Il canto del deserto, Adele Vieri Castellano

Sì! Lo ammetto. Sto cercando di recuperare la lettura di tutti quei libri che ho acquistato tempo fa e che non ho mai preso in mano. Questo è uno di quelli. E con mio sommo rammarico mi domando perché non l’abbia mai letto prima! 

“Siete una donna, eppure cavalcate come un uomo. Avete la lingua pungente come l’aculeo di uno scorpione ma sapete come dosarla, in modo che nessuno si ferisca. Possedete la bellezza di una regina, ma camminate con passo dritto. Mio padre, che Allah lo preservi in salute, dice che il sussurro di una bella fanciulla può essere udito più lontano del ruggito di un leone. Non dimenticatelo mai.” 

Siamo nel 1871 e Sylvia Sackville, ora lady Dunmore, è una giovane donna rimasta vedova a soli pochi mesi dalle nozze. Il suo era un matrimonio infelice e la morte prematura del marito è stata vista come una sorta di liberazione. La vedovanza l’ha resa emancipata. Le ha dato quei privilegi che diversamente non avrebbe mai avuto. Ora è libera di viaggiare e di accompagnare il padre in Egitto per trovare il fratello, Adam, che da anni collabora nelle spedizioni archeologiche di Lord Brokenwood. Sylvia ha sempre sognato l’Egitto attraverso le lettere di Adam. Lettere in cui leggeva di luoghi affascinanti, assolati e pieni di tesori. Sylvia è una donna molto intelligente. Per il periodo storico è molto emancipata. È testarda, forte e ama battibeccare con il fratello, molto maschilista. È anche molto bella. Di una bellezza che difficilmente si vede in Egitto. Questo ha attirato su di lei le attenzioni di personaggi che non sempre vivono alla luce del sole. Persone come Zayd Ambath, il figlio del rais. Sylvia non è interessata minimamente a queste attenzioni. La sua, di attenzione, è totalmente focalizzata sulla spedizione che è in procinto di partire, una spedizione che la vedrà protagonista. Accompagnerà Adam e Lord Brokenwood nel deserto, alla ricerca dell’esercito di Cambise. Una spedizione pericolosa ma che le permetterà di sperimentare sulla propria pelle quanto descritto dal fratello nelle sue lettere. Che le permetterà di vedere con i propri occhi quella distesa di sabbia che l’ha sempre affascinata. 

La mia vita è come sabbia in una clessidra, misura il tempo all’infinito senza speranza di mutare, né cambiare il percorso. Ciò che ho visto potrei dimenticarlo, ciò che non vedrò mi sfuggirà per sempre. 

Adam e Nicholas Harper, duca di Brokenwood, sono amici da sempre. Erano vicini di casa e quando Nicholas ha deciso di partire per l’Egitto, Adam ha deciso di seguirlo, nonostante il parere sfavorevole del padre. Sylvia ha sempre visto i due amici come dei modelli da seguire. Era la loro ombra. Da sempre innamorata di Nicholas, in adolescenza, gli ha addirittura proposto di diventare sua moglie. Le loro vite si sono separate e per anni hanno seguito binari che non si sono mai incrociati. Ma quando dopo tanti anni il destino li ha messi sulla stessa strada, loro non erano più gli stessi. Anche il duca è vedovo. La moglie è tragicamente morta in un incidente ferroviario e da questo incidente Nicholas ne è uscito cieco. Questo handicap non lo ha comunque fermato. Ha sviluppato gli altri sensi e ha fatto diventare i suoi più stretti collaboratori, i suoi occhi. Solo grazie alle loro descrizioni riesce a vedere ciò che lo circonda. Brokenwood a seguito dell’incidente si è chiuso in sé stesso. È diventato irascibile, introverso, per mesi la rabbia lo ha accompagnato. Ora, però, è riuscito a incanalare il rancore nelle attività quotidiane. Gli hanno dato la spinta per andare avanti, per cercare di proseguire il suo lavoro di ricerca di reperti. 

Il deserto è meraviglioso, ma implacabile. Non tutti gli sopravvivono, molti non ne possono più fare a meno e altri si ritrovano a odiarlo. 

Quando Nicholas propone a Sylvia di accompagnarlo nella spedizione nel deserto sa che lei non avrà la forza di rifiutare. Sa benissimo che è un suo desiderio e non ci rinuncerà facilmente, nonostante il parere contrario di Adam. Sa anche che sarà molto pericoloso. E quando il peggio accade, dovrà tirar fuori tutta la sua forza, tutto il suo coraggio e tutto l’amore che aveva tenuto chiuso in sé per metterla in salvo.

Il passato non esiste più, ed è inutile compiangerlo. Il futuro non è ancora scritto, amico mio. Vivi appieno il tuo presente, è il solo che abbiamo, il solo di cui possiamo godere. 

Adele Vieri Castellano mi ha stregata un’altra volta. Questo libro mi è entrato sotto pelle e mi sono dovuta imporre a forza di non divorarlo. Mi sono auto imposta di andarci piano per godermelo a pieno e non arrivare alla fine con il cuore in gola. E devo dirlo: l’ho ADORATO. Ho ritrovato quei posti visitati tantissimi anni fa. Luxor, i colossi di Memnone, la Valle dei Re. L’atmosfera che si respira, il caldo secco che sembra ti possa prosciugare. Luoghi e personaggi di cui ho letto, studiato e ripassato per mesi durante questo lockdown insieme al maschietto di casa. L’autrice è stata davvero molto brava a descrivere i luoghi, mi sono sentita trasportare nel deserto, a un passo dal poter allungare la mano e toccare le stelle. 

Ho amato il contrasto tra Sylvia e il fratello Adam. Due persone così diverse ma legate dall’affetto reciproco. Ho, ovviamente, adorato Nicholas. Forte e irraggiungibile, ma sotto sotto, innamorato da sempre di quella bellissima donna che è Sylvia. Ho trovato anche giusta la scelta dell’autrice di mettere come protagonisti persone così forti, così “importanti”. Diversamente l’Egitto avrebbe preso il sopravvento, invece è anche lui protagonista insieme a Sylvia, Nicholas e Adam. 

Come per tutti gli altri libri di Adele Vieri Castellano, mi sono sentita trasportare in altri luoghi e in altri tempi. Trovo che questa autrice abbia una capacità indescrivibile di farti amare la storia. Ti fa venire voglia di scoprire cosa c’è dietro ai suoi racconti, cosa è realmente accaduto in quei tempi. 

Le donne forse non sanno andare in battaglia ma in quanto a strategia, caparbietà e furbizia, spesso ci superano. Hanno volontà d’acciaio e difendono prole e famiglia con ferocia. Magari usano il veleno o il sotterfugio, ma riescono sempre a ottenere ciò che vogliono. 

La stalker che c’è dentro di me è ormai in modalità ON. Sappiate che prima o poi recupererò anche quelle letture di Adele Vieri Castellano che mi mancano.

Elle

2 commenti:

  1. Grazie di cuore, lieta di averti offerto l'occasione di rivivere qualche momento in Egitto!! Un grande abbraccio e buone letture!

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    1. Ma grazie a te! Sempre bello viaggiare e ri-viaggiare con i tuoi libri.

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