Io ti cercherò, Emma Chase


Ormai lo sapete, quando mi infilo in una serie che mi piace devo arrivare alla fine e, quindi, ora devo assolutamente arrivare alla fine di questa!
Come ricordo ormai da un po’, sono possibili SPOILER, quindi chi non ha letto i libri precedenti potrebbe rovinarsi la sorpresa.
Se nei primi tre libri della Tangled Series si racconta la storia di Drew e Kate, in questo quarto libro si parla della storia di Matthew e Delores, che già conosciamo in parte in quanto ha fatto da sfondo alle precedenti puntate, ma la vediamo con gli occhi dei protagonisti.

Perché la parte migliore di un viaggio non è quando si arriva a destinazione, ma tutte le cose folli che succedono lungo il percorso.

Come ho anticipato nella recensione di Cercami Ancora (che trovate qui) Delores è una tipa tosta. È bella, stravagante e molto intelligente. Lei è laureata in chimica e la tavola degli elementi è il quadro che preferisce: da una parte gli elementi stabili e dall’altra quelli instabili. Ed entrambi sono ben segnalati. Cresciuta da una mamma single insieme al cugino Billy, nella sua vita ha subìto parecchie batoste che l’hanno segnata, al punto che si è costruita attorno una corazza fatta di originalità e indifferenza. Ma se si guarda bene sotto questa scorza dura, si trova un animo ferito, un animo che ha bisogno di essere guarito.

Per amare davvero una persona, bisogna conoscerla: le sue fisse, i suoi sogni, cosa la manda in bestia e cosa la fa sorridere, i suoi punti forti, quelli deboli e i difetti.

Matthew è il migliore amico nonché collega di Drew ma, a differenza di quest’ultimo non è così stronzo e nemmeno così egocentrico. Ama la sua Ducati, ama l’arte e ama le donne. Come i suoi amici, anche lui è un donnaiolo incallito, uno di quelli che non vuole prendere la “strada che porta al Lato Oscuro”, la strada che, secondo gli uomini, porta le rispettive compagne a manipolarli completamente. Non vuole storie serie perché in un recente passato ha sofferto per amore e ha ancora paura di scottarsi e, quando Kate gli presenta Delores, ne rimane folgorato. 

A volte piangere ti fa sentire bene. È catartico.

Kate parla della propria amica come una ragazza da “una notte e via”, una che ama divertirsi e che non vuole impegni, una con cui non vale la pena pensare a qualcosa di serio, per non rischiare di uscirne con il cuore a pezzi. Lo so che non sono parole molto lusinghiere, ma le cose stanno proprio così! Appena Delores sente aria di un secondo appuntamento, e poi un eventuale terzo, ecco che scappa a gambe levate. E così fa anche con Matthew… appena le cose si fanno interessanti, infila la porta e se ne va.
Il poverino riuscirà, nonostante la fatica, a conquistare il suo cuore? E Delores riuscirà a fidarsi ciecamente di lui?

L’amore non è quando sopporti qualcuno malgrado i difetti… è quando lo adori proprio per quelli.

Anche questo libro è contraddistinto dall’ironia e dalle battute, al punto che mi sono domandata più di una volta, se Matthew era semplicemente un Drew sotto mentite spoglie! Adesso mi spiego: nonostante l’autrice abbia deciso di cambiare i protagonisti, il modo di scrivere e di pensare è lo stesso. Anche il modo di porsi con il lettore è praticamente identico. A questo punto della storia avrei preferito un cambio di rotta, un cambio di registro. Qualcosa che contraddistinguesse originalmente Matthew e Delores, non solo nel loro carattere e nel loro modo di porsi ma proprio nel modo di approcciare la narrazione.
Sinceramente ho trovato anche che le scene hot fossero ormai diventate troppe. Dopo quattro libri di seguito di questo genere, inizio davvero a mostrare segni di cedimento. Forse ho sbagliato io a inanellare le letture una dietro all’altra senza prendere fiato, ma davvero metterne così tante mi diventa faticoso digerirle. Ma farò uno sforzo. Prenderò un bel digestivo o meglio, un bell’amaro, e mi tufferò quanto prima nella lettura dell’ultimo capitolo.

La vita è breve, godetevela. Non vi bloccate, non fermatevi ad analizzare troppo le cose o a cercare di controllarle.

Elle

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