Il colore rosa mi piace un sacco e quindi sono qui a parlare di nuovo di un romanzo d’amore anche se non propriamente rosa intenso. Diciamo che Fire ha delle sfumature piuttosto buie ma fa niente. Il rosa è sempre rosa. No?

Eileen, Adam e Lonan sono praticamente fratelli. Sono cresciuti insieme in orfanatrofio. Si sono stati vicini nei momenti più difficili e quando Adam e Lonan sono entrati a far parte dei Rebels ci hanno provato a lasciare Eileen fuori dagli affari del club. Ma non c’è stato niente da fare. Eileen è una testa dura e, più loro cercavano di tenerla distante, più lei ci si è infilata a forza. Eileen è sempre stata quella “esuberante”. Fin da piccola tendeva ad essere troppo attiva. Per questo nessun genitore adottivo la voleva. Solo in età avanzata ha trovato una famiglia che l'ha accettata per ciò che era realmente. Questo suo non essere accettata, amata, l’ha segnata profondamente. Questa sua mancanza l’ha portata a cercare affetto nel sesso fine a sé stesso. L’ha portata ad entrare nel club come groupie (nome carino per mascherare una definizione che di carino non ha nulla) e ad andare con parecchi motociclisti. Adam e Lonan l’hanno sempre tenuta d’occhio e, per quanto Lonan non abbia mai messo in mostra la sua disapprovazione, Adam non è mai riuscito a farsene una ragione. Si è sempre domandato perché Eileen, la rossa, andasse con tutti tranne che con lui. E per compensare questa mancanza, ecco che Adam va con tutte le groupie del club, tranne Eileen. Ovviamente.

Le attenzioni che Eileen cerca però escono anche dal club, un luogo comunque “sicuro”, controllato. Quando le attenzioni vengono da Reel, vicepresidente dei Vipers, club rivale dei Rebels, ecco che tutto si complica. Soprattutto perché Reel tanto sano di mente non è. E Adam? Quando viene a sapere che Eileen se la fa con Reel, da quasi un anno, va su tutte le furie. Lei è la sua “sorellina”, la ragazza che ama da sempre. Perché tra tutti i ragazzi a disposizione, proprio lui?

“Se vuoi Eileen, se la ami, dovresti dirglielo. Non ti renderebbe un debole, ma saresti soltanto coerente con i tuoi sentimenti.”

Leggere Fire è stato un pugno nello stomaco. Uno bello forte, anche. La scrittura di Mary Lin è sempre molto avvincente, coinvolgente. Ti prende proprio dalla prima all’ultima pagina, senza lasciarti respirare. Ma questa volta non ho apprezzato la violenza nei confronti di Eileen. L’ho trovata eccessiva. Se in Monster la violenza su Alya era comunque limitata e comunque uno dei Vipers era dalla sua parte, in Fire l’ho trovata esagerata. Soprattutto perché Reel avrebbe dovuto essere dalla sua parte, difenderla. E invece è stato il primo ad aizzare i compagni contro di lei. Il primo ad alzare le mani. Eileen l’ho trovata troppo troppo. Capisco che è il suo personaggio, il suo modo di essere, ma non sono riuscita ad apprezzarla. Non sono riuscita ad entrarci in sintonia. E me ne dispiaccio enormemente. Ho apprezzato di più Adam. Nonostante le sue “eccessività”, le sue contraddizioni, era pronto a cercare Eileen in lungo e in largo pur di trovarla. Era pronto a lasciare la sua famiglia per lei. Era pronto a sconvolgere la sua vita pur di tenerla al sicuro. È un po’ una testa matta (perché testa di cazzo non posso dirlo, vero?) ma avrebbe fatto davvero di tutto per Eileen.

Tra tutti i personaggi, però, quello che ho davvero adorato è Lonan. Lui, zitto zitto, quatto quatto, nasconde i suoi sentimenti. Ma non vuol dire che non li provi. Che sia insensibile. Anzi, penso che sia tutt’altro. Che sia il protagonista del terzo volume?

Mary Lin ti chiedo una cortesia. Ti prego. Di violenza nella vita reale ce n’è già fin troppa. Non farcirne anche i tuoi libri. Perché trovo che siano belli comunque. Anche senza scene troppo forti. Anche senza violenza sulle donne. Adoro ciò che scrivi e come lo scrivi. Ma non so se riuscirei a reggere un altro libro come Fire. Fammi solo sapere se posso reggere Ice…