Ormai lo sapete quanto sono affezionata a Bianca Ferrari e ai suoi libri e quanto mi è piaciuto Burning Sand (di cui trovare la recensione qui). Da un mese aspettavo il momento di poter mettere le mie manine sul sequel e ora che sono arrivata alla fine so che i suoi protagonisti mi mancheranno tantissimo.

Come succede sempre nelle serie di libri non autoconclusivi, chi non ha letto il primo romanzo si fermi qui perché gli spoiler sono dietro l’angolo.

Abbiamo una sola vita: se non possiamo essere felici, almeno cerchiamo di aiutare gli altri.

Sono passati tre anni da quel fatidico giorno in Iraq. Un giorno che ha cambiato per sempre la vita di Lex e Sky. Da quel giorno l’uno non sa più nulla dell’altro, ma il ricordo di quello che c’è stato tra loro è rimasto indelebilmente scritto nel loro cuore.

Skylar per mesi ha smesso di vivere e solo grazie all’aiuto dell’ex fidanzato e del suo amico Armand, riesce a riprendere in mano le redini della sua vita. Decide di partire per una missione umanitaria, viaggiando insieme ad Armand, per portare vaccini nelle zone più povere del mondo. Per sopravvivere ha dovuto cambiare completamente la sua vita e dedicarsi agli altri, buttandosi a capofitto nel lavoro. Durante questi anni Sky è diventata consapevole che un amore come quello provato per Lex non lo proverà mai più. Ci ha provato a fare un passo avanti ma non ci è riuscita.

Se Sky se la passa abbastanza decentemente non possiamo dire la stessa cosa di Lex. Lui è diventato l’ombra di sé stesso. Vive in un appartamento nella zona più malfamata di Seattle e si è isolato dal mondo. Non ha rapporti con nessuno se non con la sua terapeuta alla quale parla solo ed esclusivamente dell’amore che prova per Sky. La sua vita sta annegando in un bicchiere di liquore e antidolorifici, ma non di quelli che ti permettono di dimenticare, perché non vuole e non può dimenticare davvero i suoi sentimenti. È sempre più convinto che la scelta che ha fatto anni prima, e che sta dolorosamente portando avanti, sia la scelta giusta non solo per lui, ma anche per le persone che gli volevano bene.

L’amore è semplice. Sono le persone a essere complicate.

Le vite di Sky e Lex viaggiano su binari paralleli che non si potrebbero incontrare mai, non fosse per un destino ha in serbo piani completamente diversi per loro. Perché basta davvero poco per farli incrociare di nuovo. Basta uno squillo di campanello e il passato, nelle vesti di un amico di vecchia data di Lex, è lì davanti ai suoi occhi. Questo amico ha bisogno di lui per una missione difficile e questa volta non può scappare o nascondersi. Questa volta non può dire assolutamente di no. Lascia, così, la sua vita tranquilla e solitaria a Seattle per partire alla volta dell’Africa. Un luogo dove è difficile sopravvivere ma dove avrà la possibilità di riappacificarsi con il suo passato e darsi una nuova possibilità a fianco della donna che ama.

Ci vuole coraggio per essere felice.

Non posso nascondere il mio innamoramento per Lex. Vorrei esistesse davvero un uomo come lui (vi prego, trovatemelo e ditemi come posso fare a raggiungerlo!). Un uomo modello “tortino di cioccolato”: fuori solido ma dentro ha un cuore caldo a cui non puoi resistere. Che sacrifica tutto quello che ha, che sacrifica la sua vita pur di vedere la persona che ama davvero felice. Che antepone la felicità di Sky alla propria.

Ho apprezzato tanto anche Sky. Una donna forte, che non si piega, nemmeno nelle situazioni più difficili quando, diciamolo onestamente, chiunque di noi (io per prima) si sarebbe lasciata andare. Ha una forza interiore notevole e non si ferma mai davanti alle difficoltà. Ovviamente, come qualsiasi persona, ha i suoi momenti difficili, le sue debolezze ma ho trovato che questo l’abbia resa più umana, più “una di noi”.

Potrei aprire una gigantosissima parentesi in merito al personaggio cattivo di questo libro, ma non voglio spoilerare niente e vi farei vedere il mio lato peggiore, quindi dico solo che l’autrice con lui è stata fin troppo buona. Io sarei stata capace di qualcosa di molto peggiore.

Donarvi al mondo è il più bel regalo che possiate fare a voi stessi.

Spero di avervi fatto capire quanto ho amato anche questo secondo capitolo della serie. L’ho letteralmente divorato. Ho fatto le ore piccole pur di finirlo e vedere se Bianca (permettimi questa familiarità) avesse regalato ai protagonisti il finale che si meritano (non ve lo dirò mai, nemmeno sotto tortura!). La scrittura è coinvolgente e scorrevole, anche se nella prima metà ci sono scene un po’ difficili da reggere, da pugno nello stomaco, da fiato sospeso. Scene dove si legge della cattiveria dell’uomo. Dove viene messo nero su bianco quanto la razza umana possa essere il peggiore degli animali, il più bieco tra tutti. Scene ambientate in un luogo come l’Africa, dove gli animali, anche i più feroci, non possono competere con il genere umano.

Trovo che con questo libro Bianca si sia superata, che abbia alzato ulteriormente la sua asticella. È stata capace di farmi provare una serie di emozioni che non pensavo di poter provare. Sono passata dalla voglia di abbracciare e proteggere, alla voglia di spaccare il naso (e non solo quello) a qualcuno nella stessa pagina. Gioia, incredulità, sofferenza, tristezza, amore. Quell’amore grande, infinito, che bisogna proteggere, a volte anche da sé stessi.