Vi è mai capitato di odiare profondamente il protagonista maschile di un libro? E vi è mai capitato di sperare che la protagonista gli facesse il cosiddetto culo a strisce? Ecco, a me è successo proprio con La storia che volevamo.
Giocare mi era indifferente, era solo un mezzo per il mio scopo, ma quando tutti mi acclamavano, come un eroe, mi sembrava di riscattare, un pezzetto alla volta, la merda che era stato il mio passato.
Gregory “Ego” Madden è il famoso wide receiver dei Bears, la squadra di football di Berclay. Ego è famoso per essere un bravissimo sportivo, per essere un bravo studente, per essere un gran bel pezzo di ragazzo e per avere un carattere di ... beh, l'avete capito. Dire che ha un pessimo carattere è riduttivo. Si arrabbia solo se uno lo guarda storto e può arrivare ad alzare le mani solo per far arrivare prima la sua idea. È un ragazzo solo e solitario anche se attorniato da bellissime ragazze che farebbero e fanno di tutto pur di entrare sotto le sue lenzuola. Tra tutte le persone che gli stanno vicino l’unico che può considerare suo amico è Chad, il compagno di squadra con cui ha un affiatamento sul campo davvero eccezionale. Gregory è un ragazzo che antepone le sue priorità a quelle degli altri. Prima viene lui, le sue esigenze, i suoi bisogni, e poi tutto il resto. Per questo non ha mai avuto una ragazza. Non ha mai voluto condividere i suoi sentimenti con nessuna. Proprio a causa di questo suo carattere e di questo suo modo di fare, sta rischiando di perdere la possibilità di entrare nei Giants, suo sogno da sempre.
Era davvero una mosca bianca poggiata sul miele, in un mondo di mosche nere poggiate sulla merda.
Dawn Riddley è al penultimo anno di antropologia. Dawn è una di quelle ragazze che si notano per le loro particolarità ma che sono bravissime a nascondersi. Dawn è albina. Magrissima, pelle bianca come un fantasma, capelli bianchi e occhi quasi viola. Non notarla sarebbe davvero difficile. E proprio per queste sue fattezze al campus è stata soprannominata Morticia. Questo soprannome la fa soffrire ma ormai, con gli anni, ha imparato a lasciarsi scivolare di dosso tutto ciò che la fa soffrire. Anche Dawn è una ragazza solitaria. Nella vita ha sofferto molto e non lascia avvicinare nessuno. Solo Carole, una sua collega al museo presso il quale fa volontariato, è riuscita a far breccia nelle sue difese. Dawn è una ragazza intelligente, che impiega tutte le sue energie per avere quei voti che le permettono di ottenere la borsa di studio. È schiva e non si fida di nessuno. È anche molto ingenua e spesso passa dall’essere molto matura all’essere quasi una bambina.
Nella vita ci sono dei momenti perfetti che devi assaporare. Sono diversi da tutti quelli che hai vissuto prima e che vivrai mai dopo.
Sia Ego che Dawn hanno un passato molto difficile alle spalle. Un passato che li ha segnati e che li ha fatti diventare le persone che sono ora. Eppure nonostante si possa dire che hanno il passato in comune, questo li ha fatti crescere in due modi completamente diversi. Posso tranquillamente dire, opposti.
Se vi state domandando come due persone così diverse possano essersi incontrate beh, è semplice. A Ego serve una ragazza che “ripulisca” il suo curriculum dalle cazzate combinate (e sono davvero tantissime), e chi se non una ragazza ingenua e studiosa come Dawn?
Bisognerebbe amare ciò che ci rende speciali.
Sarò brutalmente sincera: ho ODIATO profondamente Gregory Madden. L’ho odiato perché è una di quelle persone falsissime che ha la doppia faccia ed è bravissimo a salvare le apparenze. Uno di quelli che non si fa scrupoli pur di arrivare dove vuole. Calpesta le persone, i loro sentimenti, le loro emozioni. E l’unica emozione che prova è l’amore verso sé stesso. L’ho trovato estremamente immaturo. Non ha saputo superare il suo passato per potersi costruire un futuro migliore, per non cadere costantemente sempre negli stessi errori. In questa sua negazione costante si è isolato in una torre d’oro dove si è auto-eletto re del suo piccolo regno fatto di ragazze facili e successi sportivi. Dawn, invece, l’ho amata. L’ho trovata equilibrata, superiore. Superiore ai suoi aguzzini, alle ragazze della sua età, superiore a Ego. Lei è diventata presto la sua bussola. La cassa di risonanza dei suoi sentimenti. Lei, con le sue stranezze, con la sua ingenuità, è riuscita a vedere nel buio che circondava Ego. È riuscita ad essere il faro che lo ha guidato fuori dalla rabbia cieca che lo attorniava. Ed è riuscita a vedere il suo lato buono, il suo lato positivo.
«Fallo, Ego Madden, e tirali fuori quei coglioni! Fallo adesso, perché nella vita certe occasioni si possono contare sulle dita di una sola mano.»
Leggere di Ego e Dawn mi fa ben sperare. Sperare che, nonostante le brutture che si possono vivere nel nostro passato, queste non ci facciano diventare brutte persone ma, anzi, ci diano la possibilità di diventare migliori, non solo per noi, ma anche per le persone che ci stanno vicino...
«Se tu soffri io soffro, se tu piangi io piango, se tu speri io spero.»
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