! RP ! C'era una volta... o due?, Aya Ling


C’era una volta… o due. Vorrei leggere la serie di Aya Ling una, due, tre volte per il resto della mia vita. Da La cenerentola sbagliata (ne trovate la recensione qui) è passato quasi un anno - qui, nel mondo reale intendo. Del libro portavo un bel ricordo, una storia appassionante che mi aveva catturata pagina dopo pagina. Non portavo memoria di ogni singolo dettaglio ma, una volta preso in mano il secondo volume della saga, è stato come ritrovarmi a casa. Mi sono gustata il libro con calma, l’ho decantato così come si fa con il vino. Ne ho assaporato le sfumature, le diverse consistenza e apprezzato il retrogusto.

Da questo mio incipit avrete capito due cose, fondamentalmente: la prima è che questo libro è wowowowow! La seconda è che sono a dieta, ma non ne farò una recensione a riguardo.

Avvertenza per voi che mi state leggendo: essendo il secondo libro di una serie composta da titoli non autoconclusivi, gli SPOILER sono inevitabili. Quindi, se non avete letto il primo romanzo, fermatevi, datemi una carezza sulla spalla per la questione dieta e tornate da me una volta terminato La cenerentola sbagliata.

Il primo capitolo si era concluso nel più tragico dei modi: Kat, ragazza 17enne, catapultata dall’America dei giorni nostri nella favola, rivisitata, di Cenerentola, aveva detto addio a Edward, il nostro bel Principe Azzurro e l’aveva lasciato sull’altare per ritornare nel suo paese natio.
Sono passati sette anni nel nostro mondo. Kat è cresciuta, ha una relazione stabile con Jason, sua sorella Paige si sta per diplomare e sua madre ha anche lei un compagno fisso. Kat non ricorda nulla di ciò che le era successo quando aveva diciassette anni, complice un incantesimo fattole proprio per farle perdere la memoria. All’improvviso, però, appare dal nulla, fluttuando allegramente, un libro della sua infanzia, La cenerentola sbagliata. Il libro si rivela essere un portale e Kat ritorna in quel mondo che noi già ben conosciamo ma che, agli occhi della nostra protagonista, è completamente sconosciuto.
Quando Kat si ritrova nel regno di Athelia, si stanno ancora svolgendo le nozze tra lei, ovvero la principessa Katriona, ed Edward. Quindi, la Kat ventiquattrenne veste gli abiti della Kat diciassettenne. Complicato, eh?

Voglio una vita normale. Voglio tornare a casa.

La cosa che rende davvero complicato il tutto è proprio la mancanza di memoria della principessa e il fatto che non può raccontare tranquillamente di essere una ragazza americana arrivata in un regno fantastico dall’oggi al domani. L’unica persona a cui racconta tutto, perché alla fine la conosce meglio delle sue tasche e ci metterebbe trenta secondi a intuire che qualcosa non va, è Edward. Edward che capisce la voglia di Kat di tornare a casa, Edward che le strappa la promessa di non far rientro nel suo paese prima di aver riacquisito la memoria. Quest’ultimo dettaglio si rivela non semplicissimo ma, tra un ricevimento e l’altro, tra un racconto di Edward e una lezione di ballo fatta col bel principe, tutto viene pian pianino a galla. E quando succede…

Piccola nota su Edward. Io lo voglio, trovatemelo. Lasciamo perdere che sono sposata, ho figli e tutto il resto. Sono cose a cui posso porre rimedio, in un modo o nell’altro.
Edward è proprio tanta roba: passionale, seducente, rispettoso, riguardoso, gentile. Insomma, un uomo - logicamente - d’altri tempi da cui i giovani d’oggi avrebbero solo da imparare.
Però ribadisco, trovatemelo.

[…] lui ride. Dovrebbe proprio esserci una legge che vieta a un ragazzo così bello di ridere in quel modo.

Kat non sta bene. C’è qualcosa che chiaramente non funziona in lei e che lentamente la sta deteriorando. Ci sono di mezzo di nuovo i goblin in questa storia? La magia ha a che vedere con tutto questo? Ce la faranno, in questo nuovo capitolo, a raggiungere il Per sempre felici e contenti o anche questa volta dovremo soffrire come ne La cenerentola sbagliata?

La scrittura della Ling ancora una volta si dimostra avvincente ed intrigante. Sono poche le volte in cui un fantasy mi prende così tanto e mi fa sentire legata al libro, come fosse una mia costola o ne andasse del mio respiro. La lettura de C’era una volta… o due mi ha fatto scordare l’anno di attesa tra un capitolo e l’altro ma spero vivamente che per il prossimo libro non ci sia da attendere di nuovo così tanto.

vipregovipregoviprego

Elle

1 commento:

  1. Ho adorato rivedere Edward alle prese con il corteggiamento. Ho avuto le palpitazioni come nel primo libro. Questo principe ha saputo conquistarmi come pochi.

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