Non smettere di cercarmi, Giulia Rizzi


Dopo aver letto due libri abbastanza impegnativi ho deciso di prendermi una pausa. Ho scelto un libro che pensavo fosse più leggero, più facile da leggere e invece mi sono trovata tra le mani un altro romanzo “importante”.

Non gettare tutto all'aria solo perché pensi che mollare sia la via più facile.

Nina ha solo diciassette anni ma la sua vita è tutto fuorché spensierata. La madre l’ha sempre considerata solo che un peso e l’essere di origini messicane in un piccolo paese del sud del Texas è sinonimo di “poco di buono”. Nina sa che per avere un futuro migliore, e andarsene definitivamente da Grangeville, deve finire nel miglior modo possibile il liceo e riuscire ad entrare al college. Nel frattempo cerca di racimolare soldi tramite piccoli lavoretti. Uno di questi è fare da babysitter a Jake un undicenne timido e solo.
Nina è una tosta, con il sangue latino nelle vene. Una che non si fa mettere i piedi in testa e che reagisce alle offese. Si è costruita una corazza dura attorno al cuore pur di non soffrire ma, sotto sotto, è debole, qualsiasi piccolo sgarbo la fa soffrire. Dalla sua parte ha nonna Rosa, una donna che è entrata negli Stati Uniti clandestinamente pur di stare vicina alla nipote. È una donna affettuosa che fa respirare una sorta di normalità familiare alla giovane Nina. Solo Angel, però, la fa sentire al sicuro, la fa sentire veramente capita. Angel è il suo primo amore. Un ragazzo con un passato difficile quanto il suo e che sa cosa si prova ad essere abbandonati al proprio destino. Angel però non è il ragazzo che un genitore vorrebbe vedere al fianco della propria figlia. Fa parte di una gang latina, i Tangos e questo espone entrambi a rischi non indifferenti.

Mi sentivo così insicura che perfino l'idea di essere in qualche modo insostituibile, almeno per qualcuno, mi faceva stare bene.

Quando Nina entra nella vita di Jake e nella sua quotidianità nessuno dei due immagina quanto si affezioneranno l’uno all’altro. Per Jake Nina diventa una sorella maggiore, una ventata di aria fresca in una vita solitaria. Il padre è un militare, un uomo molto autoritario che ha costretto la sua famiglia a traslocare innumerevoli volte. Jake vive male questi continui spostamenti. Per lui è difficile fare nuove amicizie, cambiare scuola in corso d’anno, essere visto sempre come “quello nuovo”. Anche se ha già undici anni e potrebbe stare a casa da solo, la madre decide di trovargli una babysitter e, nonostante la contrarietà del padre, decide di affiancargli Nina. Lei gli farà scoprire la biblioteca, vecchi film degli anni ’90 e gli insegnerà a giocare a basket. Per Nina, invece, Jake è la visione di una vita “normale”, diversa dalla sua, lontana miglia dal suo mondo.

Mi ero accorta di quanto perfino le briciole fossero importanti, solo nel momento in cui le avevo perdute

Il loro rapporto si interrompe bruscamente quando il padre torna a casa e, per l’ennesima volta, la famiglia Collins, deve traslocare. Gli anni passano e le loro strade si dividono definitivamente. Nina riesce a finire il college e diventa giornalista. Non si è mai allontanata da Grangeville anche se la sua prospettiva è quella di accettare un lavoro lontano dal piccolo paese da cui ha sempre voluto scappare, in cui si è sempre sentita additata. Ma qualcosa la trattiene. Le impedisce di strappare quelle radici che la trattengono. E non sono solo le amicizie. Ma anche un Jake cresciuto, ritrovato adulto dopo anni.

Il confine tra giusto e sbagliato è sottile, Nina. Ci sono infiniti modi di vedere una singola questione e di interpretarla.

Quello che ho iniziato a leggere come un semplice classico romanzo rosa, si è trasformato sotto i miei occhi in qualcosa di completamente diverso. Questo è un libro che parla soprattutto di amicizia, di voglia di volercela fare, di cadute rovinose e di come trovare sempre e comunque la forza di rialzarsi, più forti di prima. È un libro che parla di razzismo, di discriminazione ma anche di inclusione e di seconde possibilità. E, in fondo in fondo, anche di amore. Un amore difficile, contrastato, non accettato, nascosto sotto le mentite spoglie di una semplice amicizia. È un libro completo che parla della crescita di Nina e dei personaggi che le vivono a fianco. Una crescita difficile e sofferta ma che, arrivata alla fine del lungo percorso, le ha permesso di essere libera dai propri pregiudizi e anche da quello degli altri. Un percorso che le ha fatto capire che prima di cercare l’approvazione altrui bisogna abbattere i muri che ci si è costruiti intorno, essere i primi a fare dei passi avanti e superare quei limiti che spesso siamo proprio noi stessi ad imporci.

Sei libera, Nina, lo sei sempre stata. Devi solo mettere da parte la paura e accettarlo.

Il numero delle pagine che compongono il libro non è indifferente ma, una volta passata la parte introduttiva, si legge davvero molto velocemente. È scorrevole, mai scontato, mai ripetitivo. Mi sono affezionata a tutti i personaggi, anche a quelli secondari. Nonna Rosa, le amiche di Nina, Angel, Isaiah, ma anche Logan (che più di una volta avrei voluto prendere a schiaffi) mi sono rimasti nel cuore. Tutte persone che le hanno voluto bene e che le sono rimaste vicino sempre, soprattutto nei momenti più difficili. Alla fine della prima parte mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi e l’amaro nel cuore e innumerevoli volte ho sollecitato mentalmente Nina perché prendesse la decisione giusta, perché finalmente accettasse quel sentimento a lungo accantonato.

Non avevo mai letto nulla di questa autrice prima d’ora ma è entrata, di fatto, tra le mie preferite.

Elle

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