La mia anima da custodire, Kennedy Ryan

Lo dico apertamente. Sono letteralmente innamorata di questa autrice. Ho letto la sua trilogia dedicata a Grip e Bristol qualche anno fa e ora ho avuto il piacere di leggere in anteprima anche la prima parte della storia di Rhyson e Kai. Beh, che dire. Ne sono rimasta davvero folgorata.


Non sono sicura di essere pronta per ciò che una relazione con lui possa davvero significare, ma l’alternativa, stare senza di lui, non è un’opzione.


Kai Anne vorrebbe sfondare nel mondo dello spettacolo. Fin da piccola sognava di fare la cantante o la ballerina. O entrambe le cose insieme. Ha dovuto mettere in stand by la propria vita a causa della malattia della madre. Malattia che non dà scampo e da cui Kai ne esce a pezzi. Pezzi che fa fatica a far combaciare di nuovo. A distanza di un anno dalla morte della madre, ha lasciato la Georgia per Los Angeles in cerca di quell’opportunità che insegue da sempre. Ora si mantiene lavorando al The Note come cameriera, come insegnante di ballo al centro ricreativo e come segretaria dal suo insegnante di canto Grady. Lavorare così tanto l’aiuta a racimolare i soldi che le servono per pagare i debiti contratti per curare la madre, per non pensare alla sua vita e al vuoto costante che sente in mezzo al petto. Kai vuole farcela. Vuole sfondare. Vuole arrivare a esibirsi su un palco. E vuole farcela con le proprie forze.


Sono io quello famoso. Quello ricco. Quello che non ha nulla da dimostrare, ma è lei che ha tutte le carte in mano. Specialmente quelle di cuori.


Rhyson è una star da quando era solo un bambino. All’età di nove anni girava il mondo in tournée e si esibiva al pianoforte con pezzi della musica classica. E per essere solo un bambino così piccolo, era dannatamente bravo. Ora gli anni sono passati. Ha lasciato la strada che gli avevano assegnato i suoi genitori quando, all’età di sedici anni si è ribellato chiedendo l’emancipazione, andando a vivere con lo zio Grady e iniziando a scrivere le proprie canzoni. La sua vita, vista con gli occhi di un comune mortale, può sembrare bellissima, ma vista con i suoi occhi, è tutt’altra cosa. Non parla con i genitori da anni. Non ha praticamente mai avuto una relazione seria con una donna. I suoi amici li si può contare sulle dita di mezza mano e per poter girare per strada deve camuffarsi altrimenti i fans non lo lasciano respirare.


«Tu non vuoi dipendere da me per nulla, non vuoi avere bisogno di me. Non vuoi fidarti di me, ma una relazione è fatta di queste cose.»


Quando Rhyson vede Kai per la prima volta, capisce che vuole conoscerla. Non solo portarsela a letto, ma conoscerla veramente. Poter far parte della sua vita.

Quando Kai vede Rhyson per la prima volta, ne rimane folgorata. La musica che suona la travolge, la lascia senza parole. E quando gli parla capisce che non può uscire con lui se non come amica. Kai non aveva previsto di potersi innamorare. A lei bastava poter vivere un giorno senza quel dolore costante nel petto. Senza sentire la mancanza della mamma. Soprattutto lei vuole sfondare grazie alle proprie capacità e non grazie alla persona con cui esce. Per questo lo friendzona alla grandissima. Insomma o si esce come amici oppure ciccia. Eppure le cose non sono sempre così nette e non è così semplice mantenere le distanze. Una volta che Kai e Rhyson si conoscono ed entrano in confidenza, la tensione è dietro l’angolo. E se Rhyson sa cosa vuole, Kai non è così sicura. E questa sua insicurezza vacilla sempre di più. Si sente sempre più attratta da Rhyson e, se da una parte vorrebbe cedere alla tentazione, dall’altra sa che potrebbe uscirne a pezzi.


È il tipo di ragazzo che ho sempre sognato, ma che non pensavo esistesse davvero. 


Ho adorato Rhyson fin dal primo momento. Il suo voler proteggere Kai a tutti i costi me l’ha fatto apprezzare ancora di più. In lei ho rivisto alcuni miei atteggiamenti. Il fatto che vuole che siano sempre gli altri a fare il primo passo. Il volercela fare da sola. L’aver paura di “dipendere” da qualcuno che potrebbe spezzarti il cuore. Il suo essere così orgogliosa. Eppure, nonostante tutto, Rhyson è riuscito a farla capitolare, è riuscito ad avere quell’opportunità che necessitava per arrivare al suo cuore. Ora quel cuore, però, lo deve curare, tenere al sicuro, non farlo sanguinare. E non sarà facile perché la loro relazione è solo agli inizi, non avere una vera e propria privacy è logorante e il voler intraprendere la stessa carriera è deleterio. A maggior ragione quando l’uno in cima alla montagna ci è già arrivato e l’altro, invece, è solo all’inizio della salita.


La vera libertà può essere trovata solamente quando ci si scatena in ciò che rappresenta lo scopo della propria vita.


Leggere La mia anima da custodire è stata una piacevole conferma di quanto mi piaccia il modo di scrivere di questa autrice. Ho deciso di buttarmi nel review party senza aver letto la trama, proprio per non rovinarmi alcuna possibile sorpresa. E devo dire che ritrovare Grip e Bristol, anche se marginalmente, è stato un ulteriore punto a favore. Il romanzo è davvero coinvolgente, al punto da non riuscire a staccarmene. Avrei voluto leggerlo tutto d’un fiato e se non l’ho fatto è perché la mia vita di mamma-moglie-lavoratrice non me l’ha permesso.
Visto che il finale è un bellissimo cliffhanger, ora non mi resta altro da fare che attendere il seguito. E già lo so che la Hope stavolta è stata davvero brava e, a brevissimo, potremo scoprire come si evolverà la storia di Rhyson e Kai.


Anche se non si vede a occhio nudo, Rhyson ha scritto una canzone sul mio cuore stasera, e ho paura che l’inchiostro sia indelebile.

Elle

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