Gli accoppiati, Jennifer Miller, Jason Feifer

A volte mi domando se a un libro bisogna dare una seconda possibilità. A volte mi capita di iniziare un libro e, dopo pochi capitoli, domandarmi cosa mi aveva attratto, se la trama o i commenti dei vari lettori o giornali. Di questo mi ha attirato molto la sinossi ma, dopo nemmeno una cinquantina di pagine, eccomi ferma a pensare se continuare o meno la lettura. 

Se non rischi mai, non ottieni mai nulla.

Lucas Callahan è un giovane che ha lasciato la borghese Charlotte, nel North Carolina, per inseguire il suo sogno di diventare giornalista nella grande New York. Lucas è praticamente “scappato” da casa perché, principalmente, si sentiva intrappolato in una relazione dove non teneva conto dei propri sentimenti e nemmeno di quelli della compagna. Ha lasciato la specializzazione di giurisprudenza a metà, ha lasciato la fidanzata praticamente all’altare, ha lasciato i genitori un po’ preoccupati per il suo futuro ed è volato verso la Grande Mela. Qui le cose non sono migliorate di molto: ha trovato lavoro come fact-checkers all’Empire e vive in un buco di appartamento con un coinquilino che lavora sotto pseudonimo in una rivista concorrente. Lucas è all’apparenza il classico bravo ragazzo molto a modo, in realtà è ingenuo ed egoista. Ho più volte avuto l’impressione che fosse un sempliciotto, un po’ tonto, molto introspettivo e che rimugina mille volte sui propri comportamenti e su quelli degli altri.

Sì è una parola molto pericolosa. Soprattutto quando non si sa bene alla mercé di che cosa ci si sta ponendo.

Carmen Kelly è una opinionista dell’Empire. Il suo sogno era quello di diventare una giornalista seria e impegnata ma si è ridotta a scrivere articoli sulla rubrica che si occupa di sesso. In questa rubrica non fa altro che criticare i vari atteggiamenti di personaggi più o meno famosi, dal punto sessuale. Diciamo anche che non risparmia frecciatine sarcastiche e commenti sagaci sul comportamento spesso egoistico dell’uomo nei momenti più intimi. Carmen è una donna molto bella, è intelligente, perspicace e sa cosa bisogna fare per raggiungere il proprio obiettivo.

Bisogna inseguire ciò che vogliamo davvero.

Nel suo ultimo articolo Carmen racconta dell’inesperienza, della goffaggine e della ridicola prestazione di un ragazzo più giovane di lei, incontrato casualmente in un pub. Carmen non si fa problemi a farlo a pezzi. Solo quando Lucas legge l’articolo si rende conto di essere lui il protagonista maschile. Si rende conto che è andato a letto con la famosa Carmen Kelly. Preso dalla rabbia di essere stato fatto a pezzi pubblicamente, decide di rispondere per le rime alle accuse mosse dalla giornalista cercando di mantenere l’anonimato e firmandosi Bravo Ragazzo. Il direttore dell’Empire vede nel loro “Botta e risposta” la possibilità di risollevare le sorti del suo giornale creando una rubrica ad-hoc come fosse un reality: i due si dovranno incontrare settimanalmente, andare a letto insieme e farsi a pezzi a suon di cattiverie.
Ma cosa succede quando dal mero atto fisico, la “relazione” passa su un altro piano? Quando i sentimenti iniziano a cambiare e in campo non c’è più solo l’attrazione fisica?

Il successo lo si costruiva un passo per volta, in punta di piedi, stringendo i denti e sacrificando a ogni risveglio un pezzetto ulteriore di sé. E nella non scontata eventualità che un bel giorno i propri sogni si realizzassero davvero, era assolutamente possibile che nel frattempo si fosse spento ogni entusiasmo.

Sarò brutalmente sincera: se l’inizio mi ha un po’ stufato per la sua ricchezza di dettagli, una volta trovato il ritmo giusto mi sono fatta prendere dalla narrazione e ho proceduto spedita fino all’ultima pagina. La storia è ben congegnata e ben sviluppata. Carmen si è dimostrata la protagonista femminile in tutti i sensi. Mi è piaciuto il suo modo di nascondersi dietro battute sagaci e cattiverie gratuite per mantenere privato il suo vero essere. Mi è piaciuto il suo modo di affrontare i problemi cercando di vedere sempre il lato positivo della situazione, cercando di non lasciarsi prendere troppo dallo sconforto.
D’altro canto Lucas l’ho trovato veramente molto immaturo ed egoista. Voleva la notorietà e l’ha trovata al fianco di Carmen, senza rendersi conto della situazione delicata in cui si è andato a cacciare. L’essere diventato “famoso” non è solo tutto rose e fiori, ha anche un altro lato della medaglia veramente inquietante: non esiste più la privacy. Tutti vogliono sapere di te in qualsiasi momento della giornata e in qualunque situazione tu ti stai trovando. L’altra cosa preoccupante è che se il giorno prima sei la persona il cui nome è sulla bocca di tutti, basta davvero poco per finire nel dimenticatoio. Solo alla fine ho iniziato ad avere un certo feeling con Lucas, a capire i suoi atteggiamenti, a comprendere le sue azioni.

Quando ci si impara davvero a conoscere, anche sul piano fisico si instaura un legame unico e particolare. Era quella, pensò Lucas, la differenza tra scopare e fare l’amore. Il sesso era un atto pratico da svolgere bene o male a seconda di vari fattori. Con un po’ di allenamento non era difficile migliorare. Si trattava in sostanza di un’attività come tutte le altre, assimilabile allo yoga, al gioco della dama. L’amore, invece, era qualcosa di completamente diverso, che sgorgava dall’impiego di un novero sorprendentemente ristretto di materie prime: due corpi e due cuori.

Non so dirvi con precisione se questo libro mi è piaciuto o meno. Mi è piaciuto leggere i retroscena del mondo dell’editoria, capire superficialmente come funziona, vedere quanto, ad alti livelli, ci sia opportunismo in ogni azione che si fa. Mi è piaciuto leggere della storia tra Carmen e Lucas, ma questo mi ha lasciato anche l’amaro in bocca per il finale, mi aspettavo sicuramente qualcosa di diverso. Il finale così aperto mi ha fatto chiudere il libro con un pensiero fisso in testa: perché? Perché lasciare noi lettori a bocca asciutta? Perché non darci il finale che Lucas e Carmen si meritavano? Perché rimanere così sul vago?
So che sperare in un eventuale sequel è praticamente impossibile ma, chi lo sa, la speranza è l’ultima a morire…

Elle

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