Una stupida storia d'amore, Angela Contini

Bene, l'abbiamo fatto. Abbiamo detto addio ai Morgan. Lo so, stento anch'io a crederci. I Morgan, e tutta la Serie del cielo era il nostro porto sicuro, un ritorno a casa costante nel corso degli anni. Ma Angela Contini ha voltato pagina e cosa possiamo fare se non voltarla con lei?
Quelli che ci presenta nel suo nuovo romanzo Una stupida storia d'amore sono personaggi nuovi e alquanto originali e, ve lo dico subito, fin dalle prime pagine mi hanno stuzzicata, tant'è che a concludere il libro ci ho messo davvero poco...

Nonostante tutti i soldi, ritiene che siano altre le cose da custodire con amore.

Jack Remington è la star del momento: l'attore più quotato, l'attore più bello, l'attore più tutto. Il mondo lo reclama e i paparazzi lo perseguitano.
Jessie Ryan è una di loro: sogna ben altro nella vita ma, come si suol dire, per portare a casa la pagnotta, si ritrova a nascondersi tra i cespugli, salire sugli alberi e nascondersi dietro i palazzi per rubare scatti alle star.
Quando la sua capa (che ovviamente nella mia testa aveva le sembianze e la verve di Miranda Priestly, vedi Il diavolo veste Prada) le dice di andare a caccia del bel Jack, non si tira certo indietro.

Immaginatevi che grande sforzo quello di dover tampinare un adone che Chris Evans scansate... Eh, la fatica...
Vabbé, ritorniamo a noi.

Fedelissima assistente di Remington è Emma, una ragazza che si nasconde dietro abiti improponibili (e di nuovo mi immagino lo sguardo disgustato della Priestly), occhialoni e, nei momenti di stress, vaschette di gelato. Il rapporto tra lei e Jack è sfacciato: lei non si fa problemi a dire le cose in faccia al suo bel capo e lui non fa niente per celare l'infinita riconoscenza che ha nei suoi confronti.

Migliore amico di Jessie invece è Michael, punto fondamentale nella vita di lei. Michael è la spalla su cui piangere, l'amico con cui passare la serata a suon di Netflix, cibo spazzatura e birra. Il suo sogno nel cassetto è quello di scrivere un libro per poi vederne LA sceneggiatura. Sogna un suo libro sul grande schermo ma, a distrarlo spesso nei momenti meno opportuni, è proprio la sua migliore amica, nonché vicina di casa Jessie.

Sei la mia costante, non muti mai.

Ammetto che lo sviluppo di questo romanzo mi ha stupita. 
Mi aspettavo la grande (e travagliata) storia d'amore tra la paparazza e la superstar del momento.
Mi aspettavo l'amico gay pronto a civettare a destra e manca.
Mi aspettavo l'assistente acida e inviperita.
Ma Una stupida storia d'amore non è niente di tutto questo.
Ribalta i cliché, talvolta sgradevoli perché stereotipati (e io odio gli stereotipi), stravolge il racconto e porta avanti piani narrativi facendoli intrecciare tra loro in maniera perfettamente bilanciata.
Amicizia, fedeltà, ammirazione, paura dell'ignoto si susseguono dando vita a personaggi credibili che nel corso della storia imparano a conoscersi e a conoscere se stessi, portandoli a capire quali sono i limiti oltre ai quali, vuoi per morale, vuoi per amor proprio, non possono e non vogliono spingersi.

Chi lo sa come nascono certi sentimenti e perché.

Non provate nemmeno a chiedervi se il romanzo mi sia piaciuto o meno, la risposta la sapete già. Sì, sono banale.
Dopo Il bacio che non ti ho dato (che mi era piaciuto ma non troppo) e Fino alla fine del cielo (che mi ha emozionata facendomi dimenticare la pubblicazione precedente), con Una stupida storia d'amore ho avuto l'ennesima riconferma di quanto la Contini sia capace di fare. 
E, ragazzi, è capace di fare il mondo.

Elle

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