Chasing love. Il gioco degli errori, Antonella Maggio

Dopo aver letto “Black Jack: il gioco del perdono”, non potevo perdermi il sequel, quel sequel tanto richiesto dalle sue lettrici e che, anche io, se non fosse già stato scritto, avrei richiesto a gran voce.

Chi non avesse letto il primo libro sappia che potrebbero esserci SPOILER.

Le barriere di parole sono letali, mietono vittime, uccidono l’amore.

In Chasing love troviamo Mike e Gwen dopo quattro anni da quel terribile giorno in cui Ryan ha perso la vita. Mike, dopo essersi colpevolizzato più e più volte, ha deciso di riconsegnare il distintivo e tornare nel Maryland dai suoi genitori dove li aiuta nella gestione di un B&B. Anche Gwen ha fatto la sua scelta di vita: ha deciso di entrare nel corpo di polizia di New York e fare quel lavoro per il quale il fratello ha dato letteralmente la vita. Solo dopo quattro lunghissimi anni Gwen, spinta dal capo Johnson, riconsegna il distintivo e torna da Mike. Gwen ha bisogno di lui. Ha bisogno dei suoi abbracci, del suo amore, della sua protezione. Ha bisogno della sicurezza che solo tra le braccia di Mike riesce a trovare. Ma la vita monotona che conduce a Hagerstown non la fa sentire realizzata. Se da una parte è felice perché finalmente sta con l’uomo che ama, dall’altra vorrebbe poter fare il lavoro che tanto ama e che la fa sentire viva, le fa sentire l’adrenalina scorrere nel corpo. Ma sa anche che, nel caso in cui dovesse decidere di tornare a fare la poliziotta, perderebbe Mike. Lui è troppo protettivo per permetterle di fare un lavoro così rischioso. In questi quattro anni Gwendoline Torricelli è cresciuta, è maturata ma, ogni tanto ha ancora dei colpi di testa, sono proprio quelli che le permettono di vedere con la giusta angolazione tutte le cose, sono quelli che le permettono di allontanarsi quel tanto da poter mettere in ordine la propria vita. In questi anni di separazione Gwen ha sofferto molto per la scomparsa del fratello. Ancora si sveglia nel cuore della notte a causa di un brutto sogno. Ma la ritroviamo ancora testarda e sempre pronta a dare battaglia a un Mike sempre più amante del controllo.

Penso che ognuno di noi abbia già il proprio futuro scritto. Siamo pedine, marionette nelle mani del destino e voglio sperare che per ogni lacrima piena di dolore ne verserò altre intrise di gioia.

Anche Mike è diventato grande. Dopo essersi dimesso ha provato a dimenticare la sua vecchia vita e Gwen, senza riuscirci. Nonostante l’aiuto che dà ai genitori e il suo lavoro in ferramenta, in lui c’è sempre il lato del poliziotto, quel lato che gli permette, nelle più svariate occasioni, di stare con i sensi all’erta e tenere tutto sotto controllo. Una volta che Gwen torna da lui, Mike sa che non la lascerà più andare. Sarebbe capace di inseguirla fino in capo al mondo pur di poter stare con lei. E se da una parte cerca di non soffocarla, di lasciarla libera nelle sue scelte, dall’altra lui vuole proteggerla, a costo della sua vita. In questo libro troviamo un Mike ancora musone, spesso scorbutico, molto modello “uomo delle caverne”, ma l’ho trovato bellissimo. Mi sono innamorata di lui. Gli basta uno sguardo per capire Gwen, per capire le sue esigenze, i suoi bisogni e fa di tutto per soddisfarli, per renderla felice. E anche quando Gwen tenta di tenere nascosti i suoi desideri, lui non demorde, cerca di scoprire quali sono e fa di tutto per esaudirli.

Ma cosa succede quando il loro lato poliziesco torna a galla? Quando il passato torna a bussare alla loro porta e loro dovranno fare scelte importanti e difficili? Riusciranno a far sopravvivere il sentimento che li lega all’ennesima prova difficile che il destino mette loro davanti?

Quel qualcuno che ci ha creato, ha fatto in modo che queste mie braccia possano stringere in maniera, a dir poco perfetta, solo lei.

Quando ho iniziato a leggere questo libro ero un po’ preoccupata per come l’autrice avrebbe potuto portare avanti la storia. Tanto era già successo nel primo capitolo della dilogia e temevo davvero che la narrazione potesse risultare piatta o ripetitiva e invece mi sono dovuta ricredere. L’autrice è stata brava a mantenere alta l’attenzione, a mantenere vivo l’interesse. So che un fatto importante che accade nel libro è stato richiesto a gran voce dalle lettrici (di cosa in particolare non posso dirlo per evitare spoiler!) ma è l’unica cosa che mi ha fatto storcere un pochino il naso, che mi ha fatto pensare a un mega “NO! Perché l’hai fatto!”. 
Per chi, come me, si è innamorata dei personaggi di questa storia, sappiate che entro fine anno dovrebbe uscire una novella. I protagonisti non saranno Gwen e Mike, ma sicuramente Antonella Maggio ci permetterà di “sbirciare” nelle loro vite ancora una volta.

La vita ti porta in luoghi inaspettati. L’amore ti porta a casa.

Elle

Nessun commento:

Posta un commento