Se c'è una cosa che spesso mi dimentico è quanto mi diverta partecipare ai review party! Poi, quando mi si presenta l'occasione riscopro quante soddisfazioni mi danno. E chi sono io per non afferrare al
volo questa nuova grande opportunità?
“Dammi la possibilità di fare qualcosa di cui, per una volta, possa essere orgoglioso.”
[…]
“Dammi la possibilità di comportarmi da uomo.”
Crew Gentry è un ragazzo che nella vita ha fatto moltissimi errori. Primo tra tutti quello di lasciare
Julia, la ragazza che amava, per inseguire un sogno, un’opportunità, ma che lo ha portato, a
distanza di anni, a guardarsi indietro con estremo rammarico. Crew ha perso il fratello e la madre
e ora la sua “famiglia” è la cognata Julia, che mal lo sopporta, e la nipotina Everleigh, che lo adora.
Crew ha perso anche la possibilità di diventare qualcuno nella MMA a seguito di un brutto
infortunio che gli è costato il ritiro dalle scene. Ora vive a Boston, fa un lavoro pesante al porto e
divide il suo tempo libero tra la corsa, le visite alla nipotina e le serate al bar in cerca di qualche
scopata facile.
Crew è un ragazzo che è sempre scappato davanti alle difficoltà. Nessuno ha mai fatto affidamento
su di lui. Solo suo fratello Gage ha sempre creduto in lui. Solo lui ha visto quello che avrebbe
potuto dare una volta cresciuto e diventato realmente un uomo.
Quando rimani solo, e il tuo mondo ti viene strappato dalle mani, inizi a combattere. Combatti
per sopravvivere. Combatti per proteggere quel poco che ti resta.
Julia è la vedova di Gage Gentry e la madre della loro bellissima bambina, Everleight. Julia da
quando è rimasta sola a crescere la figlia si è un po’ isolata da tutti. Ha lasciato fuori il mondo e si è
concentrata su loro due. Fa un doppio lavoro per pagare tutte le spese che la sommergono. Non
vuole l’aiuto di nessuno senza rendersi conto che, in realtà, ha bisogno di qualcuno che l’aiuti, che
la sostenga, anche solo moralmente, oltre che economicamente. Crew in questo cerca di aiutarla
ma Julia è molto brava a rifiutarlo, a tenerlo a distanza. Julia è una donna forte ma con il cuore
spezzato che ha paura di venire, ancora una volta, ferita e abbandonata. Ma quando le cose nella
sua vita si complicano ulteriormente deve accettare l’aiuto di Crew, l’aiuto dell’unica persona che
non avrebbe mai più voluto al suo fianco.
Il presente è tutto ciò che hai.
Avete capito bene, Crew è stato il primo amore di Julia. E Julia è stato l’unico amore di Crew.
L’unica donna che abbia mai realmente amato. L’unica che sia riuscita a vedere il suo lato
amorevole, che sia riuscita ad andare oltre alle apparenze dell’uomo rude.
Darei tutto per tornare indietro nel tempo e fare le cose in modo diverso, per comprendere allora
ciò che so adesso: che le persone sono più importanti delle cose che, a volte, le situazioni noiose
sono quelle migliori, che niente, niente, è meglio, che avere qualcuno con cui condividere la tua
vita.
È superficiale dire che mi sono innamorata di Crew. In questo libro leggiamo della sua crescita
personale, lo vediamo diventare grande sotto i nostri occhi. Lo vediamo prendersi responsabilità
che avrebbe potuto benissimo evitare, situazioni difficili da cui, per l’ennesima volta, avrebbe
potuto scappare. E invece, per la prima volta nella sua vita, decide di rimanere. Decide per cosa
vale davvero la pena lottare. Lottare per davvero, con tutte le proprie forze, per raggiungere
l’obiettivo. Lo vediamo fare scelte difficili, lo vediamo mettere da parte sé stesso per la persona
che ama.
Ho adorato la piccola Everleigh. Ha solo cinque anni ma ha sofferto molto nella sua vita. Eppure
lotta. Lotta con tutte le sue forze. È una guerriera. È sveglia, intelligente. Riesce a vedere
benissimo quello che gli adulti non vedono. Soprattutto i due adulti più importanti della sua vita.
Lei, prima di tutti, vede il legame che unisce la madre allo zio. Un legame difficile da accettare,
eppure lei lo comprende e lo sostiene.
Le persone più forti non sono quelle che camminano mettendo in mostra i muscoli. Le persone
più forti sono quelle che combattono le battaglie che nessuno vede.
Non avevo mai letto nulla di questa autrice prima e, quando ho scelto di leggere Sacrificio, non mi
aspettavo di tenere tra le mani un libro così “impegnativo” e così avvincente. Adriana Locke è stata
davvero molto brava a portare avanti una storia così emotivamente difficile. Ha espresso in modo
molto realistico le emozioni dei protagonisti davanti a questa immensa tragedia che li ha colpiti. È
stata brava a non romanzarli, a non “esagerarli”. Li ho trovati molto umani. Penso che chiunque di
noi, nella loro stessa situazione, avrebbe potuto pensare quello che hanno pensato loro, avrebbe
potuto avere le loro stesse reazioni. La narrazione mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine.
“E che fine!” oserei dire. Arrivata all’ultima pagina, però, mi sono resa conto che avrei voluto
leggerne ancora. Avrei voluto che, quello spazio temporale di due anni tra l’ultimo capitolo e
l’epilogo, venisse riempito da nuovi capitoli, dall’evolversi della storia. Eh, lo so! Il mio più grande
difetto è non averne mai abbastanza di protagonisti come Crew Gentry.
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