Rewind, Kat Sherman

Quando ho pubblicato la recensione di Tieni stretti i nemici (di cui trovate la recensione qui) una ragazza mi aveva suggerito di leggere l’ultimo romanzo di Kat Sherman. Io non ci ho pensato nemmeno due secondi: l’ho scaricato, l’ho iniziato e in un batter d’occhio l’ho finito.


Non c’è niente di peggio di un fiore finto. Non c’è niente di peggio che restare a guardare un sogno che muore e non far nulla per provare a rianimarlo.


Sabrina Molinari ha vent’anni e vive a Roma. Il suo più grande sogno era quello di ballare come ballerina professionista in una crew, ma questo si è infranto in mille pezzi quando il suo cuore si è rotto. Letteralmente. Sabrina ha dovuto subire un’operazione per impiantarle una valvola cardiaca artificiale. Ora il suo cuore non fa più tum tum ma, come un orologio, fa tic tac. Accantonare un sogno su cui si sono investiti anni di lavoro e speranze non è stato facile per lei. Ha dovuto riadattare la sua vita e cercare un altro sogno su cui investire il suo futuro. Ad aiutarla in questo passaggio ci sono i suoi genitori (su cui può sempre contare), sua cugina Alice (che è anche la sua migliore amica) e Capitano Achab.

Questo altri non è che il nickname di un ragazzo che studia all’ADW di New York e che aiuta gli studenti nell’orientamento. Il rapporto che Sabrina stringe con Capitano Achab è davvero speciale perché, oltre alle cose legate alla scuola, i due parlano di tutto. Per lei, in quel periodo difficile che è diventata la sua vita, è come se lui fosse una luce che illumina il suo buio. E non importa se non sa il suo vero nome o che faccia abbia, per lei è diventato parte integrante della sua vita, del suo quotidiano. La cosa bella di Sabrina è il suo modo di pensare. Lei è molto positiva, ha delle regole che l’aiutano a non demordere mai, a buttarsi sempre, a non lasciarsi sfuggire nessuna possibilità. A non piangersi addosso e cercare un piano B in cui buttarsi a capofitto. Il suo piano B diventa l’università dall’altra parte dell’oceano. La stessa università dove ha studiato sua mamma. La Andrew Dickinson White.


Quelli come lui sono pericolosi per il cuore. Dimentichi di averglielo dato e quando dopo vuoi riprendertelo non esiste più. Puff!


Aiden Marshall è bellissimo, al punto che viene soprannominato Hollywood. Ha degli occhi verde menta contornati da caramello fuso molto espressivi. È un ragazzo brillante e che ha un folto seguito. Ê carismatico e il suo essere un campione del football è solo un surplus. Il suo sogno è quello di essere scelto nei draft per entrare nella NFL e per questo si sta impegnando oltre ogni limite. Il suo obiettivo è ormai a portata di mano, manca davvero poco per poterlo realizzare e non può permettere a niente e nessuno di allontanare il suo sguardo dalla meta. Neanche l’attrazione che prova per Sabrina può distrarlo. Deve tenersi lontano da lei a tutti i costi.


Quando incontri qualcuno che ti fa sentire come se il miglior posto del mondo fosse la tua pelle, allora sai di avere in tasca un biglietto di sola andata per la felicità. 


Come mi è successo con tutti i libri che ho letto di questa autrice, mi sono fatta trascinare dalla narrazione, dalla storia. Penso di aver inquadrato il modus operandi di Kat Sherman, il suo modo di scrivere i romanzi, il suo tratto distintivo. C’è sempre un po’ di suspense che ti tiene sul chi va là, che ti fa pensare a come la storia si può dipanare sotto ai tuoi occhi. E devo dire che se le volte precedenti in qualche modo riuscivo a capire dove l’autrice voleva condurre il lettore, questa volta non avrei potuto immaginare un intreccio così ben orchestrato. Fino alla fine, fino a quando Aiden non ha deciso di vuotare il sacco, io non immaginavo minimamente ciò che avrebbe potuto dire. Ciò che lo ha portato a comportarsi così. Ciò che l’autrice ha deciso di fargli vivere.

Un’altra cosa che mi piace molto di questa autrice è che non ha paura di affiancare ai protagonisti dei personaggi davvero spettacolari. Sarò sincera. Io ho adorato Duke e Sloan. Li ho amati fin dal primo momento. E non importa se qualche volta hanno rubato la scena a Sabrina e Aiden. Non importa se avrei voluto leggere pagine e pagine su di loro, dei loro battibecchi, dei loro dispetti. Duke e Sloan sono davvero fantastici. Anticonformisti. Particolari. E nettamente in contrasto con Bree e Aiden. Un contrasto così netto che li ha fatti brillare ulteriormente. Li ha illuminati ancora di più.

Leggere questo libro mi ha permesso per qualche ora di staccare da una realtà che, qualche volta, può far male. E, oltre ad essere un piacevole svago, mi ha lasciato anche degli insegnamenti. Il primo fra tutti è quello che non bisogna mai arrendersi. Anche quando la vita ti rema contro, quando il destino ti sembra avverso, tu devi lottare. Devi trovare una via d’uscita, un piano B. Non ti puoi mai lasciare sopraffare perché


[...] ogni tanto ai sogni più belli, a quelli più grandi, piace travestirsi per sorprenderci.

Elle

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