Un cuore torturato può azzardarsi a provare nuove
emozioni rischiando di spezzarsi un’altra volta dopo che in parte ha smesso di esistere?
Leia
Bowman è in vacanza a Sedona da una sua amica del college. Lei è una ragazza
solare, sorridente, positiva. La sua famiglia è abbiente e non le ha mai fatto
mancare fisicamente nulla, anche se la madre è sempre molto brava a criticarla.
Troppo magra, troppo sciupata, troppo allegra. Qualsiasi cosa è sempre
“troppo”. Solo su una cosa l’ha appoggiata. Quando c’è stato bisogno di
allontanare il suo ex ragazzo, la madre le ha dato ragione. L’ha addirittura
aiutata a prenderne le distanze. Questo ragazzo si è rivelato completamente
diverso da come si era presentato all’inizio e dopo ripetuti episodi
particolari ha deciso di lasciarlo. Questa relazione le ha lasciato la paura di
fidarsi del prossimo. Come fare a fidarsi ancora del fuoco quando ti sei
completamente bruciata?
Voglio anestetizzare ogni cosa, soprattutto la
consapevolezza di quanto io sia diventato imperfetto.
Jay
Mitchell è un gran bel ragazzo. Enigmatico, affascinante. Con quel lato oscuro
che ti attira inevitabilmente. Lui ha lasciato il college a seguito di un grave
lutto familiare e ora abita con il suo migliore amico vivendo di lavoretti
saltuari non propriamente leciti. Dopo questa grave perdita Jay è diventato
egoista. Non riesce a chiudere la relazione che ha da anni con la sua fidanzata
anche se sa che è arrivata al capolinea e, nel contempo, non si fa problemi ad
andare con ragazze occasionali da cui prende ciò che vuole ma a cui non dà
niente in cambio. Spesso neanche il minimo sindacale. Vivergli accanto vuol
dire soffrire, perché lo si vede distaccarsi da tutti inesorabilmente.
Come
può un’anima tormentata come Jay attrarre una ragazza come Leia? E come può
Leia fidarsi di un ragazzo come Jay? Eppure, Leia sa che Jay non la ferirebbe
mai volontariamente. Eppure, Leia sa che può fidarsi di lui. Ma Jay riuscirà a
non disattendere le sue aspettative?
Leia è una pura di cuore, io ho un demone dentro che se l’è
mangiato, il mio cuore.
Leggere
Run Away è stata una ventata d’aria fresca.
Non solo per la storia narrata ma soprattutto per il modo di scrivere di questa
autrice. È talmente fluido, talmente coinvolgente, che ti tiene attaccata alle
pagine finché non arrivi alla fine. Usa termini molto giovanili. A tratti mi è
sembrato di ascoltare mia figlia adolescente parlare. E questo suo modo di
approcciare i protagonisti, di renderli “umani”, te li fa maggiormente
avvicinare. Li senti tuoi. Entrano a far parte di te, della tua vita. Arrivata
all’ultima pagina ho capito che mi sarebbero mancati. E ora, a distanza di
qualche giorno, mi sento in astinenza. Ho bisogno di leggere ancora di loro e
dei loro amici. Mi piacerebbe leggere di Matty e del suo passato difficile. Di
Cristal e del suo caratterino tutto pepe. E non vogliamo dare una seconda
possibilità a Niky? Io ho letto tra le righe queste possibilità e, mi auguro,
che l’autrice decida di portare avanti anche le loro storie. Che mi dici, Jo,
ho visto giusto? Ci darai questa possibilità? Io ci conto…
La vita è troppo veloce per avere rimpianti o rimorsi,
perciò la vivo a cento all’ora, senza
guardarmi indietro.
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