Ammettetelo. Se siete assidui frequentatori del mondo self sicuramente vi sarete fatti travolgere dall'hype che verte attorno alla Red Oak Manor Collection: la prima raccolta di libri di dieci autrici self italiano, la cui ambientazione è incentrata a Red Oak Town.
Primo libro della serie è proprio quello di cui vi parlo oggi. Ho iniziato Wings con aspettative enormi e, conoscendone l'autrice, sapevo che non potevo rimanerne delusa.
E infatti tutto è filato liscio come l'olio, sorprendendomi pure un po'.
Lei mi ascolta, anche se non sto dicendo niente.
Jude è letteralmente nata all'orfanotrofio di Red Oak Town e da orfana ci ha sempre vissuto. Sua madre è morta dandola alla luce, suo padre non si sa chi sia. Jude è una bambina sveglia, con un grande cuore, vista da tutti come una perfetta sorella maggiore. Nonostante tanti pregi però non viene mai considerata per l'adozione.
Le giornate all'orfanotrofio sono tutte piuttosto uguali ma per Jude il giorno che fa la differenza è quello di Natale. Durante quella giornata il proprietario dell'orfanotrofio vi fa visita, accompagnato da suo nipote Jace.
Jace è un bambino di poche parole ma tanti sguardi e Jude quegli sguardi li nota, e viceversa. Così, in una stanza vietata ai più, i due si incontrano e, con un pianoforte scordato ad unirli, vediamo nascere la loro innocente amicizia.
I Natali, per Jude, si fanno più belli per tre anni e poi Jace, così com'era comparso, scompare.
Lei è sola davvero, io sono circondato da persone alle quali non frega niente di me.
Jace fa ritorno al Red Oak Manor quando ha diciassette anni. A seguito di un'espulsione dal college londinese che frequentava, il nonno lo obbliga a rimanere presso l'orfanotrofio per due mesi.
L'adolescenza, accompagnata da quel subbuglio ormonale che prima ti fa odiare qualcuno, per poi amare, per poi odiare, per poi amare in un loop infinito è la protagonista della seconda parte del libro.
Jude è una ragazza di quindici anni, sempre più adulta rispetto agli altri ragazzi della sua età, con già un lavoretto part-time e un'ottima media scolastica. Continua ad essere una figura di riferimento per gli orfani del Red Oak Manor, soprattutto per i più piccoli che vedono in lei una sorta di madre.
Jace, quando ritorna al maniero, si può dire, è un tantino testina. Incavolato nero col mondo, non vuole saperne di Jude, non vede l'ora di andarsene da lì.
Tutto però cambierà quando i due, finalmente, dopo diversi faccia a faccia, si chiariranno. E allora Jace di andare via non ne ha proprio più voglia. Ma il nonno non ne vuole sapere e, alla vigilia di Natale, obbliga il nipote a fare armi e bagagli e a ritornarsene nel vecchio continente.
Ti aspetto da quando ho undici anni. Cosa vuoi che cambino sei mesi, un anno, o due, o dieci? Niente, Jace. Io sarò qua ad aspettarti, sempre.
E sono proprio dieci gli anni che passano dall'ultimo incontro tra i nostri due protagonisti. Si sono fatti adulti, hanno concluso gli studi ed entrambi hanno trovato il loro posto nel mondo. Fisicamente.
Perché quando si ritrovano di nuovo ad un soffio l'uno dall'altra capiscono che il proprio posto nel mondo non è un luogo, ma qualcosa di diverso, qualcosa di più.
Però, come dicevo, i due son cresciuti e, crescendo, entrambi hanno indossato un'armatura davvero pesante, quasi impossibile da scalfire, e tenuta insieme da una quantità di orgoglio realmente notevole.
Nessuno può portarti via quello che non hai.
E che nessuno tolga mai la penna a Valentina Ferraro. Che nessuno lo faccia perché di autrici che riescono ad appassionarmi e a farmi innamorare dei libri quanto lo faccia lei ne conosco davvero poche (purtroppo!). E quindi, Valentina Ferraro patrimonio dell'umanità.
Pro e contro del libro.
Pro (per qualcuno anche contro).
Wings è un testo molto lungo. Il numero di pagine sicuramente può, inizialmente spaventare. Ciò che posso dirvi è che le pagine scivolano via una dopo l'altra senza lasciar traccia di pesantezza e barbosità.
La scrittura. La Ferraro conosce l'italiano e vi sfido a trovare refusi o scene che "se non ci stava era meglio".
La trama. Ok, la protagonista è un bel po' sfortunata e le cose che succedono in questo libro sono tante ma, come ho detto poco più su, anche le pagine sono tante (se si volevano meno eventi per avere meno pagine preferivate un bel cliffhangerone e il libro diviso in due?) Ma la trama a me è piaciuta, mi ci sono appassionata e, quando posavo il kindle, non vedo l'ora di tornarci nuovamente.
Contro
Ne ho uno e uno soltanto. La quantità di sigarette accese e fumate in questo libro. Tante, troppe ma davvero troppe, ricorrenti sin dall'adolescenza tanto di lui quanto di lei. Ho trovato la cosa realmente fastidiosa, come se l'odore di quel fumo raggiungesse, attraverso il testo, le mie narici. E allora mi chiedo, era davvero necessario?
Perché se ti concedono un paio di ali, voli e basta.
E dunque eccoci qua, alla chiusura di questa recensione per il primo capitolo della Red Oak Manor Collection. Pochi giorni fa è uscita la cover e la trama del prossimo libro la cui autrice sarà Marilena Barbagallo, e quindi che si fa? Beh, ovvio... Il conto alla rovescia.
-5
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