Fino alla fine del mondo, Valentina Ferraro

Non voglio crederci, non voglio minimamente pensarci. Ma, ahimé, devo farlo: devo scrivere quest’ultima recensione sul terzo capitolo della Matching Scars series; il capitolo finale, il capitolo risolutivo. Fino alla fine del mondo è il romanzo in cui mi sono ritrovata a salutare Ben e Cat, anche se in cuor mio sono ancora ben che presenti.

Solita premessa: essendo questo il terzo libro di una serie gli SPOILER sono inevitabili! Se non avete letto i romanzi precedenti (Scegli me, di cui trovate la recensione qui, e Quanto dura per sempre, di cui trovate la recensione qui) fate dietrofront e ritornate dopo aver letto i due libri precedenti.

Quanto dura per sempre ci aveva lasciati in un turbinio di emozioni contrastanti, situazioni non incasinate, ma di più e Ben e Cat non avevano ancora trovato il loro lieto fine (e questo mi ha causato una seduta extra dallo psicologo).

Se la persona che hai accanto è quella giusta, allora devi combattere contro il mondo intero per tenertela stretta, a qualunque costo.

In Fino alla fine del mondo ritroviamo Cat ancora tra le braccia del bel Julian, un uomo che rappresenta un porto sicuro, un’oasi tranquilla, la promessa di una vita agiata. Ma ripensiamo alla Cat di Scegli me, ripensiamo a quella Cat che si lasciava andare a pensieri matti, che non pensava mai alle conseguenze, che, semplicemente, viveva. E sì che ora è cresciuta ma alla fine, quella Cat, ancora esiste nella Cat di adesso e quindi riuscite a immaginarvela al fianco di un uomo come Julian?
Lei ci riesce, ne è fermamente convinta, ma per fortuna nella vita arriva sempre qualcuno capace di ribaltare le nostre convinzioni e, soprattutto, di tirare fuori da noi quella parte che o la società, o il nostro partner, ci porta a reprimere.
Ben rappresenta tutto questo per Cat: è il suo balsamo, è la sua cura, è il suo riparo da un uragano ma è allo stesso tempo l’uragano capace di rovinare qualsiasi cosa.
Anche in questo romanzo, la maturità di Cat mi ha sorpresa. Vederla così donna, forte e allo stesso tempo insicura, così reale, così simile a tutti noi, me l’ha fatta sentire vicina e volerle bene è stato del tutto naturale.
Ben, beh, Ben è da amare e da prendere a testate allo stesso tempo. Un bacio, una testata, un bacio, una testata, e così andare per il resto della vita…

La sua voce è una carezza sulla pelle, i rintocchi sulla chitarra, una dolce agonia che mi fa martellare furiosamente il cuore nel petto.

Devo dire che più e più volte il mio cuore si è ritrovato a martellare furiosamente nel petto ed è stato bellissimo.
Ancora una volta mi sono lasciata andare ad una lettura coinvolgente, mai noiosa e soprattutto molto scorrevole. In Fino alla fine del mondo ho ritrovato (per fortuna) la Valentina Ferraro di Quanto dura per sempre e questo non ha fatto altro che farmela amare ancora di più. Ormai è definitiva la sua presenza nella mia lista di autori preferiti. Sono certa, al 100%, che qualsiasi cosa pubblicherà passerà sicuramente tra le mie mani.

Elle

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