Rosso, bianco & sangue blu, Casey McQuiston

Alzi la mano chi di noi da piccola ha sognato di sposare il principe azzurro. Penso che tutte potremmo alzarla. I cartoni animati Disney insegnano, e lo fanno anche molto bene. Ma cosa succede quando un principe non è così “azzurro” come ce lo si immagina?

 

“Ti chiedi mai come sarebbe essere una persona qualunque, là fuori nel mondo?”

 

Per questo viene in nostro aiuto Alex, il figlio della prima presidentessa americana. Alex ha conosciuto il Principe Henry ai giochi di Rio e, fin dal primo momento in cui si sono stretti la mano, hanno deciso di non sopportarsi. Henry è sempre troppo ingessato e Alex è sempre sulla difensiva. Si sono scambiati davvero poche parole ma sono state sufficienti per alimentare un fondo di odio.

Alex è un ragazzo brillante, intelligente che proviene dal Texas. Da quando vive alla Casa Bianca, ormai quasi quattro anni, ha i riflettori sempre puntati addosso e non è stato facile per lui convivere con la guardia del corpo al suo fianco e con l’addetta alle pubbliche relazioni che cerca di sistemare i suoi pasticci.

Il Principe Henry non è il diretto erede al trono britannico ma deve comunque sempre sottostare all’etichetta impostagli. Non è molto libero di frequentare chi vuole, e non ama stare sotto i riflettori. Per questo c'è Pez, il suo migliore amico, che è un ragazzo molto appariscente. Insomma Pez attira i riflettori per far stare in ombra Henry.

 

“Non importa da dove vieni o chi sia la tua famiglia, puoi sempre essere un grande, se sei fedele a te stesso.”

 

Le possibilità di incontro tra Henry e Alex non sono moltissime, per fortuna, ma quando succede che devono stare nella stessa stanza, ecco che Alex si “incendia”. Non lo sopporta e non lo vuole vicino. Tutto precipita drasticamente durante il matrimonio del fratello maggiore di Henry, Philip. Alex sta battibeccando con Henry quando si inciampa e, trascinandosi dietro il Principe, cadono rovinosamente sulla torta. Qui si apre un affare di stato. Ecco che gli Stati Uniti e il Regno Unito devono cercare, in qualche modo, di mettere una pezza a questo disastro. L’unico modo è far diventare Alex e Henry migliori amici.

 

Ma cosa si nasconde sotto l’apparenza sempre distaccata di Henry? Dove finisce il suo carattere e dove comincia l’educazione ricevuta? Dov’è il limite tra vita privata e vita pubblica? Quanto pesano le scelte personali su quelle della famiglia? Cosa si può nascondere dietro atteggiamenti distaccati? E dietro l’antipatia che si prova quando si conosce qualcuno?

 

“A volte salti nel vuoto e basta, sperando che sotto non ci sia un precipizio.”

 

Questo è il primo libro che ho letto durante queste vacanze estive. Era da tanto che mi frullava in testa l’acquisto e, una volta trovato su Unlimited, ecco che l’ho subito scaricato. Mi aspettavo grandi cose, avevo grandi aspettative e, mi spiace dirlo, in parte sono rimasta delusa. Questo libro non parla solo della “storia” tra Henry e Alex, parla di come si vive alla Casa Bianca, di come funzionano le elezioni americane e di cosa vuol dire vivere costantemente sotto gli occhi di tutti. È un libro molto corposo ma è anche davvero molto lento. Non ho trovato la suspence che mi aspettavo, quel trascinarsi degli eventi che ti coinvolgono nella lettura, che ti lasciano senza fiato. Anzi. Più volte mi sono chiesta se continuarlo o se metterlo da parte. E ho dovuto davvero impegnarmi molto per arrivare alla fine. Ho trovato che tutto quanto è stato aggiunto oltre la storia principale sia servito ad appesantirla, a renderla più lenta, più difficile. Non è accattivante. Non ti prende. Non ti fa volare con la fantasia. E mi dispiace, perché l’argomento principale è davvero molto interessante.

 

“Ti prometto che un giorno saremo liberi di essere noi stessi e vaffanculo a tutti gli altri.”

 

Una cosa però mi ha dato questo romanzo. Mi ha fatto pensare. Mi sono immaginata che mio figlio, da sempre attratto da ragazze, di punto in bianco si sente attratto da un ragazzo. E mi sono immedesimata in lui. Nei pensieri che potrebbero passargli per la testa.  Nelle difficoltà che potrebbe dover affrontare. Nel sostegno di cui avrebbe bisogno e che, magari, non sempre riesce a trovare. A maggior ragione se il ragazzo in questione dovesse essere un principe o qualcuno che è sempre sotto i riflettori e lui fosse il figlio della prima presidentessa americana. 

Se con questo libro ho fatto un parziale buco nell’acqua, spero di riprendermi con il prossimo. A presto…

Elle

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