappare un’occasione. O il padre di Leo, con il suo attaccamento per il figlio ormai grande.


Vorrei vederti amare senza filtri, perché è proprio così che dovrebbe essere l’amore: vero, insano, folle.


Ho sottolineato davvero tantissime parti di questo libro. Talmente tante che ho fatto fatica a scegliere le citazioni da inserire in questa recensione. E, prima di restituire il libro alla biblioteca, mi rileggerò alcune parti che mi sono rimaste particolarmente nel cuore. Perché questo libro è ciò che fa. Ti entra dentro e non ti lascia più.


Un uomo che non accetta i tuoi difetti, di certo non merita i tuoi pregi.

Elle

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