Siamo finalmente arrivati a dicembre, quasi la fine di questo anno così particolare e così difficile sotto tanti punti di vista. Eppure, nonostante i vari lockdown, il non sapere se oggi si lavori in smart o in presenza, i figli a casa in DAD, questo 2020 mi ha portato un sacco di libri molto belli. Quello di Simona La Corte fa parte di questi?
Come si fa a vivere solo con una metà del proprio cuore?
Judith è il direttore amministrativo dei Black Hearts. Ha iniziato quel lavoro quando ancora il gruppo era agli inizi e con gli anni è cresciuta fino a diventare il loro nuovo manager. Judith è una bella ragazza con occhi e capelli blu come il mare. I componenti dei Black Hearts sono diventati presto la sua nuova famiglia. È molto legata a Benjamin con il quale ha un bellissimo rapporto d’amicizia e prova un’attrazione incontrollabile per James First Miles, il primo chitarrista del gruppo. Judith è una dura. Non si lascia mettere i piedi in testa da quei cinque uomini, anzi, li comanda a bacchetta, tanto che l’hanno addirittura soprannominata generale. Questo suo essere da una parte così dedita al lavoro, così precisa e pronta a risolvere i mille problemi che ogni giorno si presentano, e sempre pronta a dare conforto e aiuto a chi ne ha bisogno dall’altra, l’hanno resa parte integrante del gruppo. Come se fosse una loro “prolunga”.
Judith, però, si è sempre data una regola: mai mischiare la vita privata con il lavoro. Ma dopo aver incrociato per la prima volta gli occhi di James, le sue regole ferree vacillano. Per lui sente un’attrazione davvero incontrollabile. Sa benissimo che tipo di personaggio è, sa benissimo che dovrebbe solo stargli alla larga per non compromettere il suo ruolo di direttore amministrativo, ma come fare a resistere alla tentazione?
«Non sono incredibile. Sono unico»
James è un figo pazzesco. Lunghi capelli biondi, occhi verdi e fisico da urlo. Solo per la sua avvenenza le ragazze gli cascano ai piedi, se poi aggiungiamo che fa parte di una rock band famosa possiamo solo immaginare quante sono le ragazze che farebbero carte false per passare una notte con lui. Diciamo anche che lui, con queste ragazze, non si tira di certo indietro. È un donnaiolo e lo dice apertamente: care ragazze, non montatevi la testa, non fatevi chissà che castelli in aria, io questo vi do. Una notte di sesso appagante e poi, arrivederci e grazie. I presupposti non fanno pendere l’ago della bilancia dalla sua parte eppure anche lui, nei confronti di Judith, prova un’attrazione inspiegabile. Un’attrazione che gli farà mettere in discussione tutto ciò che ha dato per scontato fino a quel momento.
Ma quanti ostacoli dovranno superare James e Judith?
Ti odio… e ti amo…
Quanto è sottile la linea di confine che divide questi due sentimenti?
Partecipare a un Review Party è sempre un piacere, ma quando si tratta di un libro sui Black Hearts, il piacere è doppio perché mi permette di rivedere i protagonisti dei primi due volumi e di vedere alcuni retroscena che non avevo colto in precedenza.
I primi due libri della serie mi sono piaciuti molto e anche questo è stato all’altezza. Mi è piaciuto il modo in cui l’autrice è riuscita a intrecciare e incastrare le storie di tutti i protagonisti. La storia si svolge lungo un arco di tempo che dura anni e in quel lasso vediamo incastrarsi alla perfezione sullo sfondo anche le storie di Miranda e Benjamin e di Carla e Taylor, per poi chiudere con quella di Judith e James. Devo dire che Judith l’ho trovata fin troppo santa, quasi troppo buona mentre James, al contrario, è fin troppo dall’altra parte. Quasi eccessivo nello stereotipo del cattivo ragazzo. L’ho trovato immaturo, sicuramente non pronto a far fronte alle scelte sbagliate che ha fatto. Eppure, ad un certo punto, anche lui è dovuto crescere. Ha dovuto guardare in faccia la realtà dei fatti e fare una scelta. Peccato che ci abbia messo davvero tantissimo tempo per farla, questa benedetta scelta. E noi, insieme a Judith, abbiamo sofferto questa sua immaturità , questo suo essere un po’ superficiale, questo suo non volersi impegnare.
Una coppia innamorata non può fare a meno l’uno dell’altra, nonostante talvolta si incontrino ostacoli che mettano a dura prova il rapporto.
Ora, cara Simona (permettimi la confidenza), a quando il libro su Jack? E non hai mai pensato a scrivere anche la storia di Roy? No, perché io sono proprio curiosa di scoprire com’è nata la storia tra Roy e Samantha e quali ostacoli hanno dovuto superare per arrivare a formare la bella famiglia che conosciamo...
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