! RP ! Sweet Doris, Emma Mei

Eccomi qui con il mio primo Review Party, da che sono tornata dalle vacanze. È da un po’ che non ne faccio uno e iniziavo a sentirne la mancanza.


Non dimenticare mai il tuo valore.


Doris è intelligente, brillante, inquadrata, schematica. Ma anche un po’ imbranata. Lavora come stagista alle dipendenze della famiglia Foster. Più precisamente è la segretaria personale di Mextli Foster, il figlio del grande capo. A Doris, giovane donna dalle forme morbide, è stato affibbiato, proprio da Mextli, il nomignolo di Bignè in quanto il primo giorno di lavoro indossava un abito beige un po’ sformato. Il suo corpo è stato costantemente il suo tallone d’Achille. Sovrappeso fin da bambina, i bambini l’hanno sempre presa in giro per questo. Il fatto che fosse anche remissiva non ha mai aiutato. Quando anche Mextli ha iniziato a prenderla in giro per il suo fisico tutt'altro che snello, non è stata una gran sorpresa per Doris.

Lavorare come stagista le è servito per staccare dalla situazione pesante che si era creata all’università, ma per non perdere la borsa di studio ha dovuto lasciare il lavoro e riprendere gli studi. Sono passati due anni da quando ha ripreso a studiare. Anni durante i quali, per guadagnare qualche soldo ha iniziato a lavorare al 50’s come cameriera. Due anni durante i quali Mextli e i suoi amici sono andati in quel locale a mangiare con una buona frequenza, cene durante le quali si sono sempre divertiti a prendere in giro Doris.

Durante questo periodo di tempo Doris ha intrapreso un lungo percorso su sé stessa. Ha iniziato a frequentare un gruppo di supporto dove ha conosciuto due amici speciali come Simon e Caroline, due persone che, come lei, hanno sofferto molto e che la capiscono come nessun altro. Simon l’ha convinta a lavorare su sé stessa, frequentando le sue lezioni di burlesque. Oltre a questo vanno spesso a correre insieme e si fanno coccolare da lunghe sessioni di massaggi. Questo periodo le è servito anche per lavorare sul proprio carattere. Ora è più sicura, più pronta a rispondere a chi la punzecchia. Aver frequentato il gruppo di supporto le è servito anche per vedere le situazioni con oggettività. Ora stila una lunga serie di liste con i pro e i contro a tutto, in modo da poter essere effettivamente obiettiva nelle scelte.


Si dice che il diavolo seduce, incanta, abbaglia, inebria gli umani per poi conquistarli inducendoli nel peccato. Lui è tutto questo: il mio diavolo tentatore.


Mextli è il classico figlio di papà. Non ci sono altre parole per descriverlo. È molto bello e sa di esserlo. È presuntuoso e sicuro di sé. Si diverte a prendere in giro Doris, affibbiandole nomignoli e facendo battutine stupide appena se ne presenta l’occasione. Lei ha sempre saputo mantenere il sangue freddo non rispondendo mai alle loro provocazioni, ma quando arriva al suo ultimo giorno di lavoro al 50’s ecco che si toglie qualche sassolino dalla scarpa e risponde a tono al gruppo di amici. Questo suo nuovo comportamento li inducono a fare una scommessa: Mextli deve riuscire a baciarla.


“Ti ho sempre avuta davanti agli occhi e non ti ho mai vista davvero.”


Da quel momento, dopo quel bacio, per Mextli e Doris cambia tutto. Doris è innamorata di Mextli fin dal primo momento che l’ha visto il suo primo giorno di lavoro e quel bacio, per lei, significa tutto. Per Mextli, invece, è solo una scommessa. Una scommessa che gli si ritorcerà contro.


Il bello delle regole è infrangerle.


Non so perché all’inizio avevo l’impressione di leggere la storia di Ugly Betty, forse mi ero fatta io un’idea sbagliata, ma procedendo con la lettura mi sono dovuta ricredere. Non sto nemmeno a dirvi quanto ho ADORATO questo libro. Mi è piaciuto talmente tanto che l’ho iniziato il mattino e, a ora di cena, l’avevo già finito. Non sono riuscita a staccarmi dalle sue pagine fin quando non sono arrivata ai ringraziamenti. 

Emma Mei è stata brava a mantenere alta l’attenzione. Si è dimostrata anche molto sensibile affrontando argomenti difficili quali il bullismo. L’ha affrontato in maniera talmente delicata che più volte mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi. Ovviamente mi sono sentita molto solidale con la dolce Doris, avrei voluto coccolarla, prenderla per mano e consolarla. Al contrario, avrei voluto prendere a calci nel sedere quello stronzo patentato di Mextli. Avessi potuto sarei entrata nel libro a dirgliene quattro usando epiteti che manco uno scaricatore di porto!

Questo è il libro d’esordio di Emma Mei e, sinceramente, non vedo l’ora di leggere altro. La sua scrittura è fluida e coinvolgente ed è riuscita a toccarmi in punti davvero sensibili. 

Cara Emma, sappi che con Sweet Doris ti sei appena accaparrata una nuova fan.

Elle

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