Ve l'avevo detto.
Ve l’avevo detto che avrei iniziato subito il terzo libro della Shot Series. Peccato che non vi avevo detto che, così come l’ho iniziato, l’ho anche finito!
Come può un palmo tanto grande essere così delicato, come se fosse in grado di proteggere e di curare?
Kenan Ross viene chiamato dai suoi compagni di squadra (August incluso) il “Gladiatore”. È grande, grosso e con i muscoli scolpiti. È anche molto introverso, non dà troppa confidenza a nessuno. Preferisce la solitudine alle chiacchiere inutili. Ma è un uomo davvero dal cuore d’oro. Kenan era sposato con una donna poco adatta a lui che lo ha tradito con un suo compagno di squadra e, per questo tradimento, il loro matrimonio è andato a rotoli. Forse i problemi c’erano anche prima ma, questo tradimento, è stata la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso. Vivere spesso lontano da casa per circa nove mesi l’anno, durante il campionato, non deve essere stato facile, per nessuno dei due, e la vita di coppia ne ha risentito. Se a questo si aggiunge l’avere una figlia da seguire, ecco che i problemi si moltiplicano. E se questi problemi, invece di cercare di risolverli dentro le mura di casa, vengono spiattellati sui social, ecco che la frittata è fatta. Kenan adora la figlia, Simone. Lei ha quattordici anni e non accetta la separazione dei genitori. Spera che possano tornare insieme, anche se il padre non le lascia molte speranze. Soprattutto da quando ha incontrato Lotus.
Io non sono d’accordo con chi dice che un sopravvissuto non può andare avanti se non perdona le persone che gli hanno fatto del male. La chiave, dal mio punto di vista, è lasciare andare il dolore. Andare avanti con la tua vita senza lasciare che il dolore te lo impedisca.
Lotus è la cugina di Iris. Lavora nel mondo della moda ed è davvero molto brava. Il suo capo, JP, la adora e si appoggia molto al suo buon gusto e alla sua bravura. Lotus è piccolina, ben proporzionata e con occhi magnetici. Nonostante il suo passato difficile è sempre molto positiva, allegra. Ha sempre amato il sesso fine a sé stesso, senza intimità, senza implicazioni sentimentali, ma ultimamente questo la fa soffrire. Per questo ha deciso di prendersi una pausa dalla ginnastica orizzontale. Lotus ha incontrato giusto un paio di volte il “Gladiatore” e tutte e due le volte se ne è tenuta a distanza. L’aver vissuto nel bayou le ha permesso di affinare alcuni sensi. Uno di questi le ha permesso di leggere negli occhi di Kenan e vedere in lui l’uomo che potrebbe conquistare il suo cuore. E, proprio per questo, se ne tiene a debita distanza.
Le differenze tra Kenan e Lotus non sono solo fisiche. Lei è molto giovane, lui ormai non lo è più. Lei è molto solare, socievole, lui proprio il contrario. Lei ama l’hip hop, lui il jazz. Lei ama chiacchierare, stare in mezzo alla gente, lui ama stare da solo in silenzio. Eppure una cosa hanno in comune. Entrambi hanno paura di rimanere feriti un’altra volta dalle persone che dovrebbero, più di tutti, amarli.
Tu popoli i miei sogni. Sono impregnati del tuo profumo. Il tuo cuore è sul mio cuscino e ti sento quando dormo.
Kennedy Ryan, con questi tre libri, ha voluto toccare argomenti davvero difficili. E, come ho già detto in precedenza, è stata in grado di affrontarli in modo molto diretto, eppure anche con delicatezza. Ha esternato tutti i punti salienti, ha tirato fuori tutto il dolore che possono provare le vittime, e lo ha fatto suo. Ha fatto crescere le protagoniste, prima individualmente, e solo dopo, affiancando loro degli uomini che le hanno capite, sostenute e aiutate. Ho adorato sia le protagoniste femminili, che quelli maschili. Ho adorato questi uomini così machi eppure così sensibili. Uomini capaci di provare, con le giuste ragazze al loro fianco, sentimenti che hanno fatto vedere lati di loro che non si sarebbe mai pensato potessimo vedere. Il loro lato tenero, sentimentale. Eppure non hanno perso nulla del loro essere uomini a tutti gli effetti. Ne hanno solo giovato.
E le ragazze… beh, loro sono delle sopravvissute. Delle donne forti che nessun sopruso, nessuna violenza, è riuscita a piegarle. Si sono fatte forza, hanno affrontato i problemi a muso duro, senza sconti, e ne sono uscite ancora più forti, ancora più mature. Sono riuscite a dare ancora fiducia ad un uomo, e con loro sono riuscite a creare quella sintonia, quella magia, che serve per costruire una famiglia.
Ho trovato questi tre libri davvero centrati, molto equilibrati. Mai una sbavatura, mai un qualcosa fuori luogo. Ho forse trovato un po’ eccessivo il momento vissuto in ospedale da Kenan e Lotus, ma posso capire che certe “superstizioni” siano ancora vive e quindi trovo corretto che l’autrice ne abbia parlato.
Quello che non mi è piaciuto molto è la poca cura che la CE ha dedicato a questa serie. Ho trovato davvero tantissimi errori grammaticali. Alcuni talmente basilari che la mia maestra delle elementari avrebbe fatto scrivere mille volte sulla carta da salame la regola per mandarla a memoria e non sbagliare più. Penso che un libro, soprattutto se pubblicato tramite casa editrice, debba essere grammaticalmente perfetto. Possibilmente senza refusi. Poi se ce ne scappa uno, nessun problema. Ma così tanti penso siano inaccettabili.
Siamo noi, la magia.
Dopo tanti romanzi rosa ho deciso di prendere una pausa. Ho già sul mio comodino due libri di genere completamente diverso. Sarò capace di non tornare sui miei passi? Solo col tempo, lo scoprirete.
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