Il nostro ora e per sempre, Terri Osburn

Nei mesi scorsi la quantità di libri letti ha subito una decisa impennata. Forse l’essere a casa praticamente sempre, e scandire la giornata in base a nuovi ritmi, mi ha permesso di dedicare più tempo alla lettura. Peccato che qualche giorno fa la situazione si è totalmente ribaltata. Ero completamente bloccata. Nessun libro che mi “ispirasse” per davvero. E dire che di libri, tra cartacei e e-book, ne ho davvero tantissimi. Ma quando ho visto che Terri Osburn era uscita con un nuovo libro, non ho saputo resistere. So che questo romanzo fa parte di una serie, la Ardent Springs, e che io non ho letto il primo capitolo. Ma so anche che sono tutti autoconclusivi e, quindi, si possono leggere separatamente.

Non puoi sfuggire per sempre al passato.

Caleb è sposato con Snow da quasi due anni e, da ben diciotto mesi, sua moglie è scappata di casa. Caleb non si dà pace. Non capisce perché Snow lo abbia lasciato senza nessun messaggio. Semplicemente la sera prima sono andati a dormire insieme, nello stesso letto, e la mattina dopo la moglie non c’era più. Caleb non si dà nemmeno per vinto. Per tutto questo tempo non ha mai abbandonato l’idea di ritrovare la moglie, di avere una spiegazione del suo comportamento e di provare nuovamente a portare avanti il loro matrimonio. Da queste premesse vi starete domandando perché Snow abbia deciso di sposare Caleb. Ecco, dopo soli pochi mesi che uscivano insieme, hanno deciso di fare un viaggio a Las Vegas. E lì si sono fatti prendere dall’entusiasmo. Si sono trovati davanti ad un sosia, neanche troppo veritiero, di Elvis e si sono scambiati le promesse nunziali. Più facile di così… Ma le conseguenze del loro matrimonio affrettato si sono fatte sentire ben presto.

Le differenze tra Caleb e Snow sono parecchie. La prima fra tutte la loro estrazione. Caleb è l’unico rampollo di una ricca famiglia del sud. Il padre è un magnate dei media e Caleb non si è mai dovuto preoccupare di come fare a sbarcare il lunario. Il suo futuro, ovviamente, è già stato deciso dal padre. Entrerà a lavorare in una delle sue tantissime società e si farà strada fino al giorno in cui sarà pronto a prendere il suo posto. Ma di quello che realmente vuol fare Caleb, nessuno si interessa. Snow, invece, è figlia di una coppia mista. La madre è bianca mentre il padre è di colore. I suoi genitori non navigano nell’oro anche se si sono sempre dati da fare per non farle mancare nulla.

La verità è che ho passato diciotto mesi cercando di non amarlo e lui ci ha messo meno di ventiquattr’ore per disfare tutto il mio duro lavoro.

La fuga di Snow da Baton Rouge è stata un fulmine a ciel sereno per il marito. Non si sarebbe mai aspettato che lei se ne andasse così. Per mesi ha girato in lungo e in largo le zone che hanno frequentato insieme, fino a quando si è trovato tra le mani un volantino che sponsorizzava un negozio, lo Snow’s Curiosity Shop ad Ardent Springs. Con un nome così particolare, perché non provare a cercarla lì? E quando Caleb, finalmente, la ritrova, Snow mette subito un vincolo alla loro relazione. Potranno riprovarci per un solo mese ma…. senza poter fare sesso.

So che normalmente siamo abituati a leggere romance dove il matrimonio è il culmine di una storia d’amore, ma questo libro è stato scritto un po’ al contrario. E vi assicuro che è bello così. Quindi se vi sembra che abbia raccontato tantissimo, sappiate che è solo la base su cui si fonda la storia. Perché da quando Caleb ritrova Snow, ad arrivare alla fine del libro, succedono davvero tantissime cose.

“Casa mia è a Baton Rouge, ma tu sei qui. Quindi, per ora, casa è qui.”

Avevo già letto altri libri di questa autrice (anche se mi sono fatta scappare il primo di questa serie) e, quindi, sapevo che stavo andando sul sicuro. In Il nostro ora e per sempre ho ritrovato la freschezza del modo di narrare di Terri Osburn. Le sue idee un po’ particolari. Mi è piaciuto tantissimo il protagonista maschile. Il suo essere così sicuro dell’amore per Snow che nemmeno diciotto lunghi mesi lo hanno fatto dubitare. Qualche volta l’ho trovato un po’ “zerbino”, ma questo particolare l’ha reso più affascinante. Su Snow non posso dire la stessa cosa. Non sono entrata in empatia con lei. Non solo per il fatto che se ne sia andata senza alcuna spiegazione, ma proprio per il suo modo di pensare. Per il suo essere così indecisa da non sapere se seguire il cuore o la mente.

Ora che mi sono “sbloccata”, preparatevi. Nessuno mi ferma più!

Elle

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