Senza smettere mai, Bianca Ferrari

Era da tantissimo tempo che volevo recuperare la lettura del primo libro di Bianca Ferrari, me lo ero ripromessa più e più volte e ora, finalmente, ce l’ho fatta.


Ci sono cose importanti e cose meno. A volte eventi che sembrano giganti, poi sono bolle di sapone. 

J. Lee ha diciassette anni e vive nel Maine, un paese freddo a cui associa troppi ricordi tristi. Si è appena trasferita a Broken Arrow, un piccolo paese in Oklahoma. Qui è ospitata in casa di Abigail, amica di famiglia e non conosce nessun altro. Questo le serve per tenere il suo passato lontano da sé, per tenere i suoi segreti lontani dalle persone. 
Per poter iniziare una “nuova vita”. 
J. Lee è una ragazza solare e schietta. La sua caratteristica sono i capelli, ricci e rossi e, in casa di Abigail ha portato una ventata di aria fresca. Da tempo non c’era più armonia in quella casa, ormai regna il malumore e le risposte monosillabiche. Dopo l’incidente del figlio Andrew, tutto è diventato difficile e cupo.

Andrew ha diciotto anni e da mesi è costretto a vivere su una sedia a rotelle. In questi mesi si è chiuso molto in sé stesso lasciando fuori amici e compagni di classe, primo fra tutti il suo amico del cuore Nathaniel. Ha deciso di non frequentare più la scuola e di studiare da casa e ha rinunciato completamente all’idea di andare al college. Solo quando arriva J. Lee riesce a tornare in parte il ragazzo che era stato prima dell’incidente. Il suo modo di fare lo obbliga a non piangersi addosso, a trovare la forza di guardare avanti, di uscire dal suo guscio e a parlare di ciò che è successo con serenità. 

È più facile accettare di essere rifiutati sapendo di meritarselo, piuttosto che essere feriti nonostante si sia delle belle persone, no? 

L’equilibrio raggiunto tra J. Lee e Andrew trova un nuovo assetto con l’ingresso nel duo di Nathaniel. Nathaniel Reed ha, anche lui, diciassette anni. Reed è un ragazzo schivo che tende a nascondersi dalle persone in quanto crede di non essere una brava persona e di non meritarsi l’affetto degli altri. Ha tradito il suo miglior amico nel peggiore dei modi e, finalmente, dopo molto tempo, ha trovato il coraggio di chiedergli scusa. È così che conosce J. Lee, una ragazza che con il suo modo di fare, a volte un po’ “esuberante”, lo tiene in riga, gli fa capire che certi atteggiamenti non si devono tenere, che si può essere migliori e che dagli errori si può imparare. Ma, soprattutto, J. Lee gli insegna che tutti hanno diritto di essere amati. 

Possibile sentire così tanto la mancanza di qualcuno che non è mai stato mio? 

L’amore a diciassette anni non è mai facile, soprattutto per due persone con un passato come quello di J. Lee e di Nathaniel. Eppure qui, in riva al lago di Broken Arrow, i due ragazzi si sono incontrati e si sono innamorati. Hanno deciso, tra mille difficoltà, di portare avanti la loro storia e, anche quando il destino gli ha messo l’ennesimo bastone tra le ruote, sono riusciti a rimanere a galla, a sopravvivere e hanno deciso di lottare. 

“Io non ho paura di te.”
“Neanche io.”
“Forse dovresti, non ho mai fatto le scelte giuste. Ho sempre sbagliato.” 

Ormai lo sapete che sono innamorata della scrittura di Bianca Ferrari e, anche stavolta, non mi ha delusa. È un libro molto diverso da quelli che ha scritto in seguito e, devo dire, che si vede quanto è cresciuta nel tempo, quanto è maturata. Trovo che questo young adult ci sta nel suo percorso e mi è davvero piaciuto molto. La narrazione è sempre scorrevole ed è stata molto brava a tenerci nascosto per gran parte del tempo il segreto di J. Lee (e non solo il primo!). Un segreto difficile da gestire, soprattutto a quell’età. Ho trovato molto contestualizzati i suoi personaggi. Ragazzi di diciassette anni che devono fare delle scelte importanti, scelte difficili. Ho trovato i tratti caratteristici dei teenagers, il loro modo di comportarsi, di fare, di parlare. Se proprio devo trovare un difetto a questo libro è la narrazione in terza persona. Non la amo particolarmente, soprattutto perché mi fa sentire distaccata dai protagonisti, perché me li fa sentire più distanti di quanto mi piacerebbe, ma per il resto… nulla da dire.

Ora che mi sono quasi messa in pari con i miei e-book, sappiate che mi sono arrivati un sacco di libri dalla biblioteca. Lo scambio interbibliotecario si è sbloccato e mi sono arrivate un sacco di notifiche di prenotazioni arretrate. Quindi per un po’ mi “toccherà” tornare al buon caro e vecchio cartaceo.

Elle

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