Lucky Penny, L.A. Cotton

Lo so, non dovrei scegliere i libri dalla copertina. Ma quando ho visto questa, beh, mi sono buttata! Aveva qualcosa che mi attirava, che mi chiamava. Avrò fatto bene a seguire l’istinto?


Proprio come era successo quando eravamo ragazzini, Blake mi vedeva sempre.
Non la facciata che cercavo di indossare o la maschera coraggiosa che usavo così spesso, lui vedeva me.


Penny aveva solo dodici anni quando è finita in una famiglia affidataria. Aveva un’aria smarrita e impaurita e il trovarsi, di punto in bianco, in una nuova realtà l’ha destabilizzata. Nei suoi occhi però, Blake ci ha letto qualcosa di più. Lui l’ha vista. L’ha capita. Ha iniziato ad affezionarsi a lei, ad essere suo amico. Durante gli anni passati in quella casa, la loro amicizia si è cementata. Si sono aiutati a vicenda a superare i momenti difficili. Si sono protetti e sono riusciti a superare la difficoltà di vivere con i Freeman e tutti gli altri ragazzi dati loro in affido. Sono riusciti a creare una bolla in cui prendere le distanze da tutto ciò che li faceva soffrire. Sgattaiolare durante la notte per andare nella “Terra di Nessuno” a guardare le stelle li ha resi complici. E il sentimento che li ha uniti fin da subito è iniziato ad evolvere in qualcosa di più. Qualcosa che non erano pronti a vivere, anche se quel sentimento lo hanno sempre provato. E poi, di punto in bianco, tutto è finito. Un giorno Blake è sparito. Di lui non è rimasta traccia. Vivere in casa Freeman senza di lui, per Penny, è stata davvero dura. I fatti successi dopo la sua partenza l’hanno segnata duramente. A distanza di sette anni, Penny non è ancora riuscita a rimettere insieme i pezzi del suo cuore e della sua anima segnata. È riuscita ad affrontare la vita ma senza viverla appieno. Non riesce ad avere relazioni stabili, ad entrare in intimità con qualcuno e l’emotività la tiene sempre frenata. Per questo decide di buttarsi e di partecipare come animatrice al summer camp di Hocking Hills, il Camp Chance. Il camp è indirizzato a ragazzi che vivono in famiglie affidatarie e che vogliono vivere un’esperienza che può davvero cambiare la loro vita. Ma chi si aspettava che Blake (sì, proprio quel Blake!!) partecipasse come supervisore? Dopo sette lunghi anni di lontananza, il destino ha deciso di far incrociare nuovamente le loro strade. Ma Penny e Blake saranno pronti ad affrontare le emozioni che li travolgeranno? Quanto possono essere cambiate le loro vite durante questi anni di lontananza?


Blake Weston era ogni emozione che avevo provato e che volevo provare di nuovo.


Cara autrice, mi spiace dirtelo, ma io non sono riuscita ad entrare in sintonia con i due protagonisti. Penny l’ho capita. Ho capito il suo comportamento, il suo essere sempre impaurita, ma speravo che, prima o poi, da gattina impaurita si trasformasse in leonessa. Che lottasse per ciò che voleva di più al mondo. Invece è rimasta fedele a sé stessa fino alla fine.

E Blake… beh, lui è stato un codardo quasi fino alla fine. Avrebbe dovuto lottare con i denti per ottenere ciò che voleva, invece si è fatto manipolare. Solo alla fine ha tirato fuori le palle, ha messo in chiaro le sue intenzioni e le ha seguite fino alla fine.

Però un personaggio mi è piaciuto tantissimo: Marissa. Lei è riuscita a scalfire e a entrare nella corazza di Penny a suon di sorrisi. È riuscita in poco tempo a farsi voler bene, ad entrare in confidenza con una Penny diffidente per natura e per necessità. Sono diventate amiche. Si sono affiatate e si sono volute bene.

Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è l’aver scelto di costruire la storia su protagonisti con un passato difficile. Entrambi hanno avuto esperienze complicate, in un’età già difficile per natura, ma si sono “trovati” per potersi supportare e riuscire ad affrontare le difficoltà insieme.


Era tempo che uscissi dall’ombra e iniziassi a vivere.  


Arrivata alla fine di questo libro, mi sono posta due domande (a cui, ovviamente, non ho saputo darmi una risposta!): è possibile rimanere innamorati del primo amore quando così tanti anni sono passati e le strade si sono divise, per poi incontrarsi di nuovo? E poi, è possibile riprendere tutto da dove si era interrotto? Ecco, io non ne ho idea, ma se qualcuno vuole fare una considerazione, io sono qui…

Elle

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