La verità va detta. La memoria è la più grande arma di difesa che abbiamo.
Per quale motivo si sceglie di leggere un libro piuttosto che un altro? Io davvero non lo so. A volte ci attira la copertina. Altre volte la trama. Altre ancora ti lasci consigliare da chi quel libro l’ha letto prima di te. Io ho scelto di leggere Per il tuo nome soltanto semplicemente perché è stato parecchio pubblicizzato. L’ho iniziato senza sapere di cosa parlasse. Di quale fosse la trama. E non vi dico che sorpresa quando ho capito che era ambientato durante la seconda guerra mondiale.
“Come faccio a trovarti?”
“Prendi il sentiero che porta alla fattoria dei Toussier. Poi, perditi.”
[…]
“Ti troverò io.”
Yvette è solo una bambina quando vede per la prima volta Aramis. È il 1936, ha dodici anni e i ragazzi non le sono mai interessati. Eppure Aramis l’ha attirata. Al punto da essersene innamorata a prima vista. Ma come attirare l’attenzione di un uomo? Aramis ha ventiquattro anni, si è appena trasferito a Saint-Denis e l’ha scambiata per un maschio. Un maschio!
Gli anni passano. È l’anno 1943. La guerra è arrivata. Una guerra che la vede sola in una Parigi occupata dai tedeschi. I suoi genitori sono stati arrestati e Yvette vive ormai di stenti. Ha qualche contatto con la cugina Charlotte che vive a Saint-Denis a Nord-Pas-de-Calais, il paesino dove Yvette per anni ha trascorso le vacanze estive dai nonni. Questa riesce miracolosamente a farle avere un lasciapassare per viaggiare e raggiungerla. In quel piccolo paesino Yvette ritrova quell’uomo che le ha fatto battere il cuore per anni. Che non ha mai dimenticato. Ma Aramis non è più il ragazzo spensierato che aveva incontrato durante le estati sulla Manica. Ora Aramis è un comandante dei partigiani. È freddo, scostante, feroce. Il suo ruolo lo richiede ma per Yvette questo suo nuovo modo di essere è difficile da accettare. Yvette in questi anni è maturata, è diventata “grande”. Per certi versi è molto ingenua ma è anche una ragazza intelligente, sveglia, forte, che vuole fare la sua parte contro una guerra che le ha praticamente portato via la famiglia e le ha tolto la libertà. Vuole combattere insieme ai partigiani, al fianco di Aramis e di tutti quei giovani che rischiano la loro vita per sconfiggere i nazisti. Solo in quel momento, solo quando Yvette si arruola, Aramis si rende conto di quanto quella giovane donna lo abbia coinvolto. Quanto si senta attratto da lei. E quanto questo amore sia impossibile.
“Una volta mi hai detto che combattere i nazisti è più importante della vita di chiunque.”
China il capo sul mio, mi dà un lungo bacio sui capelli. Tira un sospiro amaro e stanchissimo.
“Non ti avevo ancora conosciuta.”
Chi mi conosce lo sa quanto adoro i libri ambientati durante la seconda guerra mondiale. Non so perché abbia questa attrazione sfrenata per loro eppure difficilmente resisto alla loro lettura. Spesso mi spezzano il cuore, mi lasciano con il mal di stomaco eppure non posso rinunciare. Con Per il tuo amore soltanto è stato amore a prima vista. Adoro il modo di scrivere di questa autrice. Ha la capacità di trasportati in un mondo lontano. Di coinvolgerti. Di farti “vivere” il libro. Di rapirti e di portarti su quelle enormi spiagge ventose che si affacciano sull’oceano. Di farti sentire il vento tra i capelli e la sabbia umida tra le dita. Di farti sentire la fatica di camminare in un bosco senza fare rumore e senza lasciare tracce portando sulle spalle uno zaino pesante e imbracciando un fucile. Di farti provare la paura e il dolore per essere rimasta ferita. Di sentire quel sentimento che ti fa scoppiare il cuore. Quell’amore che da giovane e acerbo diventa importante. Diventa parte fondamentale della tua vita. E quando sai che quell’amore è tutto ciò che ti rimane, diventa devastante. Impossibile da superare.
Ho amato i protagonisti. Li ho visti crescere, diventare adulti. Ho amato anche tutti i personaggi che hanno abitato questo libro. Ho amato l’ambientazione, quei piccoli paesi del nord della Francia che ho avuto il piacere di visitare. Ho adorato il modo di narrare questa storia. A momenti delicata e in altri dura e difficile. Ma più di tutto ho adorato il fatto che, anche nel periodo più buio della nostra vita, ci sia sempre spazio per l’amore.
Lo guardo mentre ancora non mi ha visto e penso al fatto che lo amo. Che l’unica cosa che lui vuole è che io resti viva, ma l’unica cosa che desidero io è che lui continui a esistere.
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