Voi non potete capire quanto sono stordita. Avevo ordinato un libro in biblioteca tipo due mesi fa.
Dopo una lunga ed estenuante attesa vado a ritirarlo e mi rendo conto che, in realtà , il libro appena arrivato è il secondo volume di una serie. Che fare, se non ordinare subito il primo?
Regola numero uno, devi sentirti bellissima.
Chiara è all’ultimo anno del liceo classico Ariosto di Roma. Lei è la solita brava ragazza, la prima
della classe e ci tiene davvero tanto a continuare ad esserlo. Sono gli ultimi mesi di scuola prima
degli esami e lo studio dovrebbe essere il suo solo pensiero. Ma (ovvio che c’è un ma grande
quanto una casa!) i problemi di cuore occupano la sua mente costantemente e la distraggono. Si è
appena lasciata con Tommaso perché non è riuscita a lasciarsi andare nel momento in cui avrebbe
dovuto fare l’amore con lui (e per fortuna!) e questo pensiero la fa stare male. Se poi ci
aggiungiamo che Tommaso l’ha umiliata davanti ai suoi amici, riusciamo ad avere un quadro
abbastanza completo della situazione. A questo dobbiamo solo aggiungere Cesare, il bello della
scuola, quello che tutte vorrebbero al proprio fianco. Chiara incontra Cesare nei corridoi del liceo e
per lei diventa un chiodo fisso. Non riesce a toglierselo dalla testa. Eppure Chiara, fino a quel
momento, non era così. Lei è sempre stata quella con la testa sulle spalle, quella che non fa mai
strani colpi di testa, quella che piuttosto della discoteca preferisce un gelato o una serata con la
sua amica Ale. Quella che lo studio prima di tutto.
Eppure quando incontra Cesare qualcosa in lei
cambia.
Il problema non è se lui è quello giusto per me, ma se io sono adatta a un tipo come lui.
Cesare è quello che, noi mamme di figlie femmine, chiameremmo il classico cattivo ragazzo.
Cesare è schivo, è quello che non vuole affezionarsi a nessuna. Preferisce la compagnia di una sera
e poi “grazie a mai più”. È quello che a scuola va bene (quando si presenta) ma non gliene frega
niente. È quello che sul petto ha tatuato un intrico di rovi, un tatuaggio che parte dal bacino e si
allunga sul cuore per poi percorrere la vena del collo, che simboleggia la sua allergia agli affetti. E
in più è bellissimo: fisico atletico e muscoloso e magnetici occhi scuri. Per una ragazza è davvero
difficile non notarlo.
Eppure, anche se Chiara sa che loro sono incompatibili, qualcosa in lui l’attrae. Lei cerca di stargli
lontano, di toglierselo dalla testa, ma non ce la fa. È sempre lì. Come un piccolo tarlo che scava la
sua galleria. E potete solo immaginare come può andare a finire.
Non si può ricostruire un cuore spezzato senza l’aiuto della persona responsabile. Altrimenti i pezzi rimarranno per sempre dove sono: lì sul pavimento. E tanto vale comprarsi un cuore nuovo.
Ormai ho passato da un pezzo i diciotto anni (un giorno o duesehmagari), eppure leggere questi libri mi fa tornare alla mente
com’ero io a quell’età . Il cercare con gli occhi il ragazzo che ti piace, il cuore che batte più forte se
lui ti sfiora con lo sguardo, il non riuscire a parlare se lui ti si avvicina e ti rivolge la parola. E poi,
ditemi, chi di voi può dire di non essersi mai presa una sbandata per un “cattivo ragazzo”? E chi di
voi non ha sperato di farlo cambiare? Di farlo innamorare di sé? Io no di certo!
Ecco Il cattivo
ragazzo che voglio parla proprio di questo. Delle emozioni che si provavo a a quella età ,
dell’innamorarsi del cattivo ragazzo e starci male se lui non ti considera. Il farsi mille pensieri, mille
film nei quali tu sei la protagonista indiscussa e lui diventa il tuo principe azzurro. Ma la realtà è
ben diversa, sicuramente più dolorosa, più difficile.
L’autrice è stata molto brava a farci percepire
tutte queste emozioni, queste tempeste di sentimenti. La narrazione è molto scorrevole, talmente
veloce che arrivi alla fine senza accorgertene. E nel mentre sei passata dalla rabbia per Tommaso,
alla felicità perché Cesare ti ha parlato insieme. Per poi tornare alla rabbia cieca per il
comportamento di Renato (eh, vorreste sapere chi è...), alla contentezza dell’essere difesa da Cesare. E poi raggiungere picchi
altissimi di felicità quando finalmente Cesare ti dà le attenzioni che meriti e poi ripiombare nel
buio quando, sempre lui, sparisce nel nulla. Insomma un’altalena che va su e giù alla velocità della
luce che ti lascia con lo stomaco in subbuglio.
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