Bad reputation, Paola Chiozza, Bianca Ferreri

Voi non potete immaginare con quanta trepidazione aspettassi l’uscita di questo libro. Posso solo dire che ho passato giorni a fare la sincronizzazione del Kindle nella speranza di vederlo comparire. E quando è arrivato non ho perso nemmeno un attimo a iniziarlo. 

Come sempre, per le serie, avviso che possono esserci SPOILER relativi al libro precedente. 


L’amore è davvero subdolo, confonde le tue cellule, cambia l’ordine di importanza delle cose e rende poche parole scritte su una chat quelle perfette per farti svoltare la giornata. 


Bad Obsession era terminato con la partenza di Damian per l’Irlanda e, a distanza di due mesi, l’abbandono di Damian ha effetti devastanti  su Chastity. Due lunghi mesi durante i quali la sua vita è tornata nel buio più completo. Durante questo periodo Chas ha messo in discussione tutto quanto vissuto con Mad: quanto hanno detto e fatto passa sotto la sua lente di ingrandimento. E non riesce a capacitarsi di come abbia potuto fidarsi di lui. Ad aggravare la situazione c’è il fratello, Jeremy, il quale non la lascia nemmeno respirare. La tiene segregata in casa e controllata a vista. Anche l’unico legame che le è rimasto nella fredda Boston, l’amica Ariel, viene tenuto a debita distanza. Chas è rimasta completamente sola a dover gestire l’enorme segreto che le è stato scagliato addosso modello meteorite. 


“C’è sempre una speranza, invece. Anche quando non rimane più niente in cui credere.” 


Se a Boston Chas è sola e in balia dei suoi pensieri, a Galway Damian è impantanato. È bloccato in un posto dove non vuole stare e in ruolo che non vuole ricoprire. Lui si sente estraneo alla famiglia, non vuole ricoprire nessun ruolo che il padre gli vuole affibbiare. Lui vorrebbe poter tornare a fare musica e parlare con chi ama profondamente, Chastity. I suoi sentimenti per lei non sono cambiati. Nonostante la distanza e l’impossibilità di contattarla, il suo pensiero fisso è tornare da lei quanto prima e rispondere a tutte le sue domande.

Il loro è un amore appena sbocciato, con le radici davvero troppo fragili per sostenere gli scossoni che le rispettive famiglie danno loro. Riusciranno a resistere all’uragano che prova a travolgerli? Riusciranno a far sopravvivere nei loro cuori la flebile fiammella del loro amore? 


Nessuna strada sarà mai cattiva se a percorrerla saremo insieme. 


Lo so, lo so. Mi aspettavo davvero grandi cose in questo libro e, in buona parte, le mie aspettative sono state ampiamente ricompensate. Ho ritrovato le penne di queste due autrici formidabili che hanno la capacità di non farti staccare gli occhi dal libro se non una volta arrivati alla fine. E, anche quando sei arrivato all’ultima parola dei ringraziamenti, sai che ne vorresti leggere ancora e ancora. Sono state davvero molto brave a creare due protagonisti così agli antipodi ma che si compensano in maniera superba. Lei dolce, delicata, ingenua e angelica a fare da contrasto ad un Damian che è come il diavolo tentatore. Che fa uscire i suoi lati più istintivi, primordiali. Che le tira fuori dei lati nascosti che nemmeno lei pensava di avere. Eppure da uno come Mad nessuno si aspetterebbe il rispetto che le porta, nessuno si aspetterebbe che mantenga tutte le promesse fatte, anche quelle davvero difficili da portare a termine. Eppure lo fa. Lo fa perché vuole davvero portare avanti la loro storia, perché a Chastity ci tiene veramente. Ecco, in questo libro troviamo la sofferenza di due giovani che cercano di vivere il loro amore contro tutto e tutti. Anche se provengono da due pianeti differenti, anche se le rispettive famiglie lo contrastano apertamente, loro ci provano con tutte le loro forze. 


Se perseverare è diabolico, io sono il peggiore dei demoni.


Due cose però ho mal digerito. La prima è Jeremy. Lui è quanto di più bigotto ci si possa trovare di fronte. È l’incarnazione del peggio della religione. Lui che vive solo ed esclusivamente per apparire al meglio agli occhi degli altri, soprattutto coloro che frequentano la sua parrocchia, che si riempie la bocca di parole come perdono e carità e poi non è in grado di guardare negli occhi la sorella, non è in grado di allungare una mano per aiutarla nel momento peggiore della sua vita. Lui che predica bene e non razzola male, ma peggio. Sicuramente meriterebbe un libro tutto suo, in cui voi autrici mi fate capire cosa ci trovate di interessante in uno così, in cui lo fate redimere non solo dai suoi peccati ma anche ai miei occhi. 

La seconda cosa è l’utilizzo di stralci di preghiere. Non è che sia una fanatica religiosa ma ho una mia sensibilità. Già con la recensione di Bad Reputation l’avevo detto e anche con Bad Obsession lo confermo: ho dovuto superare i miei paletti, i miei limiti personali. Sinceramente su alcuni pezzi ho proprio sorvolato, non ce l’ho fatta. L’ho semplicemente trovato inopportuno.

Anche se ho trovato questi due grandi scogli da superare sappiate che il libro merita davvero di essere letto. È coinvolgente ed è stato in grado di farmi provare sentimenti ambivalenti: primi fra tutti rabbia e tenerezza. E non sapete quante volte ho incitato Chas alla ribellione! 


Non sono gli abiti, i tatuaggi, i piercing o l’aspetto estetico a ferire il Signore: è quello che siamo dentro, che abbiamo nel cuore e nell’anima, ad avvicinarci o allontanarci da lui. 


Ora che ho concluso la lettura della Damned Series, care autrici, sappiate che sono in attesa di qualsiasi cosa deciderete di scrivere, che sia in singolo piuttosto che in tandem. Mi accontento anche della vostra lista della spesa…

Elle

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