Ecco un’altra autrice di cui non avevo mai letto niente ma di cui la mia biblioteca è ben fornita. Ne ho scelto uno a caso e, tra i tanti, mi è capitato Questo amore sarà un disastro.
È molto frequente che gli esseri umani all’apparenza più spavaldi e indomiti si rivelino quelli più sensibili.
Edoardo Gustani è letteralmente un rampante uomo della finanza milanese. Per lui, che si è fatto da solo, il suo lavoro è tutto. Edoardo non proviene da una famiglia benestante che con le sue conoscenze lo ha fatto arrivare dov’è ora; si è praticamente sudato tutto: dall’università pagata a suon di borse di studio fino all’apertura del suo studio che si occupa di fusioni, incorporazioni e acquisizioni. Edoardo è il classico uomo sicuro di sé. Sempre la risposta pronta a qualsiasi provocazione e sempre pronto, lui stesso, a provocare. Intelligente, molto preciso, belloccio, molto fermo sulle sue posizioni. Completamente dedito al lavoro. Per lui lo stress dovuto al lavoro è il motore che lo spinge ad andare avanti, a non mollare mai, a dormire poche ore per notte pur di non tralasciare un qualsiasi cavillo legale di un contratto affinché sia tutto perfetto. Lui non è capace a staccarsi completamente da ciò che ha creato, nemmeno per una breve vacanza.
Ora il suo studio si sta occupando dell’acquisizione del pacchetto di maggioranza della Health Green, una società che si occupa di prodotti bio ma che, a causa della gestione dell’ultimo AD, sta navigando in cattive acque. Il pacchetto azionario completo è in mano alla famiglia Longo e, per riuscire nell’acquisizione, Edoardo ha bisogno di convincere Elena Longo a vendere. Se lei accetterà anche le anziane zie e il fratello la seguiranno. Ma convincere Elena è tutt’altro che facile.
Le follie condivise, per qualche strana ragione, hanno il sapore delle cose giuste.
Elena Longo si è allontanata da Milano e dall’azienda di famiglia quando, dopo dieci anni di affiancamento, il padre ha preferito mettere il fratello come amministratore delegato della Health Green, lasciandola con un pugno di mosche in mano e un pacchetto azionario di minoranza. Lei ha superato lo smacco lavorativo aprendo un centro dove “disintossicarsi” dalla vita quotidiana fatta di stress e problemi. Qui si mangia naturale, si pratica meditazione e yoga e il cellulare e le mail sono letteralmente bandite. In provincia di Como Elena ha trovato una sua nuova dimensione. Anche se sono passati anni, la ferita inferta dal padre non è ancora del tutto guarita. Elena è una donna dalla mente brillante, intelligente, con la battuta pronta. È anche una che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, che sa affrontare mille situazioni diverse senza mai perdere la pazienza. E quando si trova davanti un Edoardo Gustani che cerca di convincerla a vendere le poche azioni rimaste, sa già che con lui sarà una lotta all’ultimo sangue. Anche Edoardo capisce che non sarà una passeggiata trattare con lei e, per questo, decide di passare qualche giorno nel centro di Elena. E con due caratterini come i loro, potete solo immaginare i battibecchi che ne nasceranno.
Chi ti ama lo fa sempre nonostante tutto. non perché tu sia perfetto, ma perché anzi hai bisogno di aiuto. E io ne ho così tanto che non so nemmeno da dove iniziare a chiederlo.
Fin dalle prime pagine ho capito che questo libro mi avrebbe spiazzata. Tant’è che ho dovuto
lasciarlo decantare un attimo per poi riprenderlo in mano. Se all’inizio ho dovuto sorbirlo a piccoli
sorsi, verso la fine, mi sono ritrovata a bere direttamente dalla bottiglia.
Ho trovato tante parole molto tecniche dovute all’acquisizione della Health Green e al lavoro di
Edoardo e, anche se capisco perfettamente che è una cosa voluta per contestualizzare
maggiormente il testo, mi sono sentita letteralmente ignorante. Nonostante questo piccolo difetto trovo che Anna Premoli sia stata invece bravissima a sviscerare un problema che è insito
nel nostro tessuto industriale: il passaggio generazionale. Sarà che lavoro in un’azienda padronale
e che questo argomento è molto sentito ma ho trovato le sue argomentazioni molto centrate.
Stessa cosa per quanto riguarda le donne manager o per la disuguaglianza di trattamento tra lavoro femminile e maschile. Mi sono trovata pienamente d’accordo con lei.
Guardando, invece, il lato più sbarazzino della narrazione ho apprezzato tantissimo i battibecchi tra Elena e Edoardo: taglienti, arguti, polemici. Mi sono piaciuti tantissimo e mi hanno permesso di entrare più in sintonia con i protagonisti. Spesso mi sono ritrovata a sorridere delle risposte piccate di Elena mentre, per Edoardo, ho scosso talmente tante volte la testa che la mia cervicale ne ha leggermente risentito.
L’autrice è stata anche molto brava a buttare le basi per il libro successivo che riguarda Lorenzo, amico nonché socio di Edoardo, e Viola, l’avvocatessa di Elena. Che dire, prevedo per loro tante scintille. Ovviamente, non c’è nemmeno da dirlo: anche questo libro è già stato ordinato alla mia biblioteca di fiducia.
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