Ecco arrivato il momento di questo libro. È stato il regalo di Natale di una collega d’ufficio (per
l’ennesima volta abbiamo avuto la stessa idea) ed è rimasto sul mio comodino per tutto questo
tempo. Ma in questi giorni così particolari ho pensato che fosse arrivato il suo momento.
Le signore in nero è un libro ambientato a Sidney nel 1950. Quattro donne, una completamente
diversa dall’altra, per età o provenienza, lavorano nello stesso reparto dei grandi magazzini
Goode’s, in pieno centro città. Ognuna ha caratteristiche diverse ma tutte sono accomunate da un
comune denominatore: stanno vivendo un momento magico. Un momento importante per le loro
vite e per il loro futuro.
Negli ultimi tempi aveva capito che un abito poteva essere qualcosa di più di un rivestimento più
o meno alla moda. Ciò che adesso coglieva, in modo ancora vago, bizzarro e del tutto
improvviso, era un significato che non avrebbe mai nemmeno sospettato: ciò che coglieva, in
modo ancora vago, bizzarro e del tutto improvviso era che la moda poteva essere… sì,
insomma… poteva essere arte.
Lesley è la più giovane delle quattro. Ha appena fatto gli esami di maturità e lavora
temporaneamente da Goode’s, giusto per dare una mano durante il periodo natalizio e dei saldi,
racimolando dei soldi nell’attesa di vedere pubblicati gli esiti degli esami. È una ragazza
intelligente, con la testa sulle spalle, con tanta voglia di imparare. È giovane e sveglia e ha tutto il
mondo ai suoi piedi. Deve solo trovare la forza e la capacità di fare una scelta che potrebbe
cambiarle la vita per sempre. Trovare il coraggio di convincere il padre che vuole continuare a
studiare, andare all’università e diventare una poetessa.
Patty. Eh, Patty ha la classica vita della casalinga disperata! La sua vita familiare non le piace per
niente, è insoddisfatta. È sposata con Frank, un uomo abitudinario che non la considera, è come se
fosse completamente trasparente. Il suo più grande cruccio è non essere riuscita ad avere un
figlio. Per fortuna lavora da Goode’s e, almeno lì, ha l’impressione di non aver sprecato la sua vita: quando è al lavoro si sente realizzata. Patty è molto legata alla madre, al punto che la interpella
per qualsiasi cosa. Non è più una ragazzina ma si appoggia molto a lei, anche per le piccole cose.
“Oh, mia cara, il cambiamento è la legge della vita.”
Fay è una giovane donna che è dovuta crescere da sola. Il fratello vive lontano e, da quando si è
sposato, si vedono e si sentono sempre meno perché Fay e la cognata non vanno molto d’accordo.
A Sidney ha solo un’amica del cuore con la quale si vede abitualmente e con la quale esce alla
ricerca dell’anima gemella. Attualmente non l’ha ancora trovata e l’essere single e fare la vita da
single, inizia a pesarle.
A guardare tutto da lontano, dall’alto del suo reparto Modelli esclusivi, c’è Magda. Magda non è di
origine australiana. Si è trasferita a Sidney dalla Slovenia. Qui ha conosciuto Stefan, ungherese, e si
è sposata. Lei è intelligente, acculturata e guarda le sue colleghe con un po’ di puzza sotto il naso.
Fondamentalmente pensa di essere un po’ migliore di loro. Solo quando arriva Lesley, inizia ad
uscire dal suo guscio e far conoscenza delle altre. Lei ha una visione della vita diversa, più aperta.
Lei è la spinta che serve alle altre per aprire gli occhi, per guardare la vita con occhi diversi. Lei è
quella che cerca di valorizzare i pregi delle colleghe, quella che le sprona a raggiungere i propri
obiettivi, quella che sa che, se crederanno in loro stesse, potranno farcela.
Il sole splende sempre e nasconde tutto, tranne sé stesso.
Non sono un’amante dei libri di narrativa (e me ne dispiace) ma questo l’ho apprezzato. Il filo che
lega le quattro donne è la loro voglia di cambiare. Cambiare un’epoca, cambiare le idee
maschiliste di padri e mariti, cambiare sé stesse per avere la possibilità di ottenere una posizione
nel mondo. Un mondo piccolo, fatto di famiglia, di lavoro e di amicizie, ma un mondo in cui
vogliono partecipare attivamente e di cui vogliono far parte.
“Tutti si aspettano che gli uomini siano in gamba e che le ragazze siano stupide o semplicemente
delle sciocchine, mentre pochissime lo sono, anche se molte si comportano come se lo fossero
solo per far piacere ai maschi. Ma tu va’ per la tua strada, continua a comportarti da ragazza in
gamba quale sei e fa’ vedere a tutti quello che vali. È la cosa migliore che puoi fare, tu e tutte le
altre che popolano questa città è il vasto mondo.”
Quello che mi fa pensare un libro come questo è che, nonostante sia un libro scritto nel 1993 e
ambientato nel 1950, ancora oggi le aspettative delle donne non sono cambiate. Ancora vogliono
un posto nel mondo, un lavoro per il quale sentirsi apprezzate, una famiglia dalla quale tornare la
sera e sentirsi amate.
Purtroppo il mondo non ha completamente cambiato la sua visione
maschilista e chissà quanto tempo dovrà ancora passare prima di fare dei netti passi avanti.
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