Grida il mio nome, Chiara Cavini Benedetti

Dopo aver letto un libro che mi ha completamente stregato e rapito il cuore, trovarne uno che possa avvicinarsi รจ davvero difficile. Sinceramente ne ho letto uno nel mezzo che non ho avuto il coraggio di recensire perchรฉ non sarei stata obiettiva, ma mi รจ servito da cuscinetto, per rimettere in linea la prospettiva e per trovare quel distacco necessario per poter parlare di nuovi romanzi.


Il dolore… il dolore รจ come affrontare una maratona. Alcuni riescono a farla in fretta, altri non la finiscono mai e si arrendono prima. Altri ancora arrancano e la fanno lentamente, o magari trovano un’altra persona che corre insieme a loro e si fanno forza a vicenda. Non tutti superano il dolore allo stesso modo.


Per Amber riuscire a stabilire un contatto con qualcuno รจ la cosa piรน difficile che da fare. Sono passati quattro mesi da quando la sua vita รจ stata messa sottosopra e, da quel momento, si sta nascondendo da tutti. Sta nascondendo la sua vita, la sua cicatrice e, sopratutto, la sua voce. Da quel fatidico giorno, nessuna parola esce dalla sua bocca. Solo le urla notturne che la esauriscono e che le fanno rivivere, notte dopo notte, quanto subรฌto in quella tragica sera. 


Le cicatrici non si cancellano mai. Ti scavano il corpo fino a imprimersi nella tua stessa anima, e liberarsene รจ impossibile.


Noah รจ uno dei ragazzi tra i piรน popolari della scuola. Fisico da urlo, aria da duro, fama del cattivo ragazzo che non vede l’ora di fare a pugni. Il suo viso รจ solcato da cicatrici ma quelle piรน profonde sono quelle che tiene nascoste nel suo cuore. E non sono gli unici segreti che nasconde. Il suo passato รจ un segreto. Le sue paure sono un segreto. Il suo presente รจ un altro segreto.


Esistono silenzi che valgono piรน di mille parole, ed esistono parole che si possono dire solo in silenzio.


Ma tutto cambia quando Amber inizia a frequentare la nuova scuola a Glenwood, la Liberty High. Tutto cambia perchรฉ le basta incrociare quegli occhi bui come una notte senza stelle per rendersi conto di trovarsi davanti un angelo caduto dal cielo che, per arrivare sulla terra, ha dovuto attraversare l’inferno. Un inferno che gli ha lasciato centinaia di cicatrici sul corpo. Eppure, nonostante Amber sappia che deve stare lontano da un ragazzo come Noah, non riesce a farlo. Anche se sa che, avere a che fare con un ragazzo come lui potrebbe voler dire bruciarsi col fuoco, non riesce a stare lontano da quella fiamma.

Anche a Noah basta uno scambio di sguardi per rendersi conto che da Amber deve stare il piรน lontano possibile. In quegli occhi dorati vede una luce che potrebbe illuminare il suo buio, la sua notte, il suo lato oscuro. 

Eppure nonostante le loro enormi diversitร , qualcosa in comune ce l’hanno: delle ferite da rimarginare. Delle ferite da guarire. Delle ferite che potrebbero aiutarsi a cicatrizzare.


Il silenzio รจ tante cose, ma non รจ silenzioso. Il silenzio รจ lacrime non versate, emozioni represse, anime squarciate, grida ignorate. Il silenzio รจ assordante perchรฉ, quando ti fermi ad ascoltarlo, non riesci a sentire nient’altro.


Mi sono resa conto che l'aver approfittato dell’Unlimited mi ha dato la possibilitร  di leggere  romanzi di autrici italiane che non avevo mai letto prima. Una di queste รจ proprio Chiara Cavini Benedetti. Leggere di ragazzi tanto giovani, per me che giovane non lo sono piรน da un pezzo, รจ sempre difficile. Da una parte perchรฉ sono fuori dai giochi e dall’altra perchรฉ a quell’etร  รจ piรน vicina mia figlia di me (aiuto!!!). Eppure non riesco ad accantonarli, a non prenderli in mano. Forse perchรฉ mi piacerebbe poter tornare indietro nel tempo e poter rivivere certe emozioni, certe situazioni. 

Leggere di Noah e di Amber, mi ha fatto male. Leggere di due ragazzi cosรฌ giovani che hanno dovuto sopportare tanto dolore mi ha fatto soffrire. Eppure mi ha dato una speranza. Perchรฉ, anche se con il cuore a pezzi, con le ferite ancora sanguinanti, con le cicatrici ancora troppo fresche, sono riusciti a trovarsi, a supportarsi, a trovare una via per uscire dal dolore che li comprimeva. E sono riusciti a guardare oltre le apparenze, oltre la prima impressione che avrebbe voluto l’uno lontano dall’altro, per trovare un modo per aiutarsi ad uscire da quel buco nero che era la loro vita. Noah ha imparato a guardarsi allo specchio, ad accettare tutto il buio della sua notte e a farsi aiutare per rischiararla dalla luna. Ha capito che, anche se pieno di cicatrici, qualcuno puรฒ amarlo per quello che รจ. Paure e dolore compresi. E Amber ha imparato a superare i suoi blocchi, a fidarsi di nuovo di qualcuno, a buttar giรน quei muri che si era costruita attorno per ripararsi da quel  mondo che l’ha fatta soffrire.


Avevo imparato che le cicatrici non rovinano le cose, le rendono migliori. Piรน belle. Piรน forti. Perchรฉ le cicatrici non fanno che testimoniare una lotta, e la forza che ne consegue. La forza di rialzarsi e fare di tutto pur di vincere.


Anche se Grida il mio nome รจ un libro autoconclusivo, una volta arrivati alla fine, ci si rende conto che non tutti i segreti sono stati svelati. Sono ancora tante le domande che l’autrice lascia in sospeso. Sapere che, spero presto, potrรฒ sentire ancora parlare di Noah, di Ethan, di Logan e delle ragazze, non mi puรฒ far altro che piacere.


Elle

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