Extra vergine, Chiara Moscardelli


Ecco un libro che ho preso in una delle mie pause caffè passate sul sito della biblioteca locale a controllare i nuovi arrivi. L’attrazione è stata fatale e la trama davvero interessante. Mi aspettavo grandi cose da questo testo atteso per tantissimo tempo ma, purtroppo, ne sono rimasta leggermente delusa.

Vi ricordate di quando eravate piccole e credevate alle favole, l’abito bianco e tutto il resto? Ve ne stavate a letto con gli occhi chiusi e una cieca fiducia in Babbo Natale, la Befana, il topolino del dente, il principe azzurro. Eravate certe che sarebbero arrivati, prima o poi. Magari non tutti insieme, la stanza sarebbe stata troppo affollata, però sarebbero arrivati a cambiare la giornata, o la vita. Poi siete cresciute, avete aperto gli occhi e vi siete rese conto che la favola era svanita.

Dafne Amoroso è alle soglie dei trenta e ha un piccolo “problema”: è ancora vergine. Se la madre è una ex attrice di film pornosoft che ora vive una vita da nudista e tutta al “naturale”, il padre è sconosciuto, nel vero senso della parola. La madre stessa non sa chi sia. Questo modo di vivere di Irene, la madre, ha probabilmente influenzato le scelte di Dafne, facendola richiudere a riccio e imbarazzandosi per un nonnulla. L’unico fidanzato che abbia mai avuto, dopo che si sono lasciati, è diventato gay!

Nella vita di Dafne non accade mai niente. È una vita piatta. A nulla è servito trasferirsi dalla Puglia a Milano, gli studi alla Bocconi o il lavoro da amministrativa in un’azienda. Anche nella grande città non le succede mai niente di interessante. Ma qualcosa sembra smuoversi quando, grazie al gruppo Facebook, Salotto di Georgette, deve recarsi in Azerbaijan per una settimana per un seminario sui libri di Georgette Heyer durante il quale dovrà partecipare attivamente tenendo un discorso.

… La vita è fatta di buone occasioni e di tempi giusti. Arriverà il tuo e allora la smetterai di usare tuo padre come alibi. Nel frattempo, vai, esci dal tuo guscio e prendi il mondo per le palle.

Appena scesa dall’aereo si scontra con un bellissimo sconosciuto. Poi verrà inseguita da ben due auto mentre, in taxi, cerca di arrivare alla sua destinazione. Il tassista scapperà e l’abbandonerà nel bel mezzo del nulla e lei sarà costretta a salire su un camion pieno di capre. E questo è solo l’inizio, perché le disavventure non faranno altro che accumularsi, una dopo l’altra.
Tutte queste novità si trascineranno anche una volta tornata a Milano. Da impiegata precaria passerà, sempre più precaria, a fare l’impiegata ad Audrey, una rivista rivolta al mondo femminile. L’avventura vissuta in Azerbaijan non verrà facilmente dimenticata perché il bellissimo sconosciuto, Mathias Gallo, è entrato a forza nei suoi pensieri.

Dafne è una ragazza molto ingenua, piatta e sciatta. Non ha un briciolo di iniziativa e non fa nulla per uscire dallo stato di apatia in cui si trova. Vive la sua verginità come un limite invalicabile, invece di vedere il lato positivo della questione: almeno non si è regalata al primo defi…… che passa e potrà donare tutta sé stessa al vero amore della sua vita. Non ho trovato la storia di Dafne esilarante, ho solo pensato che fosse una ragazza un po' sfigata che si impunta a voler mettere dei puntini sulle i quando non è necessario.

Il libro è ben scritto e di facile lettura ma, sinceramente, mi aspettavo davvero qualcosa di diverso. Probabilmente mi aspettavo una storia d’amore e invece ho trovato la storia di Dafne. Avrei preferito che venissero approfondite delle parti, prima tra tutte il racconto del seminario che, invece, è stato completamente lasciato da parte. Mi è piaciuto, invece, il fatto che l’autrice volesse far passare il messaggio che non bisogna forzare la mano al destino, quando è il momento che una cosa deve accadere, accade. E, purtroppo, lo stesso vale al contrario. Quando una cosa non deve accadere, ecco che non si può fare nulla perché accada a nostro piacimento.

Era vero, c’era un momento per tutto ed era arrivato il MIO momento.

Non è mai tardi… quando arriva è quello giusto.

Elle

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