Sono triste. Ebbene sì. Inizio la recensione dicendo che sono triste.
Quello che vi propongo oggi è l'ultimo capitolo di una trilogia che ho amato con tutta me stessa e in cui mi sono persa, pagina dopo pagina.
Essendo il terzo volume di una serie di non autoconclusivi gli SPOILER sui precedenti libri sono inevitabili. Quindi, se non avete letto i precedenti, filate sullo store ad acquistarli (per i ringraziamenti potete contattarmi più tardi), e, soprattutto, non proseguito oltre queste poche righe!
Questa recensione fa parte di un review tour. Alla sua conclusione potrete trovare il banner con i nomi di tutti i blog che vi hanno preso parte :)
Ma veniamo a noi, lasciate che vi parli di Stavolta è per sempre.
Ne C'era una volta... o due ci eravamo lasciati col cuore a pezzi. Edward e Kat finalmente sembravano felici, poi la nostra principessa moderna aveva cominciato a sentirsi sempre peggio e la causa era la diversa composizione dell'aria presente ad Althea rispetto a quella del nostro mondo. L'unico modo per sopravvivere prevede il suo ritorno alla precedente vita.
Siamo di nuovo in America, ora non si respira più a causa dell'amore distrutto. Kat è in modalità zombie ventiquattro ore su ventiquattro e probabilmente, nei suoi panni, noi staremmo esattamente nello stesso modo.
Vivere così è un'agonia.
Perché una volta conosciuto l'amore, quello vero, provate voi a dirgli addio. Provate a lasciarvelo alle spalle. Non si sopravvive. Si arranca giorno dopo giorno sperando in una giornata di sole consapevoli che mai arriverà.
Edward, dal canto suo, è alla ricerca di un modo per disfarsi di Katriona, l'originale, una principessa che di regale non ha niente se non il titolo acquisito per pura fortuna. Katriona è il contrario di Kat: sebbene la somiglianza è impressionante, l'animo è l'opposto. Kat è nobile nello spirito, umile, altruista, generosa e allo stesso tempo testarda, autorevole e decisa. Katriona invece è composta per il 50% da egoismo e per l'altro 50% da vanità. Insomma, è una ragazza insopportabile ed Edward passa il tempo a cercare stratagemmi per liberarsi in fretta di lei e contemporaneamente è alla ricerca di un modo per far tornare indietro la sua Kat. Se è riuscita ad arrivare ad Athelia due volte ci riuscirà anche una terza, no?
Kat, nel nostro mondo, visto lo stato in cui si ritrova, decide di parlare a sua madre e a sua sorella di Althea e di Edward; dapprima si dimostrano naturalmente incredule, poi però non possono fare altro che fidarsi di Kat e capiscono realmente il motivo del tanto dolore che prova.
Succede poi l'imprevedibile: Kat scopre di non essere l'unica a sapere dell'esistenza di Althea. Un viaggio in Inghilterra la porterà a conoscere un uomo che ha vissuto molti anni prima di lei nel regno magico. In contemporanea Krev si paleserà di nuovo davanti alla nostra principessa e ciò che sembrava impossibile, ad un tratto, sembra possibile: Kat può forse tornare ad Althea grazie all'aiuto delle fate. L'incantesimo non è sicuro al cento percento ma Kat decide di correre il rischio. Meglio provarci, provare a ritornare dal suo amore, che rimanere così, senza vita.
Una volta attraversata l'apertura luminosa, sarà per sempre.
Tutto procede nel migliore dei modi, Kat ritorna ad Althea ma qui le cose non sono affatto semplici.
Edward e Kat dovranno superare diverse difficoltà, non tanto per la sopravvivenza della coppia, quanto per la sopravvivenza dell'interno regno. Un freddo inverno ha messo a rischio tutte le colture, il popolo è sempre più scontento, l'aria di rivolta già si sente arrivare attraverso le notizie provenienti dai paesi vicini.
Concetti moderni come quello di uguaglianza e democrazia sono visti da un lato come oltraggiosi dall'altro come potenzialmente funzionali, e voce di questa nuova idea è ovviamente Kat.
Anche Edward e Kat hanno qualche problema a cui bisogna trovare una soluzione: primo fra tutti la questione Katriona.
Katriona è decisa a non concedere il divorzio ad Edward e lei, insieme alla sorella Bianca, venute a conoscenza del ritorno di Kat, faranno di tutto per metterle i bastoni tra le ruote, umiliarla, vederla strisciare. Gran belle persone, insomma.
Come avrete capito, di cose in questo ultimo volume della serie Le favole incompiute ne succedono. Si susseguono una dietro l'altra, in maniera repentina senza mai annoiare il lettore.
Faccio uno dei miei soliti coming out: ho iniziato questo libro alle 9 del mattino e attorno alle 23 sono giunta alla parola fine. Se ve lo state chiedendo, sì, ho odiato la parola fine.
Amo Aya Ling. Il suo modo di scrivere è incalzante, dettagliato ma non prolisso, schietto ma non sfacciato. Leggendo Stavolta è per sempre mi sono immersa in un mondo fantastico e la voglia di riemergere è stata ben poca.
Ora mi aggrappo alla postfazione presente nel libro, a quelle poche righe che lasciano un barlume di speranza per nuove novelle in cui Althea è ancora la protagonista.
E allora rimango in attesa e nel frattempo continuo a sognare...
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