Ormai il mio abbonamento ad Unlimited è terminato (con mio
sommo rammarico) ma, prima della scadenza, sono riuscita a leggere ancora un
libro. Il libro di un’autrice emergente: Angelica Rubino.
Se non fossero stati lì a quell’ora,
in quel momento, si sarebbero mai incontrati? Non è possibile saperlo. In fondo
è bello pensare che il loro fosse un incontro predestinato.
Giada e Luca sono ormai adulti quando si conoscono. Entrambi
hanno avuto delle storie importanti che sono finite male e sono in un momento
della loro vita in cui stanno bene. Entrambi sono pugliesi, vivono a Castellaneta,
ma non si erano mai incontrati prima. Stanno passeggiando insieme a degli amici
quando si incontrano per la prima volta e subito scocca la famosa scintilla.
Giada vuole andarci con i piedi di piombo perché il passato l’ha segnata
abbastanza ma Luca le entra sottopelle e, soprattutto, nel cuore.
Luca vive in Germania, a Monaco di Baviera, ma per le
festività o per le vacanze estive torna sempre a casa, in Puglia. È un
bell’uomo, e le donne non gli mancano, ma nessuna, al momento, è quella giusta.
Fa l’insegnante di italiano in una scuola privata e il lavoro che fa gli piace
molto. È un uomo tranquillo, semplice, appassionato. Ha una famiglia numerosa
che lo accoglie a braccia aperte quando torna a casa e, negli anni, si è creato
una rete di amicizie molto solida.
Giada vive a Castellaneta ed è sempre stata una
“scapestrata”. È molto testarda e, una volta presa la sua decisione,
difficilmente cambia idea. Anche quando i genitori le hanno detto che l’uomo
che stava per sposare non era quello giusto per lei, non ha ceduto, non ha
riflettuto, ed è andata dritta per la sua strada. È una bella donna che ancora
attira gli sguardi degli uomini ma le sue esperienze passate l’hanno segnata e
quindi, ora, non è più così disponibile ad avere una nuova relazione.
Il passato non conta, ognuno ha il
proprio; conta quello che accade da oggi in poi.
Entrambi non pensavano di poter vivere, alla loro età, un
amore così forte. Fin da subito si sono capiti, piaciuti, apprezzati e, di
conseguenza, innamorati. Il sentimento che li lega è forte. È un sentimento
adulto e consapevole. E quando la lontananza si fa troppo difficile da gestire,
il passo per la convivenza, è davvero molto breve.
Gli anni che vivono insieme sono davvero molto felici. Come
nella vita “normale”, anche loro hanno avuto qualche difficoltà, ma l’hanno
sempre superata nel migliore dei modi. Anche quando una notizia terribile li
sconvolgerà, Luca tirerà fuori quel coraggio che, tante volte prima, gli è
mancato e starà accanto alla sua Giada, facendole forza, supportandola.
“Schatz, ma tu mi vuoi bene?”
“Ci devo pensare!”
“E quanto tempo ti serve per
pensarci?”
“Tutta la vita”.
Schatz una storia vera è la storia che, ognuno di noi,
potrebbe vivere nella propria vita. I protagonisti sono persone comuni, niente
principi o uomini in carriera che fanno soldi a palate, ma persone come noi. La
storia raccontata è davvero molto semplice. Talmente semplice che, a tratti, mi
è parsa quasi un testo che chiunque potrebbe scrivere. La scrittura scorrevole non mi
ha fatto provare pathos o mal di stomaco. Sinceramente non sono rimasta molto
coinvolta nella lettura. Mi spiace che la loro storia mi sia scivolata addosso.
In alcuni momenti ho trovato la stessa
atmosfera che ha vissuto un mio parente che ha trovato l’amore non più
giovanissimo. Le telefonate chilometriche (come le bollette che arrivavano a
fine bimestre), i regalini che si scambiavano quando si rivedevano dopo tanto
tempo, il voler recuperare il tempo perduto per non farsi scappare niente, per
vivere a pieno la loro relazione. Il dare importanza alle date, alle
coincidenze. Il fermarsi sempre negli stessi posti quando tornavano al sud per
le vacanze estive. Ecco, in questi tratti, ho ritrovato mio zio. Ho rivisto
tanti suoi atteggiamenti.
Una cosa che proprio non mi è piaciuta, è stato il
finale. Non posso dire molto in merito perché rischierei di raccontarvelo, ma
l’ho trovato “sbagliato”. In un libro dove viene raccontata una storia molto
reale, il finale non mi è sembrato fosse coerente. Mi è sembrato una nota
stonata. Capisco che lei potesse avere quel desiderio, ma il farlo accadere mi
è sembrato troppo.
Ora che sono arrivata alla fine di questo mese leggendo solo
autrici italiane sappiate che è stata un’esperienza molto positiva. In passato
non avevo mai prestato attenzione ai libri che scieglievo. Se fossero self o di
CE blasonate, tantomeno se gli scrittori fossero italiani o stranieri ma,
penso, che d’ora in poi, terrò loro un occhio di riguardo. I libri accumulati
nel Kindle in questo periodo sono davvero tantissimi ma, non appena chiuderò il
pc, mi butterò su uno di loro. È da tanto che mi guarda con i suoi occhioni
languidi. Stavolta non posso deluderlo.
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