Vi capita mai di acquistare un libro e poi lasciarlo “marcire” prima di prenderlo in mano? A me capita spesso. Ma poi mi succede anche che, quando non so cosa leggere, ecco che l’occhio vada a posarsi proprio su quei libri “dimenticati”. Mi chiamano e io non posso resistere loro. Con INK è successo così!
«Alcune persone riescono a far emergere la nostra parte
peggiore. Altre, la migliore.»
Emmie
è nata e cresciuta a Metlin, un piccolo paesino californiano. Appena ha potuto,
però, è scappata a San Francisco dove lavora in una famosa libreria del centro.
Quando è morta nonna Betsy, questa le ha lasciato in eredità la sua casa, un
paio di appartamenti e la sua libreria, la Metlin Books. Emmie ora si trova
nella difficile posizione di dover decidere se vendere tutto per tornare a
vivere la sua vita a Frisco, o se mollare tutto e tornare a vivere in un
paesino di provincia a gestire la vecchia libreria di famiglia.
La
decisione non è sicuramente facile, soprattutto per una come Emmie. Lei deve
avere sempre tutto sotto controllo. Programma le uscite con gli amici con largo
anticipo, programma la sua vita in tutti i minimi dettagli e, gestire un
negozio di proprietà, invece, vorrebbe dire far fronte a mille imprevisti.
Quotidianamente. Nella difficile scelta l’aiutano due amiche: Daisy, che vive
da sempre a Metlin dove gestisce una caffetteria, e Tayla, l’amica contabile di
San Francisco. Ovviamente decide di buttarsi e tentare a gestire la libreria. Il
suo negozio, però, è davvero molto grande e, per contenere le spese decide di
affittarne una parte. Cosa si può abbinare bene a dei libri? L’occasione di
cedere parte della superficie si materializza pochi giorni dopo aver deciso di
riaprire l’attività tra la Settima e la Main.
«Sono la migliore versione di me stesso quando sono con
te.»
Miles
Oxford è conosciuto a Metlin per essere un bravo tatuatore e per le scenate che
Ginger (la sua ragazza nonché titolare del negozio nel quale lavora) gli fa in
mezzo alla strada. Ormai non provocano più nemmeno tanto scalpore perché gli
abitanti di Metlin sono abituati alle loro sceneggiate che, normalmente, si
concludono con baci mozzafiato. Questa volta, però, Ginger non ne può più e, in
un attimo di rabbia, prende tutti i vestiti di Ox e li butta in mezzo alla
strada. Insieme ai vestiti mette alla porta anche tutta l’attrezzatura che usa
per tatuare. Anche Ox si vede costretto a fare una scelta: continuare a fare
tattoo, magari mettendosi in proprio, o tornare a casa da mamma e lavorare al
ranch di famiglia? Cosa vuole davvero dalla sua vita?
Emmie
e Ox sono davvero molto diversi. Lei è una ragazza molto carina ma tende a
nascondersi dietro a T-shirt con scritte ironiche, o in vestiti che non le
rendono giustizia. Ox è un ragazzo davvero molto avvenente. Tante ragazzine
vanno in negozio solo per cercare di attirare la sua attenzione e lui non si fa
problemi a farsi ammirare. Tanto lei è una programmatrice seriale, tanto lui è
l’imprevisto fatto persona. Eppure questi due opposti si attraggono. La
tensione tra loro è palpabile e, lavorare fianco a fianco, tutti i giorni, non
fa altro che aumentarla. Soprattutto perché Ox ha imposto una regola che
entrambi si stanno sforzando di non infrangere: niente sesso coi “dipendenti”.
Lavorare
fianco a fianco con un ragazzo attraente come Ox non dev’essere affatto
facile. La tentazione di allungare le
mani, di provarci… Ma non deve essere neanche facile avere a che fare con uomo
come lui. Uno che non rispetta gli appuntamenti di lavoro, che non chiama
quando ha degli imprevisti, che non ha proprio le idee ben chiare di ciò che
vuole veramente. Io uno come Ox non so se l’avrei sopportato. Probabilmente
sarei stata più “focosa” come Ginger, piuttosto che “flemmatica” come Emmie. La
cosa sicura è che quest’ultima ha una pazienza infinita. Gli perdona parecchie
mancanze, lo copre con i clienti ma, ad un certo punto, la sua pazienza finisce
ed ecco che la rabbia esplode. Emmie tira fuori le unghie (e non solo quelle) e
si fa valere.
«Nella vita ci sono sempre degli ostacoli. Anche nelle
relazioni. Non puoi controllare tutto, devi soltanto imparare a gestire quello
che succede.»
INK è
davvero un libro molto piacevole da leggere. Mi sono ritrovata molto in questa
atmosfera di piccolo paese dove i negozianti si conoscono tutti e ci si dà una
mano l’uno con l’altro. E, sopratutto, mi sono ritrovata in molti atteggiamenti
di Emmie. Nel suo amore per i libri, nel suo modo di affrontare le cose e, in
particolare, nel suo voler avere tutto sotto controllo.
Ho
trovato la storia interessante e coinvolgente e la narrazione scorre via
veloce. Ho adorato sia i protagonisti che gli altri personaggi, soprattuto
Tayla, con quel suo carattere tutto pepe e mi piacerebbe davvero tantissimo
leggere ancora di lei.
Quindi,
cara Hope, ti prego, ti prego, ti prego, dimmi che hai qualcosa chiuso a chiave nel cassetto!
Nessun commento:
Posta un commento