Come vi avevo anticipato, questa sarà la settimana dedicata alla Matching Scars series, la recensione del primo capitolo della serie la potete trovare qui, mentre il libro che affrontiamo oggi è Quanto dura per sempre, secondo, ovviamente, della saga.
Ecco, ci sono certi libri che davvero vorrei durassero per sempre. Per non parlare di alcune serie! Questa, in particolare, la leggerei anche se mi si proponesse in venticinque libri.
Vi avviso! Essendo il secondo capitolo di una serie gli SPOILER sono assolutamente inevitabili per quel che riguarda la prima pubblicazione! Quindi, se non avete letto Scegli Me, fate un passo indietro e ritornate a trovarmi a lettura conclusa ;)
Scegli Me finiva nel migliore dei modi: Caterina ritornava a Roma innamorata di Ben e lui la salutava all’aeroporto con la promessa di raggiungerla di lì a poco e continuare a coltivare la loro storia d’amore. Epilogo perfetto, no?
Così perfetto che Quanto dura per sempre inizia nel piĂ¹ tragico dei modi: la nostra coppia non è piĂ¹ una coppia. E per capire che diavolo è successo noi lettori dovremo dannare non poco l’autrice che è stata molto abile nel tenere una linea estremamente ambigua. In un continuo di vedo/non vedo leggevo e tentavo di venire a capo del mistero con tremila ipotesi, smentite di volta in volta.
Una cosa è certa perĂ²: sono passati due anni dal ritorno di Caterina a Roma e in questi due anni Cate e Ben sono cambiati drasticamente.
Caterina si è chiusa molto in sé stessa: ha tirato su un muro tra lei e il mondo talmente alto che scavalcarlo è praticamente impossibile.
Ben si è isolato a causa del suo nuovo lavoro, sente di rado i suoi amici così come suo fratello.
Scegli una strada, percorrila e non guardati indietro mai.
Caterina, che necessita di un cambio d’aria radicale, fa armi e bagagli e si trasferisce in Canada. Qui, mentre racimola soldi per mantenersi da sola lavorando in una caffetteria, incontra l’affascinante Julian Steinfield.
Seppur col cuore shippavo sempre la coppia Ben e Cate, ammetto che di tanto in tanto questo nuovo legame trovato oltre oceano mi faceva sognare e, come la nostra protagonista, in Julian trovavo quell’oasi felice tanto bramata dopo anni di tempesta.
Cosa potrebbe rovinare questa pace ritrovata se non il ritorno dell’amore piĂ¹ travolgente della tua vita?
La sala è strapiena di gente ma non ha importanza perchĂ© quando c’è lui, il resto del mondo non esiste piĂ¹.
Caterina perĂ² è bella determinata e ci tiene al suo nuovo status nonchĂ© alla sua sanitĂ mentale. Ha paura di Ben, delle sue promesse e chi sono io per darle torto?
A volte è piĂ¹ facile dimenticare che affrontare la vocina dentro di te che ti sussurra in continuazione che senza di lui la vita è incompleta.
Se ben vi ricordate ci eravamo lasciati con una recensione che non troppo lodava la scrittura del libro; i contenuti erano intriganti ma il modo di esporli mi aveva davvero lasciata interdetta.
Ok, ragazzi, io non so cosa sia successo nella vita di Valentina Ferraro ma so solo che le ha fatto un sacco bene!
Quanto dura per sempre è un libro-svolta. Lo stile elementare riscontrato nel primo romanzo viene sostituito in toto da una scrittura coinvolgente, i tremila refusi della prima pubblicazione pof! completamente dimenticati.
Quanto dura per sempre è una rivoluzione. Ăˆ un libro che si divora, si ingurgita e in un attimo ti fa arrivare all’epilogo, con non poche bestemmie.
Mi è davvero piaciuto molto e il fatto di aver ritrovato un’autrice così cresciuta tra le due pubblicazioni non ha fatto altro che farmi apprezzare di piĂ¹ tanto il libro quanto la scrittrice stessa.
Venerdì arriverà , ahimè, la recensione del terzo e ultimo libro della trilogia e posso anticiparvi che mi sento già triste a riguardo…
Chiunque abbia detto che il tempo cura le ferite si sbagliava: il tempo al massimo ti fa dimenticare quei particolari che ti impedivano di respirare. Nemmeno la rabbia è un’ancora di salvezza abbastanza affidabile: anche lei, con il tempo, si affievolisce e tutto quello che ti rimane sono ricordi, a volte belli, altri strazianti. L’unica soluzione è farsene una ragione e andare avanti passo dopo passo, senza fretta.
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