Forse non è la prima volta che lo dico, ma ogni libro ha il suo momento per essere letto. Un libro ti
deve “chiamare”, dirti “è questo il mio momento!” e farti provare le emozioni che l’autrice ha
voluto raccontare. Ecco, questo libro ha aspettato tanto, e me ne dispiaccio, ma quando è arrivato
il suo momento si è fatto sentire.
Non rido dei tuoi sentimenti. Rido del fatto che stai scegliendo me. Dovresti guardare ben oltre
quello che sono le apparenze: capiresti che io non potrei mai ridere di te.
Dean e Kate sono due ragazzi che non possono essere più agli antipodi. Lui è nato in un quartiere
malfamato e in una famiglia che chiamare tale è un eufemismo. La madre fa praticamente la
prostituta e il padre spende i pochi soldi che guadagna ubriacandosi tutte le sere. Dean è dovuto
crescere in fretta e cercando di proteggersi da solo. È passato più volte dall’affidamento ma tutte
le varie famiglie che lo hanno ospitato, lo hanno poi rispedito al mittente. Lei, invece, è nata in una
ricca famiglia di Manhattan dove devi rispettare sempre le regole imposte ma dove non le è mai
mancato l’affetto dei genitori. Questi sono molto rigidi, soprattutto il padre che vuole imporre
sempre le sue idee, ma non le ha mai fatto mancare niente.
Dean è spesso assente da scuola e, quando si presenta, viene messo in punizione. I suoi voti non
sono brillanti ma nelle materie scientifiche se la cavicchia. Kate, invece, è una studentessa
modello. I suoi voti sono sempre molto alti e ci tiene ad essere brava perché vuole entrare alla
facoltà di medicina.
Lui si mantiene facendo lavoretti non propriamente legali ma, diciamo così, potrebbe fare di
peggio. Ha una sua idea di sopravvivenza nel quartiere e se ne guarda bene dall’entrare in cosche
troppo pericolose. Lei non ha problemi economici, basta chiedere ai genitori e questi elargiscono
senza pensarci due volte.
Non voleva perdersi, voleva esplorare. Non voleva sentirsi a disagio, ma per una volta, da
quando era piccola, voleva sentirsi libera.
Cosa accomuna questi due ragazzi all’ultimo anno di liceo? Ecco! Giusto la scuola. Entrambi
frequentano la stessa scuola e, occasionalmente, gli stessi corsi. Ma Dean “bullizza” un pochino
Kate. La prende in giro per il fidanzato che ha, la provoca e cerca di farla arrabbiare. Fino al giorno
in cui Dean sfida Kate a uscire con lui e lei accetta. Da quel momento per loro cambia tutto. Lei
capisce che fino a quel momento ha vissuto una vita vuota, alla continua ricerca di accontentare in
tutti i modi i genitori, ma senza seguire quello che le diceva il cuore, senza fare quello che in realtà
riteneva più giusto per sé. Dean, invece, inizia a capire che, quando si tiene davvero ad una
persona, questa diventa una parte di sé, il suo benessere diventa una tua responsabilità. Inizia a
sentirsi amato, desiderato, a sentirsi al sicuro in casa propria, luogo dove prima di quel momento
non lo era mai stato. Inizia a desiderare un futuro diverso, migliore, perché deve dare il meglio di
sé per poter stare al fianco di una ragazza come Kate.
Ho ascoltato per troppo tempo chi guardava le apparenze. Mi hai insegnato che il valore alla
vita lo diamo noi e che, anche i momenti peggiori, ci lasciano qualcosa dentro.
Se qualcuno pensa che la storia sia già scritta, si sbaglia di grosso. Il destino e le scelte sbagliate,
non solo loro ma anche delle persone che stanno loro vicino, entrano spesso a gamba tesa nelle
loro vite. Ma può un amore “giovane” sopravvivere a tutto? Può rimanere vivo nonostante le mille
difficoltà? Può davvero superare tutti gli ostacoli?
Chiunque tu sia, qualsiasi cosa tu faccia, riesci sempre a farmi tuo.
Questo è un libro che ho divorato e che mi ha trascinato, pagina dopo pagina, fino all’epilogo. Non
ricordo perché tanto tempo fa avevo deciso di leggerlo, ma so che le emozioni mi sono arrivate. Mi
sono arrabbiata mille volte con Dean per i suoi comportamenti da immaturo. Ho incitato e
sostenuto mentalmente Kate per le sue scelte e le sue idee, chiedendole di non mollare mai, di
tenere duro, non solo per sé, ma anche per Dean, per dargli un futuro in cui credere, una
possibilità di vita migliore.
Una cosa che proprio non sono riuscita a farmi piacere, però, è stato l’epilogo. Io ammetto di essere una
di quelle lettrici che vorrebbe sapere tutto della vita dei protagonisti, ma so e capisco che questo
non sempre è bene. Bisogna lasciare al lettore un po’ di suspense, lasciargli la possibilità di
fantasticare sui personaggi. Se questo non avviene si toglie la possibilità a chi legge di essere
partecipe della storia, di poterne fare in qualche modo parte. Trovare tutto già scritto mi ha tolto
questo qualcosa, mi ha tolto la possibilità di pensare ancora a Dean e Kate e alla loro storia...
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