Vacanze, vacanze, mie care vacanze.. Dove siete finite? Perché mi avete abbandonata lasciandomi con questo tempo tremendo, umidità a mille e capelli crespi come non ci fosse un domani?
Vabbé, deliri a parte, eccomi qui con la seconda parte della tappa in Bretagna... Che ricordi...
Venerdì mattina ci svegliamo infreddoliti e immersi nel più completo silenzio. Solo qualche sporadico uccellino cinguettante. Non ci arrischiamo a fare colazione all’aperto, fa troppo freddo. Appena possibile ci spostiamo verso Pointe du Raz, il promontorio più a ovest della Francia. Dopo un paio di chilometri di passeggiata nella brughiera, eccoci arrivare sulla punta della scogliera. La vista del faro in mezzo al mare, con le onde che gli si scagliano contro, è uno spettacolo impagabile. La forza della natura mi sorprende sempre. Fatte le ormai innumerevoli foto di rito, riprendiamo la via del ritorno.
Prossima tappa: Concarneau con la sua città vecchia fortificata.
Parcheggiato il camper, ci facciamo la passeggiata lungo la spiaggia per arrivare al centro e… sorpresa! C’è in corso la festa del filetto blu! Tante bancarelle lungo il porto, mostre fotografiche, insegnanti di cornamusa e un concerto di musica celtica! Gironzoliamo per le vie del centro piene di negozi di souvenir e dopo un discreto gelato decidiamo di fare una passeggiata lungo le mura. Il centro è carino ma c’è davvero troppa gente e, dopo aver guardato un pezzo di sfilata storica e ascoltato nuovamente musica celtica, decidiamo di andare.
Ripreso in mano il camper ci spostiamo a Pont-Aven, un piccolo borgo poco lontano. La via principale si snoda lungo il fiume su cui si affacciano vecchi mulini e gallerie d’arte, fino ad arrivare al piccolo porticciolo. Non c’è granché da vedere ma passeggiare lungo le vie del borgo è piacevole.
Vabbé, deliri a parte, eccomi qui con la seconda parte della tappa in Bretagna... Che ricordi...
Venerdì mattina ci svegliamo infreddoliti e immersi nel più completo silenzio. Solo qualche sporadico uccellino cinguettante. Non ci arrischiamo a fare colazione all’aperto, fa troppo freddo. Appena possibile ci spostiamo verso Pointe du Raz, il promontorio più a ovest della Francia. Dopo un paio di chilometri di passeggiata nella brughiera, eccoci arrivare sulla punta della scogliera. La vista del faro in mezzo al mare, con le onde che gli si scagliano contro, è uno spettacolo impagabile. La forza della natura mi sorprende sempre. Fatte le ormai innumerevoli foto di rito, riprendiamo la via del ritorno.
Prossima tappa: Concarneau con la sua città vecchia fortificata.
Parcheggiato il camper, ci facciamo la passeggiata lungo la spiaggia per arrivare al centro e… sorpresa! C’è in corso la festa del filetto blu! Tante bancarelle lungo il porto, mostre fotografiche, insegnanti di cornamusa e un concerto di musica celtica! Gironzoliamo per le vie del centro piene di negozi di souvenir e dopo un discreto gelato decidiamo di fare una passeggiata lungo le mura. Il centro è carino ma c’è davvero troppa gente e, dopo aver guardato un pezzo di sfilata storica e ascoltato nuovamente musica celtica, decidiamo di andare.
Ripreso in mano il camper ci spostiamo a Pont-Aven, un piccolo borgo poco lontano. La via principale si snoda lungo il fiume su cui si affacciano vecchi mulini e gallerie d’arte, fino ad arrivare al piccolo porticciolo. Non c’è granché da vedere ma passeggiare lungo le vie del borgo è piacevole.
Stranamente la mattina ci svegliamo con il sole. Siamo a Carnac, il sito dei menhir per eccellenza. Il campo dei megaliti si può visitare solo con una visita guidata e, visto che siamo stanchi già di prima mattina, decidiamo di prendere il trenino che fa il giro turistico tra il paese e i vari siti di megaliti. La cosa impressionante è che alcune rocce sono enormi, la più alta è di ben 6 metri, e sono perfettamente allineate. Chissà come hanno fatto ad estrarre le rocce e a spostarle fino a lì.
Tornati al camper ci spostiamo verso Vannes. Anche qui il centro storico è racchiuso nelle vecchie mura della città ed è un tripudio di case a graticcio. Una più bella dell’altra. La chiesa è maestosa, peccato non abbia davanti una piazza ariosa che le dia l’importanza che merita. Dopo aver gironzolato per le vie interne, facciamo anche il giro delle mura esterne. Sicuramente è uno dei tre paesi più belli tra quelli che abbiamo visto. Ormai anche pochi chilometri si fanno sentire su gambe e schiena e stanchi, ma appagati, ci ritiriamo in camper per la notte.
Il giorno seguente mi sveglio con la sensazione che le vacanze siano ormai finite anche se, in realtà , manca ancora circa una settimana al rientro. Sarà perché lasciamo definitivamente la Bretagna, sarà perché oggi visitiamo l’ultimo paesino medievale, sarà perché… non lo so, ma questa sensazione non mi abbandona. La mattina visitiamo l'ultimo paese in Bretagna e poi ci spostiamo a sud in cerca di sole. Rochefort en Terre è un bellissimo borgo tenuto molto bene: fiori ovunque e case magnifiche. Finalmente troviamo una crêperia come la intendiamo noi e facciamo colazione: io crêpes con crema al caramello al burro salato, mio marito alla marmellata di albicocche fatta in casa e i bambini alla Nutella e, non contenti, ne prendiamo una con burro e zucchero… che bontà ! Dopo aver sfoggiato il nostro francese con la proprietaria della crêperia ed esserci fatti dare qualche consiglio sulla prossima meta, gironzoliamo per il paesino e ci perdiamo a fare foto ad ogni angolino che cattura la nostra attenzione...
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