Chiedimi un desiderio, Chiara Cavini Benedetti

Vi ricordate che una vita fa vi avevo detto che avrei letto il sequel di Grida il mio nome (di cui trovate la recensione qui)? Ecco io me ne ero completamente dimenticata ma, il mio Kindle è venuto in mio aiuto. Mi ha proposto questa lettura e, una volta letto la trama, ecco che la lampadina mi si è accesa di nuovo.


Era più facile fare una battuta e fingere di stare bene, piuttosto che dire la verità. E avevo imparato presto che un sorriso è lo scudo più potente di tutti. Nessuno si sofferma mai a guardare ciò che nasconde.


Zoe è la migliore amica di Amber, la protagonista di Grida il mio nome. Anche lei si è appena trasferita a Glenwood e deve iniziare a frequentare la Liberty High. Per lei non è stato facile lasciare le sue amiche e ricominciare una vita in un’altra città. Fortunatamente ha Amber vicino. Zoe è una ragazza schiva, si è costruita alte muraglie attorno a sé e ha sempre creduto che questi muri fossero impenetrabili. La sua estrema ironia è proprio un sintomo di questo suo modo di essere. Il fatto di essere cresciuta senza una madre e con un padre che tiene comportamenti adolescenziali, non l’ha aiutata ad uscire dal guscio. Anzi in quel guscio lei si rifugia sempre più spesso. Uno che proprio non ha paura di questi muri e che cerca di buttarli giù è Logan.


Potevo scappare da mio padre, dalla paura, dalle preoccupazioni. Ma non potevo scappare da me stesso.


Logan è uno dei due migliori amici di Noah, il ragazzo di Amber. Lui è un ragazzo che si circonda di ragazze. Tutte gli cadono ai piedi. Le voci che girano su di lui dicono che è uno che le ragazze le cambia più velocemente delle mutande, che nessuna ha mai fatto breccia nel suo cuore duro e, per questo, è bene stargli alla larga. Anche lui è dovuto crescere senza la madre e il padre è spesso assente per lavoro. La sua famiglia sono proprio quei due amici, Noah ed Ethan, che ha scelto tanti anni prima e che sono ancora al suo fianco. Che lo proteggono e lo supportano nelle sue scelte. Logan si è costruito una maschera dietro la quale nascondersi. All’apparenza è strafottente, nulla lo può toccare ma, nella realtà, com’è?


A volte devi rischiare. A volte devi solo fare un salto nel vuoto.


Sia Logan che Zoe sono due con la testa dura. Entrambi vivono con i piedi ben piantati per terra. Zoe non crede ai desideri. Non crede che ci sia la possibilità che si avverino. Lei ha espresso sempre un solo desiderio e questo non si è mai avverato. Per questo ha smesso di esprimerli. Anche Logan ha un desiderio e spera fino in fondo che questo si possa avverare. Lui, invece, la fiducia ce l’ha. Ha sempre la speranza che, prima o poi, il miracolo possa avvenire. Per questo Logan vuole dare a Zoe, la sua Kitty, la possibilità di esprimere un desiderio che si avveri. Riuscirà nel suo intento?


I desideri non possono avverarsi se non li esprimiamo.


Arrivata alla fine di questo romanzo mi sono resa conto di due cose. La prima è che questi ragazzi sembrano molto più grandi dell’età che hanno. Dovrebbero solo essere dei diciottenni spensierati e senza grandi problemi e, invece, sono praticamente dei quarantenni con un’età anagrafica inferiore. Si devono districare in situazioni fuori dal normale, dove un genitore con la testa sulle spalle è in grado di intervenire per risolvere questioni che di quotidiano non hanno proprio nulla e, invece, si trovano a dover contare solo sulle proprie forze. L’altra cosa è che questi ragazzi sono soli. Non hanno appunto quella famiglia alle spalle che li supporta e li aiuta a risolvere i problemi. Sono ragazzi che la famiglia se la sono scelta nelle amicizie e non all’interno del nucleo che li ha cresciuti, perché quel nucleo che avrebbe dovuto tenerli al sicuro, li ha abbandonati. Li ha lasciati soli. Trovandosi in questa situazione di “disagio”, questi ragazzi hanno smesso di sognare, di credere in qualcosa, di sperare che un desiderio semplice si possa avverare. Ecco tra le tante emozioni che potevano suscitarmi questi protagonisti, la tristezza è la principale, quella che ha prevalso su tutto il resto. Quella che ha smorzato un po’ i toni di questo libro che diversamente avrei trovato più bello e interessante.


Anche gli eroi hanno bisogno di essere salvati, a volte.


Ora, arrivata a questo punto, l’autrice ha lasciato aperta una porta sul prossimo libro. Immaginavo riguardasse Ethan e Elle, e ne ho giusto avuto la conferma. Spero che la loro sia una narrazione struggente e piena di pathos perché ho sempre avuto un debole per Elle e trovo che si meriterebbe una storia da vera prima ballerina....

Elle

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